martedì 28 novembre 2017

Bologna: è caccia ai senzatetto "rovinano il decoro della città"

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Scrive Dolcevita nel suo sito:

"La sera del 21 Novembre a Bologna sono state sanzionate dieci persone colpevoli di dormire per strada, colpevoli di non avere un tetto. È stato applicato il Daspo Urbano previsto dalla legge 48 del 18 aprile 2017 che permette di punire per legge il più debole per salvaguardare un astratto concetto di decoro"



Anche questo ennesimo triste episodio di dis-umanità, ci dimostra come il Sistema, fondato da sempre sulla disuguaglianza sociale e lo sfruttamento dei deboli, invece che risolvere il problema povertà alla radice, in questo caso assicurando a TUTTI un reddito minimo di esistenza e un tetto in testa, cerca invece di nascondere la polvere sotto al letto, rimuovendo con la forza i figli "bastardi" della società.


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Infondo che male fa alla società un barbone? Un senzatetto? 
Un vagabondo? 

...Chiede solo un pezzo di pane quando non lo trova nella spazzatura e una panchina su cui riposare la notte, ma esso agli occhi di chi, ogni notte dorme sul materasso, al caldo, sotto le coperte, è un problema, sopratutto per i governanti che ci assicurano che la nostra società occidentale è la migliore del mondo per qualità di vita.

Mentono, noi abbiamo vite confortevoli perché viviamo in un sistema economico che deruba e sfrutta le parti più povere del mondo per accontentare i nostri capricci materiali, o pensate forse che il vostro bel televisore a 52 pollici nasca sotto gli alberi di fico?


Immagine correlataNo, lo fabbricano gli sfruttati del mondo, lavorando 12 ore al giorno e per paghe ridicole, stessa cosa per quei bei vestitini firmati, per i cellulari, i computer e tutta la tecnologia di cui disponiamo.


Ma vi dirò di più, una società perfetta e consumista come la nostra non può tollerare che i propri figli scelgano di vivere in povertà, senza lavorare, senza accendere mutui eterni, senza voler possedere una macchina e senza desiderare di sposarsi e mettere al mondo figli che saranno educati a portare avanti la tradizione del distruggere il mondo per appagare tutti i nostri piaceri personali.



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Ecco allora che spunta la scusa del "decoro urbano", mentre il vero obiettivo sembra essere proprio quello di eliminare, per lo meno dalla nostra vista, quei figli che hanno rinunciato al nostro stile di vita e che, standosene inattivi tutto il giorno per le vie delle nostre città, ci portano a porci domande scomode.



Infondo non sono anche loro "esseri umani" ?



La Legge sul Daspo Urbano rivelerà i suoi reali obiettivi:

Perseguitare i poveri, mostrando finalmente il vero volto del progresso, quello del "o dentro o fuori dalla scatola della società".

Quindi voi tutti aspiranti vagabondi che non avete voglia di lavorare, di consumare e alimentare il sistema del Dio Denaro, sappiate che da oggi non ci sarà più posto per voi, sappiate che non siete graditi dalla società dei consumi, che piuttosto di redistribuire cibo e risorse preferisce buttarlo e crearne dell'altro, perlomeno per mantenere alti i prezzi..


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Sappiate figli bastardi di questa società che voi ai nostri occhi non siete esseri umani, anzi, per il solo fatto che vi rifiutate di essere come noi, educati e civilizzati, meritate meno rispetto dei nostri cani e gatti, che, seppur loro nullafacenti che mangiano, dormono e cagano a gratis, hanno diritto a cibo e ad un posto caldo dove dormire, ma voi no.

Voi non siete "animali domestici", siete i rifiuti della nostra società.
Siete i non adattati.


Solo una cosa non dicono mai: domani potresti perdere il lavoro e non riuscire più a mantenerti, ed in quel caso, il Sistema non avrà più bisogno di te. Chi non produce, non consuma...

E come molti che hanno perso il lavoro ti ritroveresti per strada, ma per strada non potrai stare, rovineresti il decoro della città, e allora chi lo sa dove ti porteranno.






venerdì 24 novembre 2017

La Puglia diventa un Lager: mura e filo spinato per proteggere il gasdotto dai cittadini pugliesi!

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Articolo di Dolcevitaonline: 


E’ passata poco più di una settimana da quando i cittadini di Melendugno, in provincia di Lecce, si sono svegliati in un territorio completamente militarizzato.

Sembra di stare in guerra” hanno riferito scendendo in strada l’indomani in un’atmosfera al limite della realtà. Un’ordinanza del prefetto Claudio Palomba infatti stabilisce che il territorio è stato assegnato “nella disponibilità delle forze di polizia” con “ingresso e stazionamento interdetto a chiunque”, salvo proprietari muniti di apposito pass.

Le campagne nei dintorni del cantiere sono state blindate con barriere antisfondamento, recinzioni e cancelli e 24 terreni requisiti nonostante siano fuori dal tracciato del gasdotto.


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Una situazione surreale che si è tramutata in uno choc per la comunità locale anche per gli enormi disagi che il provvedimento ha causato nella vita di tutti i giorni della comunità. Il 13 novembre i cittadini si sono trovati sotto il controllo di centinaia di agenti di polizia ad ogni varco, dopo che nella notte erano ripresi i lavori del gasdotto TAP.

Le zone vicine al cantiere sono presidiate, la marina di San Foca è inaccessibile e lo sarà fino a metà dicembre: l’accesso è consentito solo ai residenti con una totale sospensione dei diritti più elementari senza che nessuna emergenza lo richiedesse.

Siamo stati sequestrati per tutta la notte”, hanno detto gli attivisti noTAP presenti al presidio di fronte all’area di cantiere, bloccati lì fino al mattino inoltrato. Il vicesindaco di Melendugno Simone Diana ha spiegato che: “Non c’è stato modo di tornare a casa per chi, come me, è rimasto nella cintura compresa tra contrada San Basilio e il paese. La polizia ha detto che ha l’ordine tassativo di non far entrare o uscire nessuno”.




Dietro mura e reti metalliche, decine di ulivi pugliesi pronti all'abbattimento finale per far posto al gasdotto Tap:

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Intanto un’immagine che ha fatto il giro dei social network racconta meglio di mille parole la situazione. “Non è Berlino. Non è Tijuana. Non è Gerusalemme. È San Basilio, Melendugno (Lecce)”, ha scritto Salvatore Piconese su Facebook pubblicando una foto in cui due persone camminano a fianco ad una lunga barriera antisfondamento con basamenti in cemento e filo spinato che protegge il cantiere (foto sotto).


Sabato 18 novembre i manifestanti hanno provato a forzare l’area in cui il prefetto ha schierato oltre 250 agenti e la protesta non si è fermata. 

A generare nuovi scontri è stato un workshop dal titolo “Sicurezza e tutela ambientale nello sviluppo di progetti energetici”, organizzato da Safe e che vedeva tra i relatori Michele Mario Elia, country manager di Tap Italia, ospitato nella sede del rettorato leccese.



Alcuni manifestanti sono riusciti a introdursi all’interno dell’edificio, registrandosi regolarmente per assistere all’evento e interrompendo di fatto i lavori, mentre all’esterno un centinaio di attivisti del comitato NoTap sono stati caricati e respinti dalle forze dell’ordine mentre Michele Mario Elia e gli altri partecipanti al convegno lasciavano il rettorato da un ingresso secondario, scortati da agenti della digos.


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Da sottolineare che il costo dell’intera operazione per la creazione di quella che è stata definita una “zona cuscinetto”, è sostenuto da TAP, ma è al governo italiano che spetta invece il mantenimento della sicurezza: diverse decine sono i mezzi blindati e circa 250 tra poliziotti e carabinieri dei reparti speciali che paghiamo noi con i soldi nostri per militarizzare i cittadini e far devastare il nostro territorio da una società con sede in Svizzera che non pagherà mai le tasse nel nostro Paese.


Intanto i 55 milioni di euro messi da Saipem e Tap sul tavolo delle compensazioni hanno contribuito a spaccare il fronte unitario dei sindaci dei paesi interessati che erano rimasti compatti e contrari all’opera: dei 94 totali circa un terzo si sarebbe detto disponibile ad intavolare una trattativa con il governo anche per chiedere impegni ambientali a fronte della realizzazione del gasdotto.

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Restano le parole del sindaco di Melendugno Marco Potì, che giudica l’ordinanza del prefetto come “sovradimensionata” rispetto alle necessità di tutela del cantiere e “troppo oppressiva” delle libertà dei cittadini.

I giornalisti di Telerama News sono andati nella zona che è stata soprannominata “la striscia di San Basilio” ed il racconto è sconcertante: “Ci sono pattuglie ovunque, ad ogni varco, anche in pineta, lungo la litoranea. 

Sulla recinzione è comparso il filo spinato; le strade sono occupate dai mezzi pesanti; i cancelli sono stati installati. 

Ciò che più è ritenuto odioso, però, è che la digos scorti i proprietari fin sulla soglia di casa”. Con il timore lacerante che “quell’ordinanza prefettizia di 30 giorni venga prorogata per anni, fino alla fine dei lavori”. 


Fontehttp://www.dolcevitaonline.it/barriere-antisfondamento-filo-spinato-e-centinaia-di-agenti-salento-militarizzato/

giovedì 23 novembre 2017

La differenza tra solitudine e "sentirsi soli"

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Moltissime persone, forse a causa dell'errata educazione acquisita, confondono spesso la solitudine con il sentirsi soli, ma tra le due ci sono delle abissali differenze.

Cerco di spiegarvele in modo semplice:

Un monaco buddista decide di ritirarsi in qualche remota vetta himalayana per meditare. 
Si sente solo o sta abbracciando una solitudine costruttiva? 

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Nel suo caso la decisione di allontanarsi dalla civiltà per qualche tempo per non avere ulteriori distrazioni che ostacolino la sua mente è stata una sua scelta, si tratta perciò di una solitudine voluta e costruttiva, in quanto è tramite quella ricercata solitudine che il nostro monaco mediterà in santa pace.

A Milano invece un giovane ventenne si aggira per le caotiche strade del centro, schivando centinaia di passanti che si muovono veloci in tutte le direzioni. Il giovane è triste, cerca lavoro, ma cerca anche una ragazza, a casa i suoi litigano sempre e lui si sente un fallito, gli amici lo chiamano solo il sabato sera quando vogliono un passaggio in discoteca e lui sta vivendo in quel momento una profonda crisi esistenziale, non sa quale sia il suo ruolo sulla Terra e non vede un futuro sereno davanti a sé.


Risultati immagini per caos milanoEppure quel giovane cammina ogni giorni in mezzo a migliaia di persone, interagisce con gli esseri umani ad ogni ora del giorno, tutte le sue amicizie sono racchiuse nel suo Iphone, ma nessuna ragazza gli scrive, i suoi genitori sono troppo occupati per capire i suoi disagi e lui vaga per la città sentendosi solo e depresso.



Cogli le differenze?




La solitudine è uno stato interiore ricercato, è uno stato di meditazione profonda, ma anche uno staccare temporaneamente la spina per stare con se stessi. La solitudine è in un certo modo AMARE SE STESSI, essere in pace con se stessi, mentre il "sentirsi soli" è uno stato negativo causato dalla società stessa, solo che non lo si vuole ammettere mai.

E' la società di oggi ha creare quel vuoto interiore, quell'avere tutto e non avere niente allo stesso tempo, con il suo consumismo, con la sua totale assenza di valori, eppure non lo si vuole ammettere che è la società e la gente che compone la società la causa del problema.

No, si preferisce mandare i giovani dallo psicologo a farsi prescrivere psicofarmaci per convincerli che sono loro i malati e non la società in cui vivono!



Concludo questo articolo con un pensiero di Osho:



mercoledì 22 novembre 2017

Il fondatore di PayPal sta costruendo una nazione galleggiante lontano da politici e governi corrotti

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Articolo di Renato Paone:
Un sogno utopico che diviene realtà o la realtà si trasforma in utopia? 

Entro il 2020, una nazione galleggiante sorgerà in pieno Oceano Pacifico, con le proprie regole, leggi e trattati commerciali. Aperta a chiunque vorrà sperimentare una vita libera e all'insegna della prosperità, della pace e dell'innovazione. Almeno questo è l'intento di Peter Thiel, il fondatore di PayPal, la famosa società che offre servizi di pagamento digitale e di trasferimento di denaro tramite Internet.

Entro i prossimi tre anni, la città galleggiante prenderà vita nelle acque internazionali vicino a Tahiti per un costo pari a 60 milioni di dollari. 

Joe Quirk, presidente della società Seasteading Institute, fondata nel 2008 a San Francisco, che si sta occupando del progetto, ha spiegato che la nazione galleggiante nasce per lo scontento generatosi negli anni dovuto all'inefficienza dei governi di tutto il globo, tanto che la stessa Seasteading Institute ha ribadito più volte sul suo sito di voler realizzare il suo sogno per "liberare l'umanità dai politici".


"I vari governi nel mondo - ha dichiarato Quirk al New York Times - non stanno facendo bene. Sono ancora bloccati ai secoli scorsi. 

E questo è dovuto alla terra, che incentiva un violento monopolio per il suo controllo". 

Quirk ha poi aggiunto: "Più gente si sposterà sulle città galleggianti, più alta sarà la possibilità di vedere lo sviluppo di di pace, prosperità e innovazione".

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Patri Friedman, co-fondatore dell'Istituto, ha spiegato l'idea di libertà alla base del progetto: "Non promuoviamo nessuna ideologia specifica. Vogliamo offrire una piattaforma perché anche altri esplorino diversi modi di convivenza che li rendano più felici. Alcuni coloni potrebbero voler introdurre un reddito di base universale; altri potrebbero preferire le soluzioni del libero mercato. 

Alcuni si affideranno alla democrazia diretta, altri potrebbero lasciare la pubblica amministrazione ai burocrati, altri ancora a una combinazione di queste cose".


Risultati immagini per nazione galleggiante paypalLa scelta della Seasteading Institute è ricaduta sulla Polinesia francese per le acque poco profonde e relativamente calme della zona, il luogo ideale in cui erigere una città fluttuante. L'iniziativa dell'Istituto è stata approvata dal governo francese polinesiano, che ora sta negoziando i termini per attuare uno specifico trattato commerciale.


La città avrà una struttura modulare costituita da undici piattaforme quadrate o pentagonali di dimensioni ridotte e connesse tra loro. 

Le piattaforme saranno realizzate in cemento armato e su di queste verranno costruiti una serie di edifici di massimo tre piani che ospiteranno al loro interno residenze, uffici, alberghi e qualsiasi altro servizio indispensabile alla vita dei propri abitanti. 


Immagine correlataLe strutture saranno progettate per durare un massimo di 100 anni e si partirà con la messa a disposizione di spazi in grado di ospitare inizialmente 250-300 residenti. Numeri che, nelle previsioni del Seasteading Institute, cresceranno nel tempo: "Se non si incontreranno ostacoli - ha dichiarato la Seasteading - la città si espanderà fino a dare alloggio a migliaia di persone". Non solo, Quirk ha affermato che entro il 2050 saranno migliaia le città galleggianti sparse per l'Oceano.

Alla base di tutto il progetto, vi è una forte idea ecologista. Particolare attenzione, infatti, verrà riservata alla sostenibilità ambientale della città, che sfrutterà principalmente energia solare ed eolica. Energia pulita che non servirà solo e unicamente al fabbisogno energetico dei suoi residenti, ma anche ad alimentare impianti di desalinizzazione dell'acqua marina.

L'idea di Thiel, Friedman e Quirk si fonda sulla libertà e sulla possibilità di creare un nuovo habitat per il genere umano: 




una società con nuove regole, leggi e stile di vita, molto lontana dalla realtà odierna. 



Ora bisognerà vedere quante persone saranno disposte ad accettare la loro scommessa e capire se il loro progetto si concretizzerà in realtà o rimarrà solo un'utopia.


Fonte: http://www.huffingtonpost.it/2017/11/14/il-fondatore-di-paypal-vuole-costruire-una-nazione-indipendente-e-galleggiante-per-liberare-lumanita-dai-politici_a_23276554/?ncid=fcbklnkithpmg00000001

martedì 21 novembre 2017

Contadino peruviano porta in tribunale Multinazionale tedesca. Troveranno "suicidato" anche lui?

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Articolo di dolcevitaonline.it:

Un contadino peruviano sta facendo paura ai colossi mondiali dell’energia, a cominciare dalla multinazionale tedesca Rwe, uno dei maggiori produttori mondiali di elettricità da centrali a carbone e, di conseguenza, anche uno dei maggiori produttori di emissioni nocive nell’ambiente. 

Un uomo semplice, ma con le idee chiare, che per primo portarà in tribunale una multinazionale dell’energia per aver causato il cambiamento climatico.






LA SUA CITTÀ MINACCIATA DALLO SCIOGLIMENTO DEI GHIACCI. 


Risultati immagini per Rwe multinationalLuciano Lliuya vive a Huaraz, una città posta a oltre tremila metri sul livello del mare, sull’altipiano Callejón de Huaylas, nel nord del Perù, qui si occupa non solo di agricoltura, ma arrotonda la giornata facendo la guida sui cammini di montagna. E proprio esplorando le montagne si è reso conto della velocità alla quale i ghiacciai si stanno sciogliendo, riducendosi a vista d’occhio. Un problema che mette a rischio immediato anche la sua città, posta sotto ad un lago che si sta riempiendo sempre più, minacciando di inondare Huaraz e i suoi 120 mila abitanti. 

Per questo ha avuto l’idea di denunciare la tedesca Rwe, chiedendo ai giudici di riscontrare la sua responsabilità diretta sul surriscaldamento climatico e quindi di imporgli di farsi carico innanzitutto delle spese necessarie per mettere in sicurezza il lago e di conseguenza la città di Huaraz.




UN PROCESSO CHE POTREBBE CAMBIARE LA STORIA. 


Risultati immagini per Luciano Lliuya rweLa causa di Luciano Lliuya è stata esaminata dal Tribunale regionale di Essen, in Germania, presso il quale a supporto del contadino peruviano c’era un pool di avvocati dell’associazione ambientalista tedesca Germanwatch. Un po’ a sorpresa il tribunale ha ritenuto ammissibile la denuncia e quindi la Rwe ora dovrà difendersi in tribunale. Una decisione che, specie se sarà seguita da una vera condanna, potrebbe contribuire a riscrivere la storia del diritto, stabilendo una responsabilità diretta da parte delle aziende maggiormente impattanti sui danni prodotti dal riscaldamento climatico. 

Una conseguenza che la scienza ha già provato da tempo, riuscendo anche a stabilire le percentuali di colpa tra le varie industrie. Proprio queste ricerche sono alla base della causa, che se per ora chiama in causa la sola Rwe chiede in realtà che tutte le multinazionali dell’energia prendano parte alle spese di ricompensazione in base alla loro percentuale di responsabilità.



LA VITTORIA DELLE MONTAGNE E DEI POPOLI ANDINI. 


La multinazionale tedesca ovviamente rifiuta ogni responsabilità e c’è da scommettere che tutte le corporation dell’energia si uniranno per contrastare questa causa. 

Un’eventuale sentenza a favore di Lliuya avrebbe come sicura conseguenza quella di provocare cause analoghe in tutto il mondo, costringendo le aziende a rimborsare i danni del riscaldamento climatico per miliardi di euro. «Le montagne hanno vinto — ha commentato Lliuya — I laghi sono le lacrime delle montagne: la giustizia le ha ascoltate e ci ha dato ragione. 

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Ora voglio tornare a casa sulle Ande e dire alla gente che ho potuto fare qualcosa per loro». La città di Huaraz è nota in Perù come “la muy noble y generosa ciudad” (la città molto nobile e generosa), appellativo che risale alla lotta per l’indipendenza del Perù e che si meritò per la dedizione dimostrata dai suoi abitanti alla causa. Un soprannome che sicuramente continuerà a meritare per molto tempo ancora.


Fontehttp://www.dolcevitaonline.it/luciano-lliuya-il-contadino-peruviano-che-sta-facendo-tremare-i-colossi-dellenergia-mondiale/

La Svezia abolisce il contante ed entra ufficialmente nel Nuovo Ordine Mondiale

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Oggi è passata per almeno tre volte nei telegiornali la notizia che la Svezia ha praticamente abolito il contante. 
Anche il Corriere ha rilanciato la stessa notizia.

In tutti i servizi l'accento viene messo soprattutto sull'aspetto innovativo di questa "rivoluzione" telematica. Si vuole cioè sottolineare l'aspetto positivo di questo cambiamento. Addirittura, nei servizi dei TG vengono mostrati i negozi svedesi che espongono con orgoglio i cartelli con la scritta "cash free", come se il contante fosse un male da cui ci si è finalmente liberati, da mettere alla pari con una malattia o con l'inquinamento.

Praticamente ormai in Svezia non è più possibile svolgere nemmeno le più semplici operazioni - come salire sull'autobus o comprarsi un panino - se non si è dotati di carta di credito o di smartphone (collegato al conto bancario).

Immagine correlataOvviamente, quello che ci viene venduto come una splendida innovazione tecnologica deve nascondere anche interessi ben più corposi e impronunciabili.

Il primo che mi viene in mente è che in questo modo la gente non potrà più accumulare i soldi sotto il materasso. 

Se una volta ti poteva far piacere tenerti in casa 10.000 euro "per qualunque emergenza", con la moneta ridotta ad un puro conteggio elettronico non sarà più possibile farlo. E questo naturalmente deve fare molto piacere ai banchieri, che vedono così aumentare la quantità di denaro di cui dispongono per fare le loro operazioni di arricchimento finanziario.

La seconda che mi viene in mente è che, senza contante, una intera nazione può essere messa istantaneamente sotto controllo con un semplice click degli istituti di credito: se per caso un giorno uno stato qualunque sognasse di uscire dall'Europa, basterebbe bloccare tutti i conti correnti bancari per ridurre l'intera nazione in stato di schiavitù. (In fondo è già successo con la Grecia, in maniera parziale, quando hanno limitato a 60 euro i prelievi giornalieri con il Bancomat).

Queste sono solo le prime due motivazioni che mi vengono in mente, ma sono sicuro che a quelli più esperti di me ne verranno in mente molte altre, sicuramente più subdole ed efficaci di quelle a cui ho pensato io.

Massimo Mazzucco



Fonte: https://www.luogocomune.net/LC/26-economia/4807-ma-che-bello,-la-svezia-ha-abolito-il-contante

venerdì 17 novembre 2017

In caso Manson servì per porre fine al movimento Hippie?


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L'opposizione alla guerra del Vietnam  raggiunse il suo picco nel 1968/1969.

Decine di soldati statunitensi 
marciavano in una manifestazione pacifista a San Francisco contro la guerra del Vietnam. In parallelo migliaia di giovani hippie manifestavano il loro disgusto contro eserciti e guerre esibendo sgargianti colori che, simbolicamente alle divise dei soldati che andavano in guerra per uccidere e per farsi uccidere, rappresentavano l'arcobaleno, la pace, la fratellanza, l'amore, la tolleranza.

Immagine correlataIl movimento hippie, meglio conosciuto come i "Figli dei Fiori" era un movimento estremante pacifico e questo rappresentava una seria seccatura per i governi che non sapevano come agire concretamente per porre fine a tutti qui giovani che mettevano i bastoni tra le ruote alla loro propaganda bellica.

I presunti omicidi della "famiglia Manson" sembrano quindi servire per rovesciare la medaglia dell'hippie buono e amorevole, trasformandolo, grazie alla propaganda mediatica mondiale nel hippie malefico, satanista che compiva strage e omicidi.



Ancora oggi, quasi 50 anni dopo la presunta strage attribuita al Manson, la versione ufficiale è questa, ma della stessa opinione non è  Massimo Mazzucco che nel suo profilo facebook scrive:






CHI ERA VERAMENTE CHARLES MANSON?


Charles Manson sta per morire, e così il suo nome ritorna alle cronache.

Risultati immagini per omicidio mansonPer chi non conoscesse il suo nome, Charles Manson era il capo di una setta "satanica" di hippies (e già qui la storia puzza, in quanto gli Hippies erano più orientati alle religioni buddiste e induiste che al credo ebreo/cristiano di Dio e il Diavolo) che nell'agosto del 1969 fece una strage in una villa di Beverly Hills. 

Quella notte morirono, trucidati in modo cruento, l'attrice Sharon Tate ed alcuni suoi amici. Le vittime furono massacrate con decine di coltellate e persino forchettate al torace e al ventre, poi finite con un revolver ed impiccate. Orrore nell'orrore, si venne a sapere che Sharon Tate, che era la moglie di Roman Polanski, al momento di essere uccisa era incinta di otto mesi.


Risultati immagini per omicidio mansonCharles Manson non partecipò fisicamente al massacro, ma venne condannato a morte per esserne stato il mandante. La sua condanna venne poi tramutata in ergastolo a vita, quando la California abolì la pena di morte, nel 1972.

Da allora, Manson è sempre stato dipinto come la quintessenza del Male assoluto, come l'uomo capace di manipolare le menti dei suoi seguaci, fino a portarli a compiere degli omicidi così cruenti ed efferati.

Ma furono anche omicidi assolutamente inutili, nel senso che non è mai stato trovato un vero movente, che rendesse ragionevolmente plausibile una strage del genere.

Da allora i media si sono impegnati in tutti i modi per trovare una valida motivazione a questa strage apparentemente insensata, ma il meglio che sono riusciti a partorire è l'ipotesi che Manson volesse vendicarsi contro il proprietario della villa - il produttore discografico Terry Melcher - perché non aveva voluto pubblicare le sue canzoni (Manson era anche cantautore).

Naturalmente, questa è la tesi che viene riportata pedantemente da tutta la stampa mainstream. 

In proposito, La Stampa scrive senza esitazioni: "A ordinare la strage, solo perché abitavano nella casa di un produttore discografico che aveva rifiutato di incidere le sue sconclusionate canzoni, era stato Charles Manson."


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In realtà è un po' pochino, per giustificare una strage che ha visto come vittime coloro che erano soltanto gli inquilini di quella villa, ma che nulla avevano a che fare in modo diretto con il suo proprietario.

C'è infatti un'altra teoria, leggermente più complicata, ma decisamente plausibile e sensata, vista specialmente l'epoca storica in cui si colloca: che Manson fosse un prodotto di laboratorio della CIA, un "controllato mentale" del programma MKULTRA, che sarebbe stato utilizzato per gettare discredito sull'intera comunità hippie dell'epoca, e quindi per estensione sulla pericolosissima e rivoluzionaria filosofia dei "figli dei fiori".

Ricordiamolo, era l'estate del 69, l'anno di Woodstock, e i cosiddetti figli dei fiori si stavano facendo conoscere a livello internazionale con una rivoluzione dei valori talmente radicale che certamente non poteva essere tollerata molto più a lungo dai membri dell'establishment politico di quell'epoca (solo pochi mesi prima Nixon era diventato presidente).

Sarà un caso, ma i delitti Manson segnano proprio, nella storia, la fine della percezione positiva e pacifista del movimento hippie, e l'inizio di una connotazione negativa, caratterizzata dai valori antisociali professati dalla setta di Manson, che non avrebbe più abbandonato il movimento fino alla fine dei suoi giorni.

In proposito Vincent Bugliosi, il procuratore che fece condannare Manson e i suoi seguaci, ha scritto : "Il mantra di quell'epoca era pace, amore e condivisione. Prima del caso Manson la gente non aveva mai identificato gli hippie con la violenza." 

Poi arrivarono i membri della famiglia Manson, che avevano un'aria da hippie, ma erano criminali omicidi. E' questo provocò uno shock in America. 

Come era possibile questo? 

Charlie Manson durante il processo in tribunale, rivolgendosi alla giuria accusatrice dice:



"Io non ho ucciso nessuno e non ho ordinato la morte di nessuno. Io posso aver dato l’impressione, in diverse occasioni e a parecchie persone, che potevo essere Gesù Cristo, ma non ho ancora deciso che cosa e chi sono" 

"Non so chi sono. 
Io sono chiunque voi mi facciate, ma ciò che voi volete è un demonio. Voi volete un demonio sadico perché è questo ciò che voi siete." 


"Voi riflettete su di me quello che siete all’interno di voi stessi, perché a me non importa niente di voi e di ciò che fate." 




[...] I delitti di Manson suonarono la campana a morto per gli hippie e per tutto quello che rappresentavano. Fu la fine di un'era
Gli anni '60, il decennio dell'amore, si consclusero quella notte del 9 agosto 1969". 

(Da quell'anno in poi, in America, farsi crescere i capelli lunghi e girare vestiti con abiti colorati e sgargianti significherà essere perquisiti come criminali dalla polizia ad ogni angolo delle città, vedersi negare l'affitto di una camera d'albergo, vedersi negare un lavoro, finire nel mirino dei bifolchi ignoranti tra pestaggi a sangue e omicidi a sangue freddo, insomma una vera e propria persecuzione che spesso finiva, quando andava bene, in psichiatria, per REINTEGRARSI nella società.)

Che dite, sarà stata solo una coincidenza?

Massimo Mazzucco




Della stessa opinione è anche Paolo Franceschetti che solleva interessanti e profondi interrogativi che mettono seriamente in discussione la versione ufficiale diffusa negli anni dai Media di tutto il mondo:

Risultati immagini per Paolo FranceschettiIl padre di Sharon Tate (l'attrice) non è una persona qualunque, ma un colonnello dei servizi segreti. 

Mentre la polizia brancola nel buio, anche lui conduce, in proprio, un’indagine personale, ma non verrà a capo di niente. Nessun sospetto, nessun indizio.


A un certo punto la svolta: alcune persone confessano gli omicidi e si autoaccusano della strage, coinvolgendo il leader della comunità hippie in cui vivevano, Charles Manson.

(...) Le armi del delitto? Non vengono ritrovate. 
Unica arma, una pistola calibro 22 che un bambino ritroverà nella spazzatura e che viene riconosciuta da alcuni testimoni come “una pistola uguale a quella usata la notte del massacro”.
Dunque, in sostanza, non c’è nessuna arma del delitto.

I dubbi, le lacune e le assurdità della ricostruzione ufficiale.

In realtà, analizzata a fondo, la ricostruzione ufficiale non sta in piedi per una serie di ragioni.

1) In primo luogo per la totale mancanza di prove valide, come stiamo per vedere.

2) Nessun elemento fisico e scientifico ricollegherà Manson alle due stragi.

3) Il movente è totalmente strampalato.

4) L’arma del delitto non verrà mai ritrovata.

5) I punti oscuri, non chiari e contraddittori, sono talmente tanti da rendere completamente inverosimile la versione ufficiale.

6) C’è poi un elemento che non viene mai considerato. 


Immagine correlataL’elevato numero di morti collaterali (tra i quali vanno annoverati ad esempio l’avvocato di Manson, Ronald Hughes, e lo zio dello stesso Manson, nonché altri testimoni chiave del processo); un numero tanto alto da far fortemente dubitare che potessero essere commessi dalla “Famiglia”. Trattandosi di una comunità di drogati, strafatti, che camminavano scalzi e vivevano con mezzi di fortuna, non avevano la possibilità di agire con tanta precisione e senza lasciare traccia alcuna.

Iniziando dalla mancanza di testimonianze valide, va detto che la principale testimone, Linda Kasabian, era una drogata con una personalità disturbata. Un soggetto quindi totalmente inattendibile, che al processo dichiarò sia di essere Gesù Cristo che di essere controllata dalle vibrazioni di Manson, il quale non dava ordini, ma semplici “suggerimenti”, che però erano talmente irresistibili che chiunque avrebbe anche ucciso per lui.


Risultati immagini per omicidio mansonAnche le altre ragazze coinvolte hanno personalità squilibrate e drogate, tanto che, per stessa ammissione del procuratore Bugliosi, “sembravano più bambole Barbie che esseri umani”, mentre, in un’altra parte del suo libro, di una di loro ammette: “Era pazza, di questo ero certo, forse non legalmente insana di mente ma pazza lo stesso”.

Alla domanda se Charlie ordinava loro di rubare, Susan Atkins risponderà: “No, lo decidevo da sola. Ero programmata per fare diverse cose”. Programmata non tanto da Charlie, aggiungerà, ma “dall’infinito”.

Eppure è sulla base dei racconti di queste ragazze che viene formulata l’accusa contro Charles Manson.




Le testimonianze sono confuse, contraddittorie, lacunose, e in alcuni casi deliranti.





(...) Veniamo ora ad una lista di incongruenze talmente gravi da far dubitare seriamente della versione ufficiale.

Anzitutto è difficilmente credibile che un gruppo di hippie che viveva con mezzi di fortuna potesse introdursi nelle abitazioni, fare una strage, e lasciare al loro posto gioielli e denaro.

Altrettanto incredibile è che potesse commettere un delitto tanto perfetto da resistere alle indagini anche di persone legate ai servizi segreti, come era il padre di Sharon Tate.


Risultati immagini per omicidio manson
Assolutamente impossibile è poi attribuire le decine di morti collaterali alla “Famiglia”, come invece fa Bugliosi; se Manson era l’unica mente del gruppo e gli altri poco più che robot, chi e come avrebbe potuto uccidere tutte quelle persone dopo l’arresto di Charles Manson?

Ma soprattutto: perché Manson avrebbe dovuto far uccidere suo zio o addirittura il suo avvocato (peraltro l’unico avvocato che lo difendesse bene, visto che degli altri Manson ebbe a ridire, tanto da chiedere spesso alla corte di potersi difendere da solo)? 
Che interesse aveva?


(...) Mentre il mondo intero è terrorizzato dalle Bestie di Satana che hanno massacrato brutalmente 4 persone, e dalla Manson Family che ne ha massacrate 7, persone rispettabili come Presidenti del Consiglio, generali, politici, massacrano milioni di persone in guerre inutili, senza che nessuno lo trovi strano, e distruggono intere famiglie con una crisi economica provocata ad hoc.


Risultati immagini per massacri guerra vietnamE viene da pensare alle parole di Charles Manson, quando il presidente Nixon dichiarò di ritenerlo colpevole: “Ecco uno che ha ammazzato milioni di persone con la guerra in Vietnam, e che mi accusa di sette omicidi”.

Charles Manson rappresenta il mostro da sbattere in prima pagina per tranquillizzare la società, per trasmettere il messaggio che il mostro è fuori di noi e non dentro la società stessa.

La vicenda Manson rappresenta in realtà anche una sorta di contrappasso della società verso il movimento hippie. 

Erano infatti gli anni della guerra in Vietnam, e il movimento hippie, che parlava di amore e libertà e che non si adattava alla società dei consumi, contestava duramente il sistema e la violenza di esso.

Ma il sistema non si lascia processare facilmente e, per contrappasso, processò il movimento hippie, dandogli un colpo mortale con la grandiosa messa in scena del caso Manson.

Concludiamo questo articolo con un pensiero di Charlie Manson:


"Siamo le prigioni di noi stessi, siamo i guardiani di noi stessi e ognuno sconta la propria galera. Io non posso giudicare nessun altro. Ciò che fanno gli altri non è affar mio, a meno che non mi coinvolgano. 

La prigione è nella vostra mente…
Non vedete che io sono libero?" 

Io non posso giudicare nessuno. 
Non ho remore contro alcuno. 

Tuttavia penso sia giunto il momento che voi tutti iniziate a guardare voi stessi, e giudichiate la menzogna nella quale vivete."



Leggi l'articolo completo di Paolo Franceschetti: http://petalidiloto.com/2013/10/il-caso-charles-manson-le-cose-mai-dette.html


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mercoledì 15 novembre 2017

Negli U.S.A nasce la "pillola digitale", che comunicherà al Sistema se l'hai assunta oppure no!



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Di Umberto Morazzoni:

#spionaggio_farmacologico
#chip_farmaceutici

"Pare fantascienza ma si tratta solo di controllo globale totalitario della popolazione terrestre e violazione della privacy oltre ad altri diritti Umani bellamente ignorati da questa nuova tendenza di dotare i farmaci di microscopici sensori in grado di inviare al medico o chi per esso informazioni dettagliate sull'utilizzo dei farmaci stessi.

Negli USA la questione ha accesso un vespaio poichè sono chiari i rischi che comporta una tale tecnologia, sempre che non risulti nociva per l'organismo stesso, ecco la news , leggete voi stessi dove gli Illuminati stanno portando l'Umanità... un sentiero decisamente MOLTO PERICOLOSO...

DRIIIN !!
Pronto !?

Buongiorno, volevamo avvisarla che questo mese non riceverà lo stipendio ed è appena stato licenziato poiché sebbene in stato di malattia non ha ingerito il nostro farmaco !!!!

Grazie per l'attenzione,

Cordiali saluti."




Risultati immagini per Abilify MyCite
La notizia "ufficiale" è riportata dall'Ansa che nel suo sito spiega come  la Food and drug administration (Fda) ha approvato la prima pillola 'digitale, in pratica si tratta di un farmaco con un sensore interno, che permette ai medici di controllare se i pazienti lo assumono come prescritto.

La prima pastiglia ad essere dotata di questo sensore sarà un farmaco antipsicotico. La nuova pillola si chiamerà "Abilify MyCite", ma in molti già vedono un ulteriore strategia di controllo globale.


Leggi anche: http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/medicina/2017/11/14/ok-a-prima-pillola-digitalesensore-controlla-se-viene-presa_124f1005-0fc8-42ba-829d-8749df14b7c5.html

martedì 14 novembre 2017

Risveglio orwelliano in Puglia: la città è completamente militarizzata in difesa del Gasdotto

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Gli abitanti di Melendugno in Puglia, hanno avuto un risveglio orwelliano, usciti per andare al lavoro, si sono ritrovati per le strade oltre 250 agenti di polizia, messi in difesa della costruzione del Gasdotto, per impedire sabotaggi e rallentamenti da parte dei cittadini, che, in questi mesi, si sono visti abbattere con la scusa della Xylella, migliaia di ulivi secolari, guarda caso proprio dove oggi si vuol far passare il gasdotto.

I mezzi della multinazionale sono tornati all’opera, la città di Melendugno è stata completamente militarizzata, ma non a difesa del cittadino, bensì dell'opera-mostro che i cittadini stessi non vogliono e che in questi mesi è stata motivo di serie proteste e scontri.

In questo video, un cordone di uomini è stato utilizzato per proteggere l'abbattimento di un ulivo secolare.


Tutte le zone limitrofe del cantiere sono state blindate, strade di campagna chiuse, incroci sbarrati, lo scuolabus che accompagnava i bambini a scuola ha dovuto allungare il giro arrivando mezz'ora in ritardo, anziani visibilmente preoccupati per l'assurda e surreale situazione.

Nel frattempo gli attivisti No Tap, sono scesi in strada con cartelli e bandiere, prontamente messi sotto sequestro.

La situazione in Italia è critica e preoccupante, lo stesso buon senso è da tempo sotto sequestro, intanto chi collegava il virus Xylella con l'abbattimento ingiustificato degli ulivi per favorire l'installazione del gasdotto da parte della multinazionale Tap, sembra averci visto lungo.







Guarda il video del risveglio orwelliano in Puglia:





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Ulivi secolari abbattuti!


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