venerdì 30 dicembre 2016

BRESCIA - Agricoltore denuncia: "Mangime contaminato da pesticidi, vitelli nati deformi."

Risultati immagini per vitello deforme


La denuncia di un allevatore:
“Pesticidi nel mangime, morte le mie bestie”



Una vicenda che illustra bene il grado di sbandierata “sicurezza alimentare” assicurato da servizi che costano al contribuente molto più che in altri paesi. “Non esiste una norma di riferimento” ha risposto la burocrazia all’allevatore che vedeva nascere e morire vitelli deformi e intuisce che nella catena alimentare c’è una contaminazione e che chiedeva che fossero analizzati gli alimenti.


Facendo eseguire analisi a sue spese ha scoperto che gli animali assumevano con l’insilato di mais una dose elevata di insetticida


Risultati immagini per pesticidi pianura padanaUn regalo del sistema di monocoltura esasperata praticato nella Pianura Padana che ha esasperato le avversità del mais. Oltre alla “tradizionale” Piralide da qualche anno un nuovo insetto (la Diabrotica) danneggia le colture (le larve si nutrono delle radici). Ma i trattamenti con insetticidi contro le forme adulte, che trasformano i campi di mas in camere a gas uccidendo molte forme di vita, sono quasi del tutto inutili e sono sconsigliati anche dagli stessi esperti (almeno quelli responsabili che non si prestano a sostenere il mercato delle multinazionali della chimica). 

La rotazione colturale risolverebbe il problema dal momento che le larve sono molto “specializzate” e l'insetto non riusce a compiere un ciclo vitale su altre colture. Vicenda amarissima.



Fonte: http://www.ilgiorno.it/brescia/cronaca/2014/01/08/1006636-mucche-pesticida-mangime.shtml


«Ho provato a salvare la mia azienda, ma mi sono trovato a combattere contro i mulini a vento». Claudio Quattrini è un imprenditore agricolo bresciano che, nella sua azienda di Calvisano, ha visto ammalarsi quasi 200 tra mucche da latte e vitelli, senza ricevere risposte dall’autorità competente che pure ha ripetutamente interpellato


Risultati immagini per insilato di mais«A novembre 2010 – racconta – ho iniziato a registrare i primi aborti. Con l’alimentarista abbiamo fatto le analisi sui mangimi». Viene fuori che nell’insilato di mais c’è la forte presenza di un insetticida: 0,4mg/kg. «Ogni animale mangiava 25 kg di insilato, per cui ingerivano 10 mg di insetticida al giorno. Ad ogni vitello deforme che nasceva, chiamavo i veterinari dell’Asl, che però mi dicevano di aspettare e vedere come si sarebbe evoluta la cosa.
Io mi sono allarmato, perché il latte veniva venduto: fosse successo qualcosa, i guai li avrei avuti io».

Non avendo risposte, Quattrini decide di far analizzare un vitello deceduto all’Istituto Zooprofilattico di Brescia. «Dopo 20 giorni, mi dicono che hanno addirittura perso il campione. Ci sarebbe quasi da ridere». 

Il 22 febbraio Quattrini manda una raccomandata all’Asl in cui fa l’elenco di tutti i problemi, con tanto di matricola di animali e patologie riscontrate. «La risposta mi arriva un mese dopo…». 

Unico documento dell’Asl è un verbale, il 3 marzo, di sospensione preventiva della somministrazione dell’insilato che Quattrini, però, non usava già più. «Qui finisce il loro impegno: nessun controllo sul mangime né sugli animali»...



Quattrini continua a fare privatamente 
degli esami sugli animali. 


Il 6 aprile 2011, su sua richiesta, viene convocato al distaccamento del Dipartimento di veterinaria di Montichiari, competente per la zona. «Ho insistito perché facessero dei campionamenti, ma mi hanno risposto che non avevano nessun riferimento di legge per farlo».


Risultati immagini per contaminazione pesticidi
Nel frattempo parte il processo contro chi aveva venduto il mangime, tutt’ora in corso. «E’ stata un’odissea anche solo capire qual è il limite ammesso di quell’insetticida nei mangimi per animali. Non ricevendo risposta da Brescia, scrivo alla Direzione sanitaria di Milano che mi risponde dopo 8 mesi di sollecitazioni dicendo che il limite è di 0,01 mg/kg. La lettera è stata messa agli atti».

Ma cosa sarebbe cambiato se ci fosse stato un supporto più celere dall’Asl? «Avrebbero potuto fare studi più approfonditi di quelli che ho potuto fare io con le mie risorse e magari salvare qualche animale. 

C’è poi la questione della salute pubblica
se io fossi stato meno diligente?». Quattrini ha scritto al Ministero della Sanità per segnalare la vicenda. «Dicono che stanno effettuando le verifiche del caso. Una magra consolazione: io nel frattempo ho perso la mia azienda».


Fontehttps://pesticidinograzie.wordpress.com/2014/01/09/la-denuncia-di-un-allevatore-pesticidi-nel-mangime-morte-le-mie-bestie/

giovedì 29 dicembre 2016

RIFIUTA DI SPRUZZARE PESTICIDI: 6 mesi di carcere e 30 mila euro di multa!

Risultati immagini per Emmanuel Giboulot


ASSURDO!
 Ora si condannano gli agricoltori che si rifiutano di spargere veleno sulle loro colture.


Non userò mai i pesticidi sulle mie vigne sane”. Emmanuel Giboulot, 51 anni, francese di Beaune, è un viticoltore biodinamico che rischia il carcere. Possiede un vigneto di dieci ettari in Borgogna, sulla Côte de Beaune e la Haute-Côte de Nuits.

Fa parte dell’associazione Renaissance des Appellations, guidata da Nicolas Joly, guru della biodinamica. Ha ricevuto un ordine del prefetto che impone di ricorrere alla chimica per combattere la cicalina, un insetto vettore della flavescenza dorata, malattia che ha effetti mortali sulle piante dell’uva. La Borgogna, una delle zone più redditizie al mondo per il vino, teme un flagello, per questo per la prima volta è stato deciso di obbligare i produttori all’uso preventivo dei pesticidi antiflavescenza dorata.


Scrive Luciano Ferraro sul Corriere della Sera:


(…) Giboulot, che si occupa di Pinot nero e Chardonnay nella sua azienda, in novembre si è schierato contro questo obbligo, diventando il simbolo di una spaccatura, nel mondo dell’agricoltura, tra il mondo bio e quello convenzionale. 

È disposto ad affrontare le conseguenze della sua battaglia: 
sei mesi di carcere e una multa di 30 mila euro

«Questi trattamenti chimici non risolvono il problema — 
ha spiegato il vignaiolo al sito Bastamag.net — anzi, distruggono anche molti altri insetti e sconvolgono l’ecosistema della zona. 
Noi invece, con la biodinamica, ci basiamo sull’equilibrio biologico della terra».


È nato un comitato di sostegno a Giboulot, che raccoglie firme anche su Facebook . I due fronti, bio e convenzionale, sono ancora più contrapposti tra le vigne da quando sono usciti i dati di una ricerca sulla presenza di residui di pesticidi nei vini francesi. 



È risultato che 9 bottiglie su 10, 
da zone diverse, presentano tracce 
di queste sostanze chimiche


La Francia, d’altra parte, è uno dei maggiori consumatori di pesticidi: al terzo posto mondiale dopo Stati Uniti e Giappone, 110 mila tonnellate l’anno, al primo posto in Europa. Persino alcuni campioni di vini bio sono risultati positivi al test, per «contaminazione» dai vigneti vicini o forse perché qualche vignaiolo ha usato prodotti non compatibili con l’agricoltura che si richiama alle regole del biologico o della biodinamica.


Risultati immagini per Emmanuel Giboulot
Giboulot, con il suo rifiuto, ha fatto finire sulla stampa e sui siti di tutto il mondo il dilemma di molti agricoltori sull’uso o meno di trattamenti chimici. «Non li voglio sulla mia terra — ha spiegato il vignaiolo — il prodotto che mi vorrebbero imporre dalla prefettura non è selettivo, distrugge ad esempio l’acaro antagonista dei ragnetti rossi che tolgono linfa alle viti. Noi coltiviamo con il metodo bio dal 1970 e non vogliamo cambiare».

Lapôtre Olivier, capo del dipartimento regionale della Direzione regionale dell’alimentazione, dell’agricoltura e delle foreste in Borgogna, gli ha ribattuto che se non si interviene l’epidemia si scatena, moltiplicando per dieci il numero delle piante infette in un solo anno. 


Risultati immagini per Emmanuel GiboulotUn altro vignaiolo, di Vaucluse, si era opposto ai fitofarmaci contro la flavescenza dorata. Era stato condannato ma la multa è poi diventata simbolica perché ha capitolato, spargendo il pesticida sulle sue vigne. 


Giboulot invece resiste, il prefetto l’ha convocato prima a novembre, poi il 24 dicembre per contestargli la violazione del codice rurale. 

L’ultima udienza è stata rinviata
Intanto cresce la solidarietà: verdi, sindacalisti e imprenditori agricoli si sono mobilitati per Giboulot (…)


Fontehttps://pesticidinograzie.wordpress.com/2014/01/07/vado-in-cella-ma-non-uso-pesticidi/

martedì 27 dicembre 2016

VIETATO VIETARE ! Ecco come stanno violando il nostro Libero Arbitrio

Nessun testo alternativo automatico disponibile.


BASTA VIETARE !


Sempre più Schiavi:

Se esiste un tratto saliente che contraddistingue gli ultimi decenni della civiltà occidentale, questo è caratterizzato dalla sempre più marcata bulimia di leggi e leggine che tentando di preservare un’immaginaria libertà collettiva ha di fatto reso obbligatorio tutto ciò che non è stato preventivamente vietato.


Nonostante fin dai tempi dell’antica Grecia si fosse realizzato come il miglior governo sia quello che riesce a mantenere l’ordine e la pace sociale attraverso il minor numero di leggi possibile, tutti coloro che hanno governato e governano le democrazie iper liberiste nelle quali viviamo, hanno deciso di procedere in senso diametralmente opposto rispetto a questa massima, calpestando in primo luogo il buon senso, prima ancora dei diritti dei cittadini…

Chiunque abbia vissuto, come il sottoscritto, la propria gioventù a cavallo degli anni 70, percepisce con chiarezza il peso sempre crescente di una vera e propria jungla di leggi costruite con lo scopo dichiarato di preservare la libertà, mentre al contrario di fatto ne provocano l’eutanasia.


Risultati immagini per bollo auto
Possedere un’auto e circolare con essa è ormai diventato un sacrificio che rasenta l’autolesionismo. Fra tasse di circolazione, assicurazioni salasso, revisioni obbligatorie, controlli dei fumi, zone consentite o meno a seconda del mezzo (euro 1-2-2-4-5), pedaggi per entrare nelle “città stato”, cinture di sicurezza, autovelox, telecamere, palloncini, parcheggi a ticket, quella che nell’immaginario collettivo era stata veicolata come un simbolo di libertà si è ormai trasformata in un mero esempio di coercizione all’ennesima potenza.

Ma sulla falsariga di quanto accaduto con l’auto ogni aspetto della nostra vita è stato è stato regolamentato da una marea di obblighi e divieti che orientano ogni nostra azione, rendendoci simili a tanti automi, deprivati del libero arbitrio e costretti a procedere su binari predefiniti che altri hanno tracciato per noi.

Vietato fumare, vietato vendere o consumare alcolici in orari o luoghi non consoni, vietato dare da mangiare ai piccioni, vietato sostare nei parchi la sera, portare gli zoccoli ai piedi, passeggiare a torso nudo, baciare la fidanzata, giocare a pallone in spiaggia e perfino fare i castelli di sabbia.

Obbligatorio tenere le luci dell’auto accese anche di giorno, vaccinare i bimbi, nonostante ci sia il rischio di farli ammalare gravemente, avere un conto in banca anche se non lo si vuole, compilare censimenti raccontando i fatti nostri e rendere conto a terzi del nostro tenore di vita, nonostante si tratti di un fatto privato.

Un divieto di qua, un obbligo di là, il nostro percorso è ormai simile ad un vero e proprio campo minato, dove il cittadino viene trattato alla stessa stregua di un “bambino scemo” da monitorare e controllare 24 ore su 24, affinché non compia l’errore di arrogarsi il diritto di prendere in proprio una qualche decisione.

Ma davvero l’uomo deprivato del libero arbitrio e della propria libertà, nel nome di una presunta libertà collettiva può aspirare a diventare un uomo migliore?

E soprattutto può considerarsi ancora un uomo?

lunedì 26 dicembre 2016

Alice nel Paese delle Meraviglie? Una storia vera tra pedofilia e psichedelia.

Risultati immagini per alice nel paese delle meraviglie


La Vera Storia 
di Alice nel Paese delle Meraviglie.


Pedofilia: oggi la chiamano così, la condannano e ne cercano i colpevoli dietro milioni di schermi dai mille colori, computer sparsi dovunque nel mondo.

Ma quella che c'era tra noi non era pedofilia. 
Lui non era un pedofilo: tra noi c'era una profonda attrazione sessuale e chimica, chimica soprattutto. Ci siamo amati alla follia e il mondo intero ha conosciuto le nostre fantasie e visioni, raccontate dalla sua penna, firmate con quello pseudonimo.


Risultati immagini per charles lutwidge dodgson
Ci siamo conosciuti quel lontano 25 aprile, lui aveva le mani inguantate e scoprii solo in seguito che quella morbida pelle nascondeva le mani tinte di nero di chi praticava una primitiva arte della fotografia. Mamma era cordiale con lui, ma non più di tanto, per via della sua classe sociale.

(Foto: Charles Lutwidge Dodgson, l'amante di Alice.)


A me invece non importava nulla, mi piaceva il suo sguardo e il suo sorriso, il fatto che tenesse sempre gli occhi addosso a me e mi facesse sentire importante.


Risultati immagini per Alice Pleasance LiddellAmava fotografare noi bambini, o meglio, noi bambine, spesso nude e scriverci lunghe lettere. Ci raccontava sempre storie in cambio di baci e io adoravo sedere accanto a lui sul divano della nostra casa. 
Di me amava la mia carnagione bianca e la mia pelle liscia, i miei capelli sottili.
(Foto: La vera Alice, ovvero Alice Pleasance Liddell .)

Era sempre tanto gentile, soprattutto quando organizzava dei picnic come in quel lontano giugno a Nuneham o in quel fatidico 4 luglio a Godstow, quando abbiamo preso quel particolare squisito tè.


Risultati immagini per digitalis purpurea
Nessuno, tranne me conosce la verità.
I suoi infusi erano estratti di digitalis purpurea o di datura stramonium, piante allucinogene che spesso Tenniel era costretto a fare parte del suo disegno dietro richiesta insistente del reverendo.

Spesso portava con sé una specie di funghi tritati, avvolti in piccoli quadratini di carta. Durante l'epoca Vittoriana spesso gli adulti davano a noi bambini estratti di oppio per farci addormentare, per non farci essere vivaci, ma lui no, lui non mi avrebbe mai dato semplice oppio. Amava i suoi estratti strampalati e quei funghi tritati e fu lui a iniziarmi a quest'arte.

Appena dopo che mi conobbe si procurò dell'amanita muscaria tritata in gran quantità, il fungo psicoattivo che produce visioni di piccole fanciulle, in genere fate, usato dagli sciamani messicani per procurarsi le loro visioni.


Risultati immagini per alice paese meraviglie fungoL'amanita muscaria gli procurò visioni bellissime, di un mondo colorato e popolato da tante piccole fate, munite di ali e nude, che volavano da un fiore all'altro, il paese ideale, per chi le bambine le amava così tanto.

Poi un giorno, in gran segreto, decidemmo di fare un grande passo insieme: le leggi Vittoriane non ci avrebbero mai permesso di avere seri rapporti sessuali a causa della mia giovane età, così quel giorno il reverendo portò con sé un po' di amanita muscaria.


Risultati immagini per alice paese meraviglie
Eravamo soli in casa, non ricordo per quale strana coincidenza, e dopo avere ingerito la polvere del fungo, il nostro viaggio cominciò. 

Insieme ci ritrovammo in una terra meravigliosa, dai colori brillanti, dove i fiori parlavano, i pezzi degli scacchi si animavano e un intero mazzo di carte fungeva da esercito ad una regina svirgolata.



Immagine correlataQuando tornammo in noi ci ritrovammo nel salotto di casa mia circondati dalle solite cose di tutti i giorni, un mazzo di fiori recisi in un vaso, gli scacchi di papà sul tavolino con accanto un mazzo di carte. Tornammo più volte in quella terra, alcune volte con un suo amico che di mestiere faceva il cappellaio, ed era un po' fuori di zucca in quanto respirava ogni giorno grosse quantità di mercurio usato per trattare il feltro dei suoi cappelli.

Con lui ci divertimmo troppo e ci ritrovammo ad un tè con un ghiro narcotizzato, vittima dei troppi oppiacei in uso in quel periodo. Una volta abbiamo persino incontrato un bruco su un fungo magico, fumava un narghilè pieno di una mistura d'oppio.


Risultati immagini per alice paese meraviglie gatto
Le visioni si susseguivano sempre veloci: vedevamo Dinah, la mia gattina colorarsi di rosa e fucsia e sorridere e poi sorridere e sorridere ancora; potevamo vedere un uovo trasformarsi in un buffo e panciuto signore seduto su un muretto.

Il reverendo raccontava poi le storie tratte dalle avventure da noi vissute ai nostri amici. Quelli erano i nostri "felici giorni d'estate" che mai ritorneranno. Le storie il reverendo le raccontava mettendo sempre me, la sua amata, al centro, rendendomi protagonista delle sue personali visioni, o di quelle che io gli raccontavo di avere avuto.

Le nostre visioni illustrate da John Tenniel e pubblicate da Andrew Macmillan uscirono nel 1865, venendo definite come "un antidoto alla tristezza", ma il reverendo conosceva ben altri antidoti.


Risultati immagini per Lewis CarrollNello stesso anno lo rividi, mentre ero con la mia governante, io nel fiore della mia gioventù e mi fece male sapere che non lo vedevo dal Dicembre di due anni prima.

I miei genitori mi proibirono di vedere il reverendo perché temevano che le sue intenzioni non rimanessero poi tanto caste una volta che io fossi cresciuta.

C'è chi dice che mi abbiano proibito di vederlo perché voleva chiedere la mia mano una volta maggiorenne, ma non è così.
Il reverendo raccontò la verità sui nostri rapporti chimici nel suo diario, come se fosse stato un antenato di Alexander Shulgin, annotando formule ed effetti dati dalle droghe.

Purtroppo nessuno lesse mai quelle pagine di amore, visioni e allucinazioni, perché il nipote del reverendo tagliò con un rasoio le preziose pagine del diario. Parte dei suoi scritti fu invece gettata nel fuoco una volta morto, e nessuno conobbe mai la verità.
Nella sua vita amò tante bambine, ma nessuna quanto me.


Nel 1926 io vendetti la copia originale di "Alice In Wonderland".


Lui mi aveva insegnato che "se limiti le azioni della tua vita a cose per le quali nessuno potrà mai criticarti, non combinerai mai niente".

Lui mi chiamava il suo "Piacere".
Lui si chiamava Charles Lutwidge Dodgson, più conosciuto come Lewis Carroll.

Io mi chiamo Alice Pleasance Liddell e vivo nello specchio...

Fontehttp://www.pergamena.org/narrativ/battist2.htm


Risultati immagini per lewis carroll alice

domenica 25 dicembre 2016

25 DICEMBRE SVELATO: In principio era il Sole, nato e morto sulla Croce.

L'immagine può contenere: 1 persona, sMS


25 DICEMBRE SVELATO: 
In principio era il Sole, nato e morto sulla Croce.

C’era una volta un dio uno e trino, che aveva deciso di discendere dal cielo su questa terra per dare da esempio all’umanità in via di perdizione.

Decise quindi di incarnarsi nel ventre di una vergine, e di nascere bambino e poverello in una grotta il 25 Dicembre.


Risultati immagini per Mithra sole
Alla sua nascita, alcuni pastori portarono dei beni al bambinello. Durante la sua vita esso fece molti miracoli e prediche, tant’è che si conquistò l’appellativo di “buon Pastore”. Tuttavia vide la morte al 33esimo anno di età; dopo un ultimo banchetto con i suoi 12 adepti/discepoli ascende al cielo per sedersi alla destra del Padre. Ritorna sulla terra dopo 3 giorni la sua morte, e risale al cielo su un carro di luce.

Promette inoltre che ritornerà sulla terra dove farà da giudice dei giusti e peccatori: ai giusti sarà donata l’immortalità e la ricongiunzione ai loro corpi fisici.

Avete capito chi è il protagonista? 
Dai si! Certamente avete riconosciuta la storia! 
Sto parlando di… Mithra!...Scommetto che stavate pensando a Gesù voi invece!




La religione cristiana in verità 
discende dal culto del Sole.



Innanzitutto, la sequenza della nascita ha un’origine del tutto astrologica: La “stella d’oriente” non è altro che Sirio, la stella più luminosa del cielo notturno.


Risultati immagini per stella sirio re magiIl 24 dicembre di ogni anno, Sirio – com’era già noto nei tempi antichi – si allinea con le tre stelle più brillanti della cintura di Orione. Queste ultime tre stelle vengono chiamate, oggi come nell’antichità, “I tre Re”.

La linea retta descritta idealmente da queste 4 stelle (Sirio più “i tre Re” allineati) indica esattamente il punto dell’orizzonte dove il sole sorgerà il 25 dicembre. Ecco da dove viene l’allegoria della stella che, insieme ai tre re che la “seguono”, indica il punto dove il sole (cioè la divinità del Sole) nascerà.

C’è un altro fenomeno molto interessante che si verifica nei giorni tra il solstizio d’inverno e il 25 dicembre: dal solstizio d’estate (Giugno) al solstizio d’inverno (21 dicembre) i giorni diventano sempre più corti e freddi e, dalla prospettiva del nostro emisfero, ovvero quello nord, il Sole appare muoversi verso sud e diventare più piccolo e debole, e quindi il Sole sembra quasi "morire".

Il 22 dicembre la “morte” del Sole si realizza completamente quando cioè raggiunge il punto più basso nel cielo. La cosa particolare è questa: dal punto di vista visivo, il Sole smette di muoversi verso sud per 3 giorni.


Risultati immagini per culto solare
Durante questo periodo, il Sole rimane in prossimità della Croce del Sud (la costellazione di Crux), e dopo questo periodo di tre giorni, il Sole ricomincia a muoversi questa volta verso nord facendo presagire giorni più lunghi, più calore e primavera.

Il Sole è morto sulla croce, morì per 3 giorni per poi risorgere e nascere di nuovo: da qui l'idea di crocifissione, morte per 3 giorni e resurrezione che è comune a tante divinità del Sole come Gesù.

Tuttavia, gli antichi non celebravano la resurrezione del Sole sino all’equinozio di primavera, o Pasqua, e questo perché solo a partire dall’equinozio di primavera il Sole supera la forza maligna dell’oscurità e le ore di luce superano le ore di buio.

La vergine Maria non è altro che la costellazione Virgo (vergine)
Risultati immagini per vergine maria costellazione virgoil geroglifico antico per Virgo era la M modificata, ecco il perché Maria, come molte altre madri vergini, iniziano per M. Alla costellazione Virgo ci si riferisce anche come “Casa del Pane”, la rappresentazione di Virgo è una vergine che porta con se un covone di grano, ed il simbolo del grano rappresenta i mesi di Agosto e Settembre, il tempo cioè della mietitura. È interessante il fatto che Betlemme si traduce letteralmente come “Casa del Pane”.


Gli Apostoli sono semplicemente le 12 costellazioni dello Zodiaco, assieme ai quali Gesù, essendo il Sole, viaggia. 
In effetti, il numero 12 è ripetuto di continuo in tutta la Bibbia.


Risultati immagini per apostoli zodiaco
Le culture antiche conoscevano la precessione degli equinozi, cioè sapevano che ogni 2150 anni circa il sole nel giorno dell'equinozio di primavera si sposta in un differente segno dello zodiaco seguendo un ordine inverso, e le culture antiche si riferivano a ciascuno di questi periodi di 2150 anni come ad una "Era"

Nella mitologia vengono citate decine di figli di dio, con storie simili a quella di Gesù. Mithra o Mitras (Nemrod) figlio di dio, nato il 25 Dicembre da una madre vergine, successivamente crocifisso e resuscitato a Pasqua, il 25 marzo. Il culto di Mithra si è diffuso dalla Persia all’impero romano.




Per saperne di più, consigliamo la visione del documentario: "L'Inquisizione Farmacratica":





Fonte: Scienza di Confine