Di Valdo Vaccaro
Il digiuno viene definito spesso la “tavola operatoria della natura”, poiché tramite esso – senza bisturi, senza l’uso di alcun prodotto chimico-farmaceutico, e dunque anche senza controindicazioni di sorta – è possibile far sparire in pochi giorni lipomi, miomi, tumori al seno e altro.
Il digiuno viene definito spesso la “tavola operatoria della natura”, poiché tramite esso – senza bisturi, senza l’uso di alcun prodotto chimico-farmaceutico, e dunque anche senza controindicazioni di sorta – è possibile far sparire in pochi giorni lipomi, miomi, tumori al seno e altro.
Far sparire in pochi giorni lipomi, miomi e tumori al seno,
mediante autolisi o auto-scioglimento, senza orribili mutilazioni e senza l’uso
di farmaci, è cosa normalissima per l’igienismo, anche se medici e
medicalizzati rimangono spesso perplessi, sbalorditi ed increduli, di fronte a
questa possibilità.
E’ chiaro che se un soggetto si alimenta quotidianamente al
meglio, vale a dire con cibo prevalentemente crudo, e abbondanza di frutta, se
respira come si deve, se fa del moto, se riposa bene, se prende il sole, e
cerca di vivere in armonia con sé stesso e gli altri, non ha bisogno di
digiunare. Gli basta il normale e naturale digiuno notturno e la colazione a
base di frutta acquosa, per regolare perfettamente il suo organismo.
Per una
persona non carica di troppi veleni, e di pre-esistenti patologie curate con
farmaci, il digiuno autogestito può estendersi senza troppi problemi a una
settimana ed anche oltre, se vuole magari mandar via innocentemente qualche
chilo di troppo.
Difficile dire con certezza quanto a lungo si può estendere
un digiuno senza assistenza, dato che ogni caso è diverso. A volte, per evitare
crisi eliminative troppo forti ed intense (soprattutto nelle persone molto
intossicate), si suddivide il digiuno in due o tre sedute a distanza di uno o
due mesi.L’assistenza al digiuno si limita, in ogni caso, a parole di
spiegazione e di incoraggiamento, durante il momento delicato delle crisi
espulsive, e a niente altro che quello. Trattasi dunque di supporto psicologico
più che pratico.
Quando il digiunante ha a disposizione una decina di
bottiglie di acqua distillata (o comunque leggera in termini di minerali)
vicino al comodino, quando sta rilassato a letto, quando mantiene un bel ritmo
respiratorio, quando la stanza è arieggiata, priva di odori e di rumori, di
radio e televisione, tutto procede liscio.
Il digiuno si interrompe allorquando
arrivano i segnali giusti, ovvero quando la patina bianca della lingua
scompare, quando le urine ridiventano chiare, quando l’alito e il sapore in
bocca ridiventano gradevoli, e quando ritorna in modo prepotente l’appetito.
Il digiuno, tuttavia, non si interrompe certamente
buttandosi su un piatto di spaghetti, ma con qualche giorno di alimentazione
fruttariana (meglio solo frutta acquosa) o a base di centrifugati o frullati di
carote, bietole, mele, ecc., per completare il lavoro ripulitivo, per poi
riprendere alla fine la dieta normale umana, che è quella vegana
tendenzialmente crudista, priva di effetti collaterali ed intossicanti (salvo
che uno non voglia rimettersi nuovamente nei guai).
Ogni fenomeno fastidioso, ogni dolorino, ogni debolezza,
ogni senso di vertigine, ogni eritema e ogni rigonfiamento epidermico, ogni
scarico di muco, ogni liberazione di pus, ogni eventuale tensione nervosa ed
ogni temporaneo picco depressivo, vanno inquadrati nella famosa crisi
eliminativa. Trattasi di una crisi costruttiva, gestita con sapienza dal
sistema immunitario, che con l’aiuto dissolvente dell’acqua leggera e
demineralizzata,smaltisce le acque stanche e le cellule grasse, disgrega i
depositi interni di minerali inorganici, di acidi, di urokinasi, di ammoniaca,
di caffeine, teine, nicotine e cadaverine, nonché demolisce per autolisi le
crescite patologiche ed irregolari tipo calcoli, tumori, cisti, lipomi e
compagnia bella.
Il digiuno però non si limita a quanto sopra, ma fa molto di
più. Smonta e smentisce categoricamente tutte le bugie pasteuriane e
neo-pasteuriane, tutte le teorie mediche sui batteri e sui virus, sulle
intolleranze e le allergie. Annienta e ridicolizza tutte le vecchie ideologie,
tutti i martellamenti ministeriali su virus e ceppi virali provenienti dai vari
punti cardinali del globo, evidenziando come un corpo diagnosticato carico di
batteri e virus, senza alcun antibiotico ed alcun antivirale, senza alcuna
vaccinazione, si libera velocemente da batteri e virus accumulati,
riacquistando al 100% la sua salute.
Infatti, se avessero ragione i virologi e gli immunologi,
una persona che affronti un digiuno, carica di batteri e di virus, lasciata
senza cure biochimiche all’azione di tali voraci predatori, verrebbe divorata
velocemente dai medesimi, sviluppatisi nel frattempo esponenzialmente, e
morirebbe in preda a mille sofferenze. Succede invece esattamente l’opposto.
Come mai? I virologi si defilano e scappano via imbarazzati. Non sanno cosa
rispondere.
Il motivo è ben presto spiegato. I batteri non trovano più
porcherie da mangiare all’interno di un corpo ripulito dal digiuno, riducendosi
così al quantitativo normale, logico e simbiotico previsto dalla natura. I
virus, ovvero i detriti derivanti dalla fisiologica moria cellulare (normale
ricambio metabolico giornaliero che vede miliardi di cellule morire e trovare
le proprie sostitute), vengono parzialmente riciclati (vedi recupero del ferro
in zona intestinale), e poi espulsi. Anche le allergie vengono a loro volta
attenuate ed esorcizzate in modo naturale.
Nessuna meraviglia dunque che l’Ordine Medico combatta
l’igienismo e il digiunismo a spada tratta, dicendone di cotte e di crude,
spaventando a morte i malati e inducendoli a evitare tale pratica. Il digiuno
mette in evidenza più di ogni altra cosa al mondo gli svarioni, gli spropositi,
le ipocrisie, le corruzioni e le piccolezze della medicina. Il digiuno denuda
spietatamente il monarca sanitario, mettendolo sotto i riflettori, smascherando
tutto quanto c’è sotto. In definitiva, sbeffeggia la vorace e venale sanità
mondiale, facendo guarire perfettamente la gente col semplice costo di poche
bottiglie di acqua e di un piccolo sacrificio.
Ho dovuto scrivere decine di articoli su questo argomento,
tipo: “Scienza e fantascienza del virus”, oppure “L’AIDS non malattia ma
programma di governo”, “Il caso Sandlers e i conigli polio-resistenti”, “La
farsa del contagio batterico-virale”, e tanti altri, per scalfire le
intoccabili cattedre dei baroni e demolire le presunzioni e le arroganze dei
ministri e dei sottosegretari, dei governi, dei piazzisti e dei portaborse, dei
giornali e delle televisioni.
Ma coi ragionamenti teorici, è facile inceppare nelle trappole
dei sofismi e nelle reti degli azzeccagarbugli.Qui parliamo di un esperimento
pratico, facilmente ripetibile, verificabile e controllabile da una qualsiasi
giuria pubblica.
In realtà bastano 3-5 giorni di digiuno, per smantellare ogni
montatura sanitaria, ogni costruzione fasulla e truffaldina basata sul binomio
batterio-virus. Il digiuno è la prova del nove che batteri e virus non
c’entrano in alcun modo con le malattie, non le provocano, ma sono semmai
causati e moltiplicati da esse, e dalle tossicità accumulate precedentemente
dal fisico. Si tratta di una semplice, chiara ed inequivocabile prova.
Fonte: http://valdovaccaro.blogspot.it/
Fonte: http://valdovaccaro.blogspot.it/
Nessun commento:
Posta un commento