lunedì 30 ottobre 2017

Al diavolo la pensione! Torniamo a goderci la vita.

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Un tempo, la parola "pensione" indicava una somma che qualche  benefattore versava a un individuo, con cadenza annuale, come riconoscimento per un servizio reso alla comunità.

Anche i soldati ricevevano un vitalizio, ed è giusto; solo perché un soldato è troppo vecchio per essere utile al suo esercito, dovremmo disinteressarci di lui?

Non ho nulla contro il denaro gratis.
L'idea di essere pagati senza dover lavorare è molto allettante.
Però mi domando se i sistemi pensionistici gestito dallo Stato e dalle banche vanno davvero a beneficio delle persone che dovrebbero favorire.

Nel caso del governo sentiamo spesso parlare di "crisi delle pensioni" (ma mai di "crisi della difesa" o di "crisi provocata dai troppi impiegati statali".) Il che, ancora una volta, significa che colui il quale, in buona fede e stupidamente, si è illuso che lo Stato si sarebbe preso cura di lui con una consistente mensilità al momento della pensione, dovrà subire le conseguenze di un altro grossolano errore.

Nel caso delle pensioni private, c'è sempre il rischio che arrivi un affarista senza scrupoli a rubarvi i risparmi.

(...) le montagne di soldi generate dai fondi pensione provengono dai versamenti mensili della povera gente, e poi si spostano qua e là per i mercati mondiali, da una multinazionale farmaceutica a una grande banca, passando per le mani di trafficanti d'armi e altre macchine sfornasoldi di dubbia eticità.




Voi non avete idea della fine che fanno i vostri piccoli, sudati risparmi.





Molto meglio, allora, ignorare le promesse vane dello Stato e dei banchieri, e provvedere da soli a noi stessi. O meglio ancora, organizzare la nostra vita in modo da non aver voglia di andare in pensione.


L'industria delle pensioni da di tutto per instillare in noi poveri consumatori la paura del futuro. Intrappolati su una banchina ferroviaria o su un autobus, siamo martellati dai loro messaggi ansiogeni.

Risultati immagini per industria pensioniPotrebbe succedervi di tutto, dicono, quindi dovete farvi trovare preparati. 

Ma certo, è facile vendere prodotti sulla base di eventi non ancora accaduti, perché si ha a disposizione un territorio vergine in cui seminare ogni genere di paura.

Il futuro può essere modellato a piacimento dagli agenti pubblicitari.

La semplice realtà dei fatti è che potreste morire domani in un incidente d'auto e tutti i vostri piani pensionistici, i vostri pazienti risparmi, andrebbero persi!




Allora l'unica cosa responsabile da fare è gridare: 

"Al diavolo la pensione!"





...Di questa "crisi delle pensioni" si parla da anni, e poi,  proprio quando tutti iniziamo a preoccuparci seriamente...Bum! Arriva lo Stato a proporci la soluzione, ovvero: lavorare di più e più a lungo!

Ecco che di nuovo lo Stato interviene a risolvere i problemi che lui stesso ha creato.


Risultati immagini per crisi pensioni...Ed eccoci di fronte allo spettacolo indegno di ottantenni che lavorano alle casse del supermercato: persone che dovrebbero trascorrere le loro giornate facendo sonnellini, bevendo birra ed estirpando le erbacce dall'orto.

E comunque, cosa c'entra il governo con l'età pensionabile?

La mia decisione di andare o meno in pensione dovrebbe essere una faccenda privata fra noi e il nostro datore di lavoro, o, ancora meglio, una decisione interamente nostra.




La pensione è diventata qualcosa per cui lavoriamo, anziché qualcosa che ci spetta dopo aver lavorato.





Le pensioni sono fatte di promesse vuote.
Sono qualcosa di demoniaco.

E' tempo di cambiare le cose.
Elevatevi al di sopra dei manager senza scrupoli!
No, non sottoscriverò un fondo pensionistico.
I soldi che guadagno vorrei tenerli ben stretti.

Io appartengo alla scuola di pensiero del "mangia, bevi e sii felice, perché domani potresti essere morto."

Credere nelle pensioni ci imprigiona in una sorta di schiavitù.
Se non credi nelle pensioni vuol dire che credi in te stesso e ti prendi cura di te. E QUESTO TI RENDE LIBERO.

Dire no alle pensioni significa iniziare ad amare noi stessi.
Significa mandare a qual paese i finanzieri con la lingua lunga.


Tom Hodgkinson, tratto dal libro "la Libertà come stile di vita"



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giovedì 26 ottobre 2017

Terence Mkenna: "La Tv è la droga d'eccellenza della società del dominio"



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Ciò che turba più di tutto è il fatto che il contenuto della televisione non è una visione bensì un flusso di dati prodotti industrialmente che possono essere sottoposti a "igienizzazione" per "proteggere" o per imporre determinati valori culturali. 


Così ci troviamo di fronte ad una droga persuasiva ed assuefacente che presenta un'esperienza il cui messaggio consiste in qualunque cosa i trafficanti di questa droga desiderano. 


E' concepibile un terreno più fertile di questo per favorire la crescita di razzismo e totalitarismo? 


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Negli Stati Uniti esistono più televisori che famiglie; il televisore medio resta acceso sei ore al giorno e la persona media lo guarda per oltre cinque ore, quasi un terzo del tempo trascorso in stato di veglia. Per quanto siamo tutti consapevoli di questi semplici fatti, sembriamo incapaci di trarre debite conclusioni e reagire alle loro implicazioni. 

E' soltanto in tempi molto recenti che si sono avviati seri studi degli effetti della televisione su salute e cultura. Eppure nessuna droga in tutta la storia è mai riuscita ad isolare così rapidamente e così completamente l'intera cultura dei propri utilizzatori dal contatto con la realtà. Ed in tutta la storia nessuna droga è riuscita così completamente a rimodellare a propria immagine e somiglianza i valori della cultura che ha infettato. 






La televisione è, di sua stessa natura, la droga per eccellenza della società del dominio. 




Il controllo del contenuto, l'uniformità del contenuto, la ripetibilità del contenuto, ne fanno inevitabilmente uno strumento di coercizione, di lavaggio del cervello e di manipolazione. 

Induce nel telespettatore uno stato di trance che è il punto di partenza necessario per il lavaggio del cervello. 


Immagine correlataCome con tutte le altre droghe e con tutte le altre tecnologie, la caratteristica fondamentale della televisione non è suscettibile di riforma, non più di quanto lo sia la tecnologia che produce i fucili automatici di assalto. La televisione è arrivata precisamente nel momento giusto, dal punto di vista dell'élite della società del dominio. 

I quasi centocinquant'anni di epidemie di droghe sintetiche, a partire dal 1806, avevano condotto a sentimenti di disgusto nei confronti dello spettacolo della degradazione umana e del cannibalismo spirituale creati dalla vendita istituzionale della droga. 

Allo stesso modo in cui la schiavitù infine, quando non conveniva più, divenne odiosa agli occhi di quelle stesse istituzioni che l'avevano creata, così anche l'abuso delle droghe ha scatenato una reazione contro questa particolare forma di capitalismo pirata. Le droghe pesanti vennero messe al bando, ma naturalmente a questo punto prosperarono i mercati neri. 

Poco importa: le droghe come strumenti palesi di politica nazionale erano stati in questo modo rinnegati. Le guerre dell'oppio sarebbero naturalmente continuate, ci sarebbero stati casi di governi e di popoli costretti da altri governi e da altri popoli a produrre o ad acquistare droghe, ma in futuro queste guerre sarebbero state sporche e segrete: "sotto coperta". 


Immagine correlataA mano a mano che le agenzie di intelligence nate nella scia della II Guerra Mondiale si mossero per prendere le loro posizioni di "copertura profonda" come cervelli dei cartelli internazionali della droga, la mente del popolo si andava sintonizzando sulla TV. 

Appiattendo, modificando e semplificando, la televisione fece bene il proprio lavoro e creò una cultura post-bellica americana del genere Ken e Barbie. I figli di Ken e di Barbie emersero brevemente dall'intossicazione televisiva verso la metà degli anni Sessanta, grazie all'utilizzo di allucinogeni. 

"Ahia!" esclamarono i dominatori che in quattr'e quattr'otto resero illegali gli psichedelici e misero fine ad ogni ricerca sul campo. 

Per gli hippy andati fuori strada venne prescritta una doppia dose di videoterapia e cocaina, e rapidamente guariti essi si trasformarono in yuppie orientati al consumo; soltanto pochi renitenti sfuggirono a questo livellamento dei valori. 

Quasi tutti impararono ad amare il Grande Fratello, e quei pochi che non lo amano ancora destano perplessità nel gallo dominatore mentre razzola il terreno del pollaio nella sua perplessità: "ma che cosa è successo negli anni Sessanta?".


Fontehttp://777-lucyfer777.blogspot.it/2013/10/la-tv-il-persuasore-occulto-di-terence.html


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Ancora strani incendi negli U.S.A ! Ancora una volta metallo fuso e legno intatto.

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Testo estratto e tradotto da Gary Neubauer:

San Antonio, Texas, Stati Uniti d'America :

"Scusate se insisto, ma come fa un incendio a rovesciare auto e a fondere metalli ma allo stesso tempo a non bruciare il materiale organico? Il legno? Gli alberi?!


Il vetro dell'auto e ' stato vaporizzato e il metallo e ' distorto, ma nella stessa zona troviamo ancora gli alberi con le foglie verdi!

Ad una frequenza di 2.45 Mhz le microonde producono questo effetto sul vetro e sulla plastica, ma le frequenze più alte dell'energia a microonde/laser possono distruggere altri materiali lasciando però intatto il materiale organico. 


Il cerchio attorno ai velivoli è strano, sembra che essi siano stati colpiti dall'alto! (foto di copertina)

Fonte originalehttps://www.facebook.com/gary.neubauer
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Sotto una casa annientata dallo strano incendio ma...gli alberi attorno sono verdi!

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martedì 24 ottobre 2017

Dolore vuol dire profitto: e più dolore c'è nel mondo, più sarà alto il profitto.

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Testo di Tom Hodgkinson:


DOLORE VUOL DIRE PROFITTO: In una società più onesta della nostra, sarebbe questo lo slogan dei colossi farmaceutici.

Perché questa è la semplice e nuda verità: più dolore sentite, più pillole ingurgiterete, e più pillole ingurgitate, più sale il valore di mercato delle azioni di quell'azienda.

E più dolore c'è nel mondo, più sarà alto il profitto. Il passo logicamente conseguente, dunque, è creare più dolore: provocare sofferenza, depressione, disturbi bipolari allo scopo di venderne il rimedio,

E in un certo senso accade proprio questo.
Siamo oppressi da impieghi noiosi, monitor che sbraitano, desideri impossibili.





IL SISTEMA CHE CI FA SOFFRIRE PROMETTE DI LIBERARCI DALLA SOFFERENZA




L'obiettivo, che non si raggiunge mai, di una soppressione totale del dolore è un obiettivo molto redditizio.
Il presidente di una delle maggiore aziende farmaceutiche inglesi riceve un salario annuale (bonus inclusi) di quattro milioni e mezzo di dollari.


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In aggiunta, l'azienda versa ingenti contributi annuali al suo piano pensionistico e, naturalmente, questo signore possiede moltissime azioni.

Il fatturato annuo della sua multinazionale è di 20 miliardi di sterline, e i profitti ammontano a 6,1 miliardi, la maggior parte dei quali proviene da un singolo farmaco, un antidepressivo molto diffuso.

Le grandi case farmaceutiche hanno anche un esercito di venditori "non retribuiti": i medici di famiglia, che in realtà sono retribuiti eccome con i soldi dei contribuenti. Non si fanno certo pregare per scarabocchiare una ricetta per gli antidepressivi.

Lo slogan della casa farmaceutica in questione, riassume le sordide ambizioni dell'uomo moderno: "Fai di più, sentiti meglio, vivi più a lungo"

Al di la del fatto che sono tutte parole fumose e relative, e quindi del tutto prive di significato, la mancanza di passione per la vita che dimostrano è estremamente preoccupante. "Fai di più": come se "fare" fosse in sè una buona cosa, e più si fa, meglio è.

Direi che a questo mondo si "fa" sin troppo.

La reazione responsabile a un mondo attanagliato da problemi medici e ambientali che noi stessi abbiamo creato, intervenendo troppo, sarebbe semmai quella di "fare" di meno, non certo di più.
E' il "fare" che ha creato tutti questi problemi.

"Sentiti meglio": bé, qui c'è l'idea di sopprimere il dolore.
Risultati immagini per tom hodgkinsonIl dolore è visto come un intralcio che ostacola il "fare". Io invece lo vedo come una gradita opportunità per non "fare" nulla per qualche giorno o qualche ora.

Se stiamo male la cosa più logica non sarebbe infilarci sotto le coperte con una pila di libri e una scodella di macedonia?  

E quanto al "vivi più a lungo", qui sta un altro problema.
La qualità della vita è stata sacrificata sull'altare della quantità di vita. Lo scopo è diventato vivere più a lungo possibile, anziché vivere con pienezza.

...La corruzzione della Chiesa cattolica medievale è una goccia nell'oceano, se paragonata alle dimensione smisurate, ai profitti inimmaginabili e alle porcherie che tirano fuori questi piazzisti su scala globale, afflitti da un desiderio insaziabile di crescita e impazienti di aprire nuovi mercati per i loro rimedi per l'artrite e veleni vari.

Il sesso, la musica, il ballo, la birra e il vino, la buona compagnia, un lavoro che vi piace, la gioia e la serenità: sono questi gli antidoti al dolore, e naturalmente li percepiamo come piaceri soltanto perché conosciamo già il dolore. Senza dolore non ci sarebbe piacere.

Tom Hodgkinson dal libro "La libertà come stile di vita"


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domenica 22 ottobre 2017

Ucciso vigliaccamente l'attivista che difendeva gli Indios dagli abusi del governo argentino


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Argentina: Dopo 81 giorni di ricerche è stato trovato il corpo senza vita di Sergio Maldonado, attivista ventottenne che da anni si batteva per i diritti degli Indios Mapuche, vittime del marcio progresso che annienta l'uomo-natura per trasformarlo in uomo senza radici o "civilizzato".

Sergio Maldonado è stato ucciso per aversi schierato dalla parte dei deboli. Il presidente argentino Macri, a soli 2 giorni dalla elezioni, ha chiamato la famiglia del giovane assassinato per porgere le sue ipocrite condoglianza, mentre prima delle elezioni il governo non si era mai fatto sentire, il fratello del giovane ucciso dopo la telefonata del presidente argentino è andato su tutte le furie, definendolo un ipocrita, patetico e calunniatore, poiché fino a prima delle elezioni nessuno si era mai occupato del caso.



Chi ha ucciso questo giovane attivista di 28 anni?


Per ora non lo sappiamo, ma ci è facile intuire che lo hanno ucciso coloro che, dalla presenza di tribù native bel territorio argentino ne sono infastiditi, perché quelle terre domani potrebbero diventare miniere, cave, fabbriche, condomini, boschi da tagliare, animali da cacciare, i motivi possono essere dunque tanti, ma il motivo principale è sempre e solo uno: SOLDI.

Soldi e uomini d'affari che trovano d'intralcio ai loro scopi i giovani come Sergio che difendono la vita semplice e sana, lontana da tasse, mutui, rate e debiti infiniti, ecco perché li si uccide, per lanciare un messaggio a tutte le altre pecore rinchiuse nel recinto della "civiltà", per far vedere loro cosa accade a stare dalla parte dei buoni, di quelli che non vogliono inquinare e fregare il suo prossimo per un pugno di denari.

Ma in Argentina ora sono scesi a migliaia nelle strade per protestare e mostrare al mondo dove arriva la violenza istituzionale e in molti sospettano che dietro la morte del giovane ci siano i soldati della Gendarmeria coperti dal governo di Macri che ora versa lacrime di coccodrillo sull'accaduto.


Leggi anche: https://www.telesurtv.net/news/Sergio-Maldonado-desmiente-al-Gobierno-y-llama-hipocrita-a-Macri-20171020-0074.html




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giovedì 19 ottobre 2017

La differenza tra un cacciatore bianco e un cacciatore indiano





"Un tempo noi eravamo felici nella nostra terra e solo raramente eravamo affamati.

Creature a 2 e 4 gambe vivevano insieme in pace come fratelli, e tutti avevano più del necessario. Ma poi vennero i Wasichu, gli uomini bianchi e fecero delle piccole isole nella terra per noi (riserve) ed altre piccole isole per le creature a 4 zampe, e queste isole divennero sempre più piccole...

Io posso ancora ricordare quei tempi, quando c'erano così tanti bisonti , che noi non potevamo contarli. Ma vennero sempre più uomini bianchi e li uccisero, fino a che giacevano là, dove le mandrie di bisonti avevano pascolato, ormai solo mucchi di ossa sbiancate.

I bianchi non uccidevano per sostentamento, ma per l'oro, che li rende pazzi. Essi prendevano solo le pelli, per venderle.
Talvolta non prendevano neppure queste: 




Ammazzavano per il piacere di uccidere.



Quando noi andavamo alla caccia del bisonte, abbattevamo solo quel tanto che ci serviva per vivere.



Alce Nero - Stregone indiano.







IL CACCIATORE INDIANO SI RIVOLGE AL CERVO ABBATTUTO (preghiera):


Mi dispiace di averti dovuto uccidere, piccolo fratello.

Risultati immagini per indiano pregaMa io ho bisogno della tua carne, perché i miei figli soffrono la fame. Perdonami piccolo fratello.

Io voglio onorare il tuo coraggio, la tua forza e la tua bellezza - guarda!

Io appendo le tue corna a questo albero, ogni volta che vi passerò davanti, penserò a te e renderò onore al tuo spirito.

Mi dispiace di averti ucciso, perdonami piccolo fratello.
Guarda, in tua memoria io fumo la pipa, io brucio questo tabacco.



Jimalee Burton






Trovi qualche differenza con l'andare a caccia dell'uomo bianco?





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"Gli animali che il Grande Spirito ha posto in questa terra, devono andarsene. Solo gli animali domestici, gli animali addomesticati dall'uomo, sono autorizzati a vivere, per lo meno fino a che non li si conduce al macello.

Questa tremenda superbia dell'uomo bianco, che si arroga di essere più di Dio, più della natura!

Il bianco dice; "Io lascio vivere questo animale, perché mi frutta denaro" ed egli dice: "Quell'animale deve morire, non posso trarne alcun guadagno, il posto che occupa posso utilizzarlo meglio. Solo un cojote morto è un buon cojote."


Cervo Zoppo



Infine alcune immagini della "caccia" dell'uomo bianco, una caccia che nulla ha a che fare con la sopravvivenza, ma che al contrario di quella indiana è impregnata d'odio, di violenza ingiustificata e di pura esibizione dei trofei:


Nella prima foto possiamo osservare un massiccio sterminio di bisonti da parte dei nostri antenati bianchi, quelli che vedete sono tutti teschi...

Agendo in questo modo barbaro, arrogante e perfido,  nostri antenati bianchi non solo si divertivano ad uccidere animali indifesi come passatempo, ma facevano in modo che i tanto odiati indiani non potessero più sopravvivere, in quanto i bisonti per gli indiani significavano cibo, abiti, utensili e pelli per costruire le loro tende.

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Qui un ricco uomo bianco espone fiero le sue vittime innocenti.


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Qui una donna bianca, che in quanto donna, dovrebbe rappresentare la mente sensibile e amorevole, dimostra invece mancanza di sensibilità ed anch'essa va fiera della sua impresa tutt'altro che eroica.


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Una bestia ha ucciso un'altra bestia...

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Lo scopo del cacciatore bianco non è uccidere per sopravvivere, ma uccidere per divertirsi e quanti più animali egli abbatte, tanto più egli si sente fiero di sé.

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Se il nostro "eroe" non avesse avuto in mano un fucile sarebbe finita diversamente.


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Il culto della violenza e della fredda crudeltà viene passano in eredità fin dalla più tenera età, affinché i bambini trovino normale tutto questo.


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Possiamo riassumere tutto questo con ASSENZA DI AMORE.




Assenza di Amore che, ci sta portando inevitabilmente verso la catastrofe, tutto ciò che accade oggi è conseguenza delle nostre azione, tutte le brutte notizie che sentiamo oggi sugli omicidi, sui suicidi, sulle violenze, sulle ingiustizie sono le cause del frutto avvelenato che ci è stato tramandato dalla nostra falsa civiltà.

Violenza genera violenza, e quando le nostre azioni sono malvagie noi stessi siamo destinati a perire a causa della nostra malvagità.
Il mondo oscuro d'oggi ne è l'esempio...

Stiamo semplicemente raccogliendo i frutti che abbiamo seminato.

domenica 15 ottobre 2017

INCENDI IN CALIFORNIA: Automobili fuse e alberi verdi, sospetti su armi laser e microonde.

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Tutti abbiamo visto in tv i terribili incendi che hanno colpito la California distruggendo case e vite, ma finito il disastro qualcuno ha fatto notare qualcosa di inquietante.

Le foto degli incendi mostrano l'alluminio fuso che corre lungo il marciapiede, mentre gli alberi di Pino "altamente infiammabili" hanno ancora foglie verdi !

Il legno non brucia e si consuma forse prima che un metallo si fonda?

Nella foto in alto in copertina un'auto è praticamente fusa in mezzo alla strada, ma a pochi metri di distanza troviamo dei vigneti perfettamente verdi, che, solo per il calore generato nelle vicinanze avrebbero dovuto bruciare o come minimo appassire...


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Alcuni ipotizzano che questi terribili incendi siano stati provocati e che, non si tratti sono di fuoco normale, ma di armi militari ad energia diretta, le uniche che sono attualmente in grado di fondere un metallo lasciando intatto il legno a pochi metri di distanza.

Come? Con le microonde.
Lo scienziato "non ufficiale" Pier Luigi Ighina, italiano, famoso per la sua valvola antisismica e la macchina della pioggia, prima di abbandonare questo mondo aveva anche messo a punto una macchina in grado di fondere i metalli a distanza, e stiamo parlando di più di 50 anni fa! Immaginate ora quale evoluzione può aver avuto tale tecnologia in ambito militare.



Comunque Ighina scriveva:

I metalli sono materie aventi atomi fermi, cioè atomi che non si muovono se non vengono eccitati continuamente. Infatti, sintonizzando gli atomi dei metalli ed aumentandone le vibrazioni, si distaccano fra di loro e producono, come si dice, la fusione del metallo.  


Nel fare una di queste prove, osservai che con l’apparecchio si poteva sintonizzare il metallo in esame anche a una certa distanza, ma solo in determinati casi

Il primo esperimento a distanza eseguito nel 1946 nel tratto fra la piazza maggiore d’imola e la torre del mio laboratorio in via Aldrovandi, fu la fusione di metalli a distanza.  

Per non arrecare danni a terzi, formai un metallo composto da rame, stagno e molibdeno. Eseguii l’esperimento in presenza del giornalista Giuliano Canotti, redattore di un quotidiano bolognese, dell’agente di campagna Andrea Folli e dei suoi familiari.  

La fusione del metallo da me collocato nella stessa torre del mio laboratorio , venne eseguita dalla terrazza della casa del predetto signor Folli, in via Emilia,51. L’esperimento riuscì senza alcun inconveniente, e la fusione risultò perfetta.  

Altro esperimento venne da me eseguito nei sotterranei della cantina del Castellaccio, in via Romeo Galli,4 alla presenza di alcuni operai, ottenendo i medesimi risultati.  

Considerazioni :  

Chiaramente il device per la fusione a distanza va collegato alla macchina generatrice dei monopoli e controllato tramite essa. 


Non si può essere molto contenti d’una simile invenzione, qualunque banca o cassetta blindata non sarebbe più tale!





Teoria complottista? Forse, ma in quanto ad armi ad energia diretta che fondono i metalli a distanza, la Rai ormai più di 10 anni fa aveva trasmesso un inquietante documentario che parlava appunto dell'utilizzo di armi segrete e futuriste da parte degli americani contro la popolazione ignara dell'Iraq, cannoni laser in grado di perforare carri armati in pochi secondi, cannoni a microonde che hanno letteralmente sciolto dei civili all'interno di un autobus però rimasto intatto e altro ancora.









Infine ancora foto dallo strano incendio della California:

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Delle case non ce più traccia, ma gli alberi misteriosamente hanno resistito all'incendio.


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Alberi ancora verdi !


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Nella rete spuntano anche video amatoriali che evidenziano le anomalie dell'incendio:






Infine un sito estero per approfondire la questione:


Per approfondire su Ighina e la fusione di metalli:


lunedì 2 ottobre 2017

Wilhelm Reich: "in ogni bambino represso, disciplinato, “educato” si ripete l’assassinio di Cristo."




L'ASSASSINO DI CRISTO e la PESTE EMOZIONALE dell'Umanità:



«Tutte le religioni – afferma Wilhelm Reich – si sono rivelate sempre strumenti di oppressione e di miseria». 

La rappresentazione della figura di Cristo non significa, quindi, un recupero della religione cattolica, ma semplicemente una reintegrazione della realtà di questi in una visione materialista e sensuale della vita. 

Cristo considerato dal punto di vista di Reich ci appare come un uomo giovane, forte, che non predica castità o ascetismo, ma che dispensa parole d’amore, non quello sancito e codificato dalle istituzioni, ma l’amore naturale, libero. 


Egli diventa, quindi, il simbolo, l’incarnazione esemplare della sensualità, l’espressione più completa del carattere genitale. Se queste caratteristiche ne spiegano, da un lato, la luminosità e il fascino che esercitava sulla folla, d’altro canto risultano ugualmente essere le cause determinanti del suo tragico destino. 


Immagine correlataRiprendendo le tesi già sviluppate nelle opere precedenti, "Psicologia di massa del fascismo", "La rivoluzione sessuale" e soprattutto in "Analisi del carattere", lo scienziato Wilhelm Reich dimostra fino a qual punto per l’uomo corazzato, afflitto da peste emozionale, ogni manifestazione di potenza orgastica sia talmente insopportabile da indurlo ad annientare la Vita in qualsiasi forma essa si manifesti. 

Ogni uomo è posto quindi di fronte alla piena responsabilità dell’assassinio del Cristo attraverso i secoli, dell’assassinio della Vita vivente. 

Per Reich, che dedica il suo libro “ai bambini del futuro”, in ogni bambino represso, disciplinato, “educato” si ripete l’assassinio di Cristo. 


La lezione dell’assassinio di Cristo è applicata alla scena sociale contemporanea: l’assassino di Cristo non è solo il leader, il capo o il rappresentante politico, ma soprattutto l’uomo della massa, al quale Reich riconosce la maggiore responsabilità politica.





Leggiamo qualche brano tratto dall'opera di Wilhelm Reich, L'assassinio di Cristo:



"È Pilato che impartisce l'ordine di crocifiggere Gesù, ma è il popolo che lo spinge a farlo. [...]

La favola dei grandi sacerdoti che aizzano il popolo contro Cristo è un'invenzione degli spacciatori di libertà. Come potrebbe una decina di sacerdoti aizzare le masse contro qualunque cosa se quel che può essere aizzato contro Cristo non esistesse già dentro l'anima del popolo?

Smettete di scusare il popolo e ciò che fa. 

Per la prima volta Cristo si rende conto dell'abisso che lo separa dai suoi concittadini e dalla sua epoca.


Accetta la cosa con calma. Non ne viene colpito. 
I suoi amici non sono mai stati amici veri. Gli sono stati amici finché hanno potuto ottenere qualcosa da lui: eccitazione, conforto, pace, piacere e ispirazione. 

Adesso, mentre la peste emozionale urla intorno a lui se ne vanno. Nemmeno una di queste sanguisughe è presente. Cristo non li odia né li disprezza, si rende semplicemente conto della situazione e rimane in silenzio, solennemente. 

Fissa un abisso profondo e oscuro dove la mente malata dell'uomo metterà nei secoli a venire coloro che vengono torturati nell'Inferno.


Il silenzio incandescente e pacifico di Cristo in questo momento è avvertito da quanti assistono al disgustoso tumulto. La moglie di Pilato ama Cristo; lo ha visto in sogno e il suo destino la riempie di tristezza. 

Le donne lo hanno sempre amato sinceramente. Lo hanno amato di quei sentimenti che le donne felici provano per l'uomo di cui sono innamorate. Le donne sanno. 
Conoscono uomini come Cristo nel loro corpo.


Per Cristo, che è lui stesso natura, Dio e la Natura sono una sola cosa. I bambini lo sanno, dice agli amici.

Non vede i singoli alberi, le singole montagne e i singoli laghi come fanno gli altri. Vede gli alberi e i laghi e le montagne come sono, come parti integrali di un tutto, di un flusso unitario di eventi cosmici. Vede, sente, tocca con tutto il suo essere, spargendo la sua forza vitale su tutto ciò che tocca e bevendo dagli alberi, dai fiori, dalle montagne la medesima forza accresciuta di cento volte.

 Non la trattiene in sé per acquistare forza. La elargisce con abbondanza, senza mai pensare se, donando, si impoverisce.



Fonte: http://www.lameditazionecomevia.it/reich1.htm