lunedì 28 agosto 2017

Stai in guardia dal tuo vicino di casa, non dallo straniero!

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Sarò diretto: fossi in te, sempre che tu sia una persona intelligente in grado di ragionare solo ed esclusivamente con la tua testa, prima di angosciarmi per i terroristi dell'Isis, per l'immigrato che ti ruba il lavoro o per l'uomo nero nascosto nell'armadio, starei in guardia soprattutto dal tuo vicino di casa, invidioso delle tue proprietà che ti vorrebbe vedere sotto a un ponte, starei in guardia dalla vecchietta che spia ogni tuo movimento da dietro la sua tenda per spifferarlo il giorno successivo all'intero quartiere e starei pure in guardia da quel tuo bravo amico o amica che tante attenzioni da alla tua donna o al tuo uomo.

Stanno presto a parlare i Media di Regime di immigrati criminali e stupratori, mentre passano sottovoce le malefatte dei "nostri" patriotti, come il pompiere amante della Natura che appiccava gli incendi nei boschi per intascare poi gli straordinari per il lavoro da "eroe" svolto.

E che dire di quelli stronzi dei tuoi coetanei che ti fanno subito la foto e la pubblicano su facebook se parcheggi 5 minuti fuori dalle strisce? 

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O del vicino frustati e infelici che di nascosto chiama i vigili quando costruisci un ripostiglio per gli attrezzi nuovo e "abusivo" anche se, teoricamente, tu lo hai costruito nella TUA proprietà e dove paghi regolarmente il pizz....pardon, tasse?

Che dire degli stronzi che vanno a vivere in campagna perché amano la Natura e poi denunciano i loro vicini se sentono il gallo cantare o i cani abbaiare?

E i coglioni che lanciano sassi dal cavalcavia provocando incidenti stradali?

Questa è la nuova generazione di cretini con cui abbiamo a che fare, gente vigliacca, bianca come noi di pelle, veri "cittadini modello" che lavorano in regola, pagano le tasse, mangiano con le posate e si puliscono il culo con la carta igienica, ma con l'anima marcia, contaminata da cattiveria, rabbia e invidia.

Tutta quella gente che ti saluta con la manina davanti casa e poi ti parla alle spalle, o peggio, quando la incontri al sabato sera in un prestigioso locale alla moda, fa finta di non vederti perché non vesti firmato, non sei figo...





Di questi mostri travestiti da cittadini dobbiamo avere paura, le loro energie negative sono molto più letali di una bomba.





Il fanatico jihadista mi preoccupa molto meno del patri-idiota italiano, nostalgico delle peggiori dittature, che divide il mondo in destra e sinistra invece che in ricchi e poveri, lo stesso che ai mondiali di calcio si tinge la faccia di tricolore e grida l'inno di Mameli a squarciagola e poi, davanti all'ennesimo terremoto nel Sud Italia si dice deluso che non sia scoppiato pure il Vesuvio...

Vi hanno fatto incanalare tutto l'odio collettivo contro lo straniero, ma non parlano mai del perché li fanno sbarcare proprio qui, per creare una guerra tra poveri, perché sanno che il nostro popolo conta un sacco di ignoranti che non ragionano, non pensano, ma seguono solo l'onda emotiva creata, e quell'onda oggi è altissima e allarmante, presto scoppierà il caos.


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E mentre tutti sono sul piede di guerra, i veri nemici li abbiamo in casa da sempre: contadini che spruzzano veleni sulle colture, industriali che tolgono verde e lo sostituiscono col cemento, giacche e cravatte che creano leggi sempre più oppressive e ingiuste, parenti serpenti che attendono ogni tuo fallimento per festeggiare, uomini che si fanno corrompere per 100 euro in più in busta paga, operai che costruiscono ponti con la sabbia mettendo a rischi la vita di centinaia di "connazionali" e si pentono solo quando pensano che di li potrebbe passarci sopra loro figlio...

Uomini figli dell'Era Oscura in cui viviamo che ammazzano gli ultimi orsi e gli ultimi lupi rimasti in Italia perché li ritengono pericolosi e aggressivi, mentre non notano neppure la "violenza" della civiltà umana che ha distrutto i loro habitat naturali costringendo quelli animali a scendere a valle, tra l'uomo, per trovare il cibo per sopravvivere.


I due minuti d'odio tratti dal film "1984" di George Orwell ricordano preoccupatamene l'attuale situazione italiana:





La lista è ancora lunga, ma mi fermo qui, di esempi ve ne ho offerti abbastanza, ma una cosa unisce tutte queste persone: l'ignoranza.

Daniele Reale





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Massimo Mazzucco: "E' lo stato che vuole imporre il vaccino obbligatorio, ed è quindi lo stato che deve assumersi ogni responsabilità"

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VACCINI: IL MOMENTO DELLA VERITA'



L'inizio delle scuole si avvicina, e i genitori cominciano a preoccuparsi per quello che succederà ai loro figli se non avranno eseguito tutte le vaccinazioni obbligatorie.

Anche perchè molti hanno già iniziato a ricevere la lettera della ASL con l'appuntamento per le vaccinazioni (avete notato come diventa efficiente lo stato italiano, quando si tratta di far guadagnare Big Pharma?)

Io non ho più figli piccoli, ma ho un nipotino di 7 anni, e vi posso dire quello che suggerirò di fare a mio figlio e a sua moglie:
Presentatevi regolarmente all'appuntamento, ma prima di far inoculare vostro figlio chiedete al medico di leggervi integralmente il bugiardino del vaccino che sta per iniettargli. 

Quando leggerà le varie reazioni avverse, chiedetegli di firmare un documento nel quale si assume personalmente ogni responsabilità nel caso una di queste reazioni avverse si verificasse su vostro figlio.





Il documento deve essere molto semplice: 


"Io sottoscritto Dott. Nome e Cognome, nell'atto di inoculare il bambino Nome e Cognome con il vaccino X, mi assumo ogni responsabilità, civile e penale, per eventuali reazioni avverse che dovessero derivare da tale inoculazione".





Naturalmente il medico si rifiuterà di firmare, dicendo che non sta a lui assumersi tali responsabilità. (Sono tutti bravi a fare i gradassi, i medici, quando si tratta di vantare le proprie credenziali accademiche, ma poi di fronte a responsabilità reali diventano tutti dei conigli da giardino).


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Quando avrete finito di insultare il medico per la sua mancanza di coerenza etica e professionale, tornate a scuola e dite al/la preside: 

"Io sono andato a fare le vaccinazioni, ma non ho trovato nessuno che si assumesse le responsabilità per eventuali danni da vaccino. Cosa devo fare?"

Il preside farfuglierà necessariamente qualcosa di insensato (visto che la vostra domanda è sensata, la sua risposta non può che essere insensata, a meno di voler ammettere la contraddizione implicita nel DDL Lorenzin), e a quel punto voi potrete chiedergli: 

"Vuole forse assumersi lei questa responsabilità? Se lei mi firma il documento, caro preside, io faccio vaccinare mio figlio immediatamente".

E a quel punto vediamo cosa succede.

Provate ad immaginare che cosa succederebbe, se davvero migliaia di mamme in tutta Italia facessero questo.

Bisogna rovesciare su di loro la responsabilità per questa decisione. E' lo stato che vuole imporre il vaccino obbligatorio, ed è quindi lo stato che deve assumersi ogni responsabilità - in modo chiaro e irrefutabile, con Nomi e Cognomi - per eventuali danni causati ai nostri figli dai vaccini.

E' troppo comodo imporre l'obbligo vaccinale, e poi lasciare che siamo noi a doverci sorbire tutte le conseguenze di un eventuale danno vaccinale. Nemmeno al tempo dei nazisti le cose funzionavano così.


Massimo Mazzucco

sabato 26 agosto 2017

La siccità innaturale e il popolo rincoglionito che da colpa alla Natura

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Articolo di  Magda Piacentini:

In questa estate 2017 i geo-ingegneri, alias geo-guerrafondai, come in modo certamente più appropriato li definisce Rosalie Bertell, l’unica voce che ha correttamente scritto di loro, ci obbligano a tenere il diario giornaliero, perché ogni giorno, vivere e resistere, è una fatica peggiore di quella del giorno precedente.

Sono le ore 19,30 del 23 Agosto 2017, di fronte a me il tramonto: un sole ancora alto e forte, circondato da un alone di nebbia bianchiccia, illuminata e sparsa sulla cima delle montagne e nell’aria biancastra, spande una luce esagerata, fastidiosa, innaturale. 

Il cielo è bianco, come l’aria densa e carica di roba soffusa che staziona perenne su di noi. Non si vede l’ora che questo sole, arrogante e malato, se ne vada via e non si faccia rivedere con questo carico di fatica che ci impone, ma intanto il caldo, nonostante l’ora, è in risalita e non accenna a diminuire.

Non ci sono le scie stasera” mi facevano notare, tentando di dimostrarmi le mie superstizioni “vedi non ci sono!!”

Si questa sera c’è la nebbia chimica, non so cosa sia meglio! Non so cosa gradire di più, quale delle due ci fa meno male!

Intanto, guarda caso, oggi ci siamo incontrate in tre persone tutte con gli stessi sintomi di un forte, grosso e persistente male alla fascia finale della schiena, da vedere le stelle in ogni posizione, capace di durare quasi una settimana. 

Da tempo i nostri poveri corpi fisici sono allo stremo: tutti abbiamo le gambe gonfie, la gola irritata, gli occhi che bruciano e respiriamo a fatica; ogni cellula dei nostri corpi sente e sa che sta vivendo una stagione innaturale, che non ci riguarda, che non è nostra, che non ci fa bene e che non accenna a cambiare! 

Immagine correlataOgni giorno, dal mese di Giugno in un andante in crescendo, caldo, sempre più caldo, senza un giorno di pioggia e aria sporca, sempre più pesante, secca e umida nello stesso tempo e, come una beffa, una strana arietta quasi freddina che si solleva dal nulla al primo accenno di formazione di nuvole e le dissolve in un attimo.

Il tanto decantato “riscaldamento globale” provocato dall’uomo, secondo la scienza ufficiale e quindi responsabile, sempre secondo le menzogne della scienza, di tutte le ondate di grandissimo caldo che abbiamo subito, in questa estate si è manifestato in tutta la sua potenza e persistenza. 

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Tutti si lamentano, molti sembra capiscano che sotto c’è qualcosa di strano, ma pare che solo noi, che abbiamo studiato la Bertell, insieme a qualche altro che bazzica la rete, siamo a conoscenza senza dubbi che le ondate di caldo persisteranno fino a quando i padroni del clima non si decideranno a spegnare i riscaldatori ionosferici, perché la CO2, sporca ma non riscalda! Abbiamo il pianeta disseminato di riscaldatori ionosferici che sparano enormi quantità di energia sulla ionosfera, riscaldandola e mantenendo intrappolato questo calore dalla cappa chimica che ci garantiscono costante ogni giorno e ogni notte tramite le scie.

E le nostre attività sarebbero responsabili dei 40° o la natura si sarebbe rivoluzionata di sua spontanea iniziativa trattandoci da paese Africano!

Questa obbligata osservazione metereologica estiva mi aveva portato a scrivere il giorno 7 Agosto 2017, “… giorno memorabile e storico: si può di nuovo respirare!! 

Ripercorro la cronistoria del mio soggiorno montano di questa estate: l’app. che registra le mie camminate è drammaticamente terminata il giorno 23 Luglio, quando ho percorso gli ultimi 5,32 km, poi basta. 

Perché? 

Basta guardarsi intorno ed è tutto chiaro, tutto evidente sotto gli occhi: il cielo sempre più grigio, l’aria calda, umida sempre più irrespirabile, la temperatura sale di qualche grado ogni giorno e non scende nemmeno di notte. 


Non un alito di vento, non una goccia di acqua, da mesi!


Stesse temperature da zero a 1500 m sul livello del mare, stesse temperature di giorno come di notte: sotto una campana di vetro, dentro a un forno a microonde + 35°+ 36°+ 37° fino a 40°, giorno e notte, hanno testato il nostro livello di sopravvivenza! 

Quindici giorni consecutivi senza il minimo cambiamento se non in salita: davvero una grande programmazione, grazie geoingegneria!!”

Quel 7 agosto sembrava fosse cambiato qualcosa, ma il risultato è rimasto identico, probabilmente hanno cambiato brevetto, adottando la strategia del venticello che dal nulla appare per dissolvere ogni ipotesi di acqua alla terra e la “siccità procede indisturbata, è salva e garantita”. 

Grazie di nuovo Geoingegneria, grazie a voi geo-ingegneri che assetate la terra e distruggete gli alberi; se noi, uomini incominciamo a stare abbastanza male, la natura sta molto peggio di noi ed è uno strazio vedere quanto sofferenza e quanto male riusciamo ad infliggere alla fonte principale della nostra ricchezza e della nostra salute!

Chissà quali grandi affari pensate di inseguire, quali grandi vantaggi, quale ricchezza da tanta irragionevole distruzione!

Dovremmo incominciare a capire, che se non c’è logica alcuna, c’è però un enorme piacere!

Qualcuno è proprio soddisfatto di quello che fa e gioca a tirare la corda un tantino sempre di più per vedere l’effetto che fa. Quello che più mi dispiace è la consapevolezza che il loro divertimento è doppio, avendo a che fare con la nostra umanità rammollita, che forse è meglio definire rincretinita.

Hanno disegnato per noi un futuro raccapricciante, che di fatto non ci viene nascosto, al contrario ci viene proposto di continuo e verso il quale siamo perennemente sospinti con varie modalità, che noi semplicemente accettiamo, diventando i principali autori della nostra autodistruzione.
Guardando un film o mangiando delle schifezze industriali, vaccinando i nostri figli o pagando delle tasse da cretini noi realizziamo il non futuro che qualcuno ha deciso per noi e siamo di fatto noi i primi distruttori della nostra civiltà.

Questo “noi” ormai ha bisogno di essere meglio definito: noi chi?

Dentro questo “noi” di fatto c’è il popolo che subisce e che tenta disperatamente di vivere in condizioni sempre più svantaggiate, non solo per la crisi economica, ma anche per la crisi climatica, alimentare, sanitaria, sociale e chi più ne ha, più ne può mettere. 

Popolo che subisce, ma che spesso e volentieri agisce contro se stesso e i propri interessi. Il contadino che utilizza in agricoltura pesticidi e fertilizzanti chimici o il genitore che non si informa e delega alla ASL la salute del proprio figlio, la casalinga che compra al supermercato, il giornalista che disinforma, il medico che si adagia o accetta i suggerimenti delle multinazionali, il politico che lavora per la propria carriera, di fatto siamo tutti noi che da popolo ingannato, ci trasformiamo in ingannatori, da corrotti a corruttori, da vittime a carnefici.

Dentro questa barca che affonda sempre di più ci siamo tutti, perché non riusciamo a distinguere e a vedere il ruolo della nostra collaborazione, ma in alto ci sono loro, alcuni, pochi, brutti volti, anche conosciuti, a capo del potere finanziario con in mano le redini del caos che vanno producendo! 

Buttano a perdizione banconote che rovesciano Stati sovrani, trasferiscono popoli, infangano verità e giustizia, ridono dell’onestà, corrompono ogni cosa che toccano, disprezzano il bene e godono un casino della distruzione del mondo che stanno effettuando giorno dopo giorno, ora dopo ora. E’ il loro momento, sono arrivati alla fine dei loro giochi e se li giocano tutti.

Ci dovrebbe essere ormai sufficientemente chiaro che ci hanno dichiarato GUERRA! Dovremmo riuscire a capirlo!

La guerra ha cambiato strategia, dice il generale Mini nei suoi scritti, le guerre di ultima generazione non debbono essere percepite come tali, per cui non saranno mai dichiarate ufficialmente, ma soltanto sferrate concretamente, tenendosi nascosti dietro le maschere che via via fanno più comodo e riescono a reggere il gioco: “esportare la pace” “combattere il terrorismo” “distrarre le masse con tutti i mezzi possibili” “creare finte problematiche per poi poter offrire la soluzione” e altre mille quotidiane strategie che incidono sulla sicurezza, sulla tranquillità, sul benessere, sull’equilibrio, creando caos, destabilizzazione, paura, confusione, immobilismo e depressione. Il fatto che siano scatenate non da nazioni che vogliono la supremazia o da alleanze territoriali, come succedeva una volta, ma da gruppi di potere, famiglie, che noi stupidamente consideriamo, “importanti” non fa differenza: sempre guerra è.

venerdì 25 agosto 2017

Quelle "birre tedesche" impregnate di pesticidi

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Uno studio su quattordici marche di birra in Germania, ha concluso già da un anno che tutte le marche contengono glifosato. I risultati sono schiaccianti, la birra prodotta dal malto d’orzo supera lo standard previsto per l’acqua fino a 300 volte!

Effetti pericolosi della fusione Bayer-Monsanto? 

Chissà! Intanto facciamo attenzione… Mancava una goccia di glifosato cancerogeno a far traboccare la pinta, ed è stata versata da quando uno studio su quattordici marche di birra (link in tedesco per lo studio) ha concluso che tutte le marche contengono glifosate, in quantità variabili (da 0,46 a 29.74 microgrammi/litro).

Il dibattito ha avuto luogo nonostante la debolezza della metodologia utilizzata dagli autori dello studio e l’assenza di norme ufficiali per il glifosato nella birra. Dal momento che i tedeschi, a quanto pare, bevono birra come gli altri bevono l’acqua, il confronto è stato fatto con i limiti in vigore per l’acqua potabile. 





E i risultati sono schiaccianti, la birra tedesca supera lo standard dell’acqua fino a 300 volte!




Le analisi sono state condotte da un laboratorio incaricato dall’Environmental Institute di Monaco di Baviera. 

Il governo tedesco prima ha voluto rassicurare:bevete enormi quantità di birra ogni giorno”. 

Ma il caso ha finito per piegare il ministro dell’Agricoltura, Christian Schmidt (conservatori CSU). Il glifosato, di cui è titolare Monsanto, è un prodotto “per i professionisti che devono utilizzare con grande cura, ha detto al canale televisivo ARD. Voglio dunque limitare e possibilmente vietare l’uso del glifosate in privato”.



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Le sostanze chimiche sono presenti ormai ovunque, negli oggetti di vita quotidiana, nelle nostre case, nei vestiti, al lavoro.
 Gli interferenti endocrini sono composti chimici presenti in oggetti di uso quotidiano e negli alimenti. 

Hanno la capacità di interferire con la normale attività dei nostri ormoni, alterandola.

Allergie, sterilità, disfunzioni sessuali, tumori, ma anche ritardi nello sviluppo e malformazioni fetali: gli interferenti endocrini sono stati riconosciuti responsabili dalla comunità scientifica, al punto che l’Unione Europea si sta mobilitando per limitarne l’uso.


Interferenti endocrini e malattie emergenti riporta in dettaglio tutte le sostanze che inconsapevolmente assorbiamo nell’arco di una giornata: bisfenolo A (contenitori e confezioni per alimenti, certi biberon), ftalati (bottiglie di plastica, giocattoli, prodotti per l’igiene), pesticidi (frutta e verdura), solventi (prodotti per la pulizia, condizionatore) e molti altre sostanze che usiamo ogni giorno mettendo a rischio la nostra salute.

Interferenti endocrini e malattie emergenti illustra in maniera chiara le ripercussioni sul sistema ormonale e spiega come limitarne al massimo l’uso, imparando a riconoscerne la presenza negli oggetti e negli alimenti.

Propone infine numerose soluzioni naturali e alla portata di tutti per disintossicare l’organismo, renderlo più forte e poter così contrastare efficacemente gli attacchi dell’ambiente esterno....


Sono più di 72.000 le sostanze tossiche presenti ovunque: in casa, in giardino, nei campi, negli alimenti, negli indumenti, nei giocattoli e nei prodotti che usiamo paradossalmente per il nostro "benessere" Pesticidi, diserbanti, additivi, edulcoranti di sintesi, diossina, ftalati, formaldeide, cloro, solventi, benzene e molti altri veleni esercitano sulla salute e sull'ambiente un impatto devastante.





Il pesante tributo lo paghiamo noi e i nostri figli con un numero crescente di casi di allergie, patologie respiratorie, malattie degenerative e tumori, che aggravano notevolmente anche il bilancio dello Stato.





Nel frattempo, quando andiamo nei pub o in pizzeria, occhio alle seguenti marche di birra… il principio di precauzione fai da te funziona meglio!


Supponiamo che qualcuno abbia in mente di de-popolare l'umanità o semplicemente renderla ammalata per venderle i suoi farmaci, quale idea migliore di avvelenare la bevanda più amata di sempre?

Fonte: https://www.conoscenzealconfine.it/test-glifosate-nella-birra-in-quella-tedesca-e-presente-300-volte-piu-che-nellacqua/


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martedì 22 agosto 2017

Diego Fusaro: Il Terrorismo? È la fase suprema del capitalismo...

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5 TESI SUL TERRORISMO:




Articolo di Diego Fusaro:

1) Gli attentati si abbattono sempre e solo sulle masse subalterne, precarizzate, sottopagate e supersfruttate

L’ira delirante dei terroristi non si abbatte mai, curiosamente, sui luoghi reali del potere occidentale: banche, centri della finanza, ecc. 

I signori mondialisti non vengono mai nemmeno sfiorati. 
I terroristi avrebbero dichiarato guerra e poi attaccherebbero solo le masse schiavizzate, rendendo – guarda caso – un buon servizio ai signori mondialisti della finanza sradicata: i quali vedono il loro nemico di classe (le masse sottoproletarie, precarizzate e pauperizzate) letteralmente bombardato e fatto esplodere da agenzie terze;


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2) Il terrorismo produce un grandioso spostamento dello sguardo dalla contraddizione principale, il nesso di forza classista finanziarizzato. A reti unificate ci fanno credere che il nostro nemico sia l’Islam e non il terrorismo quotidiano del capitalismo finanziario (guerre imperialistiche, ecatombi di lavoratori, suicidi di piccoli imprenditori, popoli mandati in rovina);


3) Ci fanno ora credere che il nemico, per il giovane disoccupato cristiano, sia il giovane disoccupato islamico e non il delocalizzatore, il magnate della finanza, l’apolide e sradicato signore del mondialismo che sta egualizzando il pianeta nella disuguaglianza del libero mercato. 


Risultati immagini per guerra tra poveriPer questa via, il conflitto servo-signore è, ancora una volta, frammentato alla base. Si a l’ennesima guerra tra poveri, della quale a beneficiare sono coloro che poveri non sono. Il terrorismo frammenta il conflitto di classe e mette i servi in lotta tra loro (islamici vs cristiani, orientali vs occidentali);


4) Il terrorismo permette l’attivazione di quel paradigma securitario che, ancora una volta, giova unicamente al signore globalista e finanziario. 

Si attiva il modello Patriot Act Usa

per garantire sicurezza, si toglie libertà. 

Meno libertà di protesta, meno libertà di organizzazione, più controlli, più ispezioni, più limitazioni. La massa terrorizzata accetta ciò che in condizioni normali mai accetterebbe: la perdita della libertà in nome della sicurezza;


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5) Si prepara il terreno – prepariamoci – per nuove guerre: guerre terroristiche e criminali contro i crimini del terrorismo. 

Come accadde in Afghanistan (2001) e recentemente in Siria. 


Il terrorismo legittima l’imperialismo occidentale, l’interventismo umanitario, il bombardamento etico, le guerre giuste, e mille altre pratiche orwelliane che, chiamate col loro nome, rientrerebbero esse stesse nella categoria del terrorismo. L’imperialismo occidentale coessenziale al regime capitalistico viene legittimato e fatto accettare alle masse terrorizzate e subalterne.


A differenza di Pasolini, io non so i nomi. 
Credo, tuttavia, di sapere che cos’è davvero il terrorismo. 

È la fase suprema del capitalismo. 
È il momento culminante di un capitalismo che, avendo la propria egemonia in crisi (per dirla con Gramsci), deve adoperarsi in ogni modo (letteralmente: in ogni modo) per favorire il consenso, per riallineare le masse, per disarticolare il dissenso, per sincronizzare le coscienze, per fare sì che l’odio e l’amore delle masse siano indirizzati, secondo le debite dosi, dove i signori del mondialismo hanno deciso debbano essere indirizzati.



lunedì 21 agosto 2017

Offrirono 35 miliardi al ministro della Sanità Tina Anselmi, lei rifiutò. Poi l'attentato...

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Nel 1979, quando Tina Anselmi era Ministro della Sanità, decide il ritiro dal mercato di migliaia di farmaci che una commissione tecnica ha appena giudicato inutili o addirittura pericolosi.

Da lì a poco, viene avvicinata da un esponente delle industrie farmaceutiche che le offre 35 miliardi di lire in valuta straniera presso una banca svizzera di sua scelta, affinché ritiri quel provvedimento.

Il mattino dopo, la Anselmi rende pubblico questo tentativo di corruzione. Trascorsi pochi giorni, la sua auto salta in aria. Per pura coincidenza e per pochi attimi di ritardo, la senatrice democristiana si salva.

Comunque, dopo alcune settimane, viene rimossa dall’incarico.
Questo episodio è citato dal rimpianto Hans Ruesch nel suo Naked Emperess della Garzanti-Milano.


Risultati immagini per Tina AnselmiLa clamorosa corruzione del ministro della sanità De Lorenzo da parte della Smith-Kline.

Passa una decina di anni e siamo nel 1990-91.


La Smith-Kline, del gruppo Beecham, unica produttrice mondiale del vaccino Energix B che pretende di prevenire l’epatite B, al fine di realizzare un piano di vaccinazioni garantito sulla pelle dei bambini italiani, versa in segreto, in banconote da 100 mila lire, la somma di 600 milioni di lire all’allora ministro della Sanità De Lorenzo.

Seicento milioni solo per apporre una firma di approvazione ministeriale per rendere non più facoltativa ma obbligatoria la vaccinazione antiepatite B

De Lorenzo viene preso con le mani nel sacco e finisce nelle carceri della Repubblica per diversi anni.

Fonte: https://debernardi.wordpress.com/2017/07/01/mafia-sanitaria/


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venerdì 18 agosto 2017

Terrorismo a Barcellona: I conti non tornano.



A Barcellona manca solo un idraulico moldavo, poi il cast è al completo. 
Ma il segnale è arrivato



DI  MAURO BOTTARELLI:


"C’è una sola cosa che mi sento di dirvi senza timore di smentita: 

anche dopo la peggior notte di bisboccia, il mattino dopo ho sempre fornito versioni dell’accaduto più lineari e credibili di quelle degli inquirenti spagnoliSempre. 

Magari sbiascicando ma mai inondando di cazzate il mio interlocutore come il fiume in piena di non-sense che arriva a getto continuo dalla Catalogna. Riassumo, per quanto sia riuscito a capirci qualcosa, per sommi capi. Attorno alle 5 del pomeriggio di ieri, un furgone entra nella rambla all’altezza di Plaza de Catalunya e falcia 13 persone, lasciandone ferite sul selciato oltre un centinaio. 

Schiantatosi contro un chiosco, dal van esce una persona con una camicia bianca a righe azzurre, qualcuno dice che stia ridendo e si dilegua.

Prima certezza. chi guidava il furgoncino della strage, l’esecutore materiale, è sparito. 

In compenso, fioccano i comprimari come in un film di Woody Allen: prima è un solo complice, con il quale il guidatore fuggitivo si sarebbe asserragliato in un ristorante turco con alcuni ostaggi, pare il personale. Balla. 


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...Poi, gli attentatori diventano quattro: uno in fuga, due arrestati e un morto. Poi, altro colpo di scena: nella migliore tradizione, dentro il furgone viene trovato un passaporto, spagnolo ma con identità araba: si tratterebbe di un cittadino di origine maghrebina ma residente a Marsiglia. Et voilà, compare all’orizzonte la pista del radicalismo francese. 

Il titolare della carta, però, vistosi tirato in ballo, va dalla polizia a dire che non c’entra un cazzo e che gli hanno rubato i documenti, poi utilizzati per noleggiare il van della strage. Sarebbe stato il fratello.

Nel frattempo, a Barcellona è caccia all’uomo.
Anzi, agli uomini. Anzi, no, perché alle 20 la polizia autorizza tutti a uscire dai luoghi pubblici in cui avevano trovato rifugio durante l’emergenza, la rambla parzialmente riapre. 

E l’autista? E il presunto complice del ristorante? 
Sa il cazzo, spariti. Comincia la danza macabra della contabilità di morti e feriti, cominciano le dichiarazioni ufficiali di solidarietà dal mondo intero, si spegne la Torre Eiffel. 





Insomma, la solita menata. 




Si va a dormire con il computo fermo a 13 morti e oltre 100 feriti, 15 dei quali gravi. Ma, colpo di scena, attorno all’una di notte scatta una seconda parte del presunto piano terroristico, questa volta a un centinaio di chilometri da Barcellona, a Cambrils, di fatto la Pinarella di Cervia di Tarragona: chi non va a immolarsi lì per trovare gloria eterna, santo cielo!


Risultati immagini per attentato barcellona 2017I morti sarebbero 5, tutti terroristi che avrebbero cercato di emulare il commando di Barcellona, facendo però solo 7 feriti, tre dei quali pare poliziotti. Tre sono anche le versioni che danno altrettanti quotidiani spagnoli dell’accaduto: due terroristi sarebbero stati ammazzati in uno scontro a fuoco e tre all’interno del van; tutti e cinque uccisi all’interno del van; quattro morti, di cui due per ferite di armi da taglio e uno in fuga. Anche qui, chiarezza assoluta. 

In compenso la notte folle di Cambrils ha un elemento in comune: i cinque terroristi avrebbero tutti indossato cinture da kamikaze. Finte, ovviamente...

Ora, capite da soli che mancano solo un trapezista uzbeko e un odontotecnico macedone e il quadro di questa caccia all’uomo pare completo. 


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C’è tutto: il furgone-killer, l’autista in fuga, il passaporto, lo scambio di persona, il secondo commando e i kamikaze annientati. Roman Polanski pagherebbe oro per l’esclusiva. Ovviamente, l’Isis ha rivendicato l’atto come opera di suoi soldati. Lo ha fatto un po’ alla cazzo, però, tipo conferenza stampa per l’addio al calcio di Antonio Cassano: prima sì, poi no, poi la versione ufficiale. Ormai anche SITE di Rita Katz fatica a credere alle cazzate che spara e tende a scordarsi le rivendicazioni, salvo metterci pezze ben peggiori del buco. Insomma, abbiamo un clamoroso caso di violazione di una zona interdetta da parte di un furgone killer e poi una serie di eventi che definire quantomeno poco chiari è dir poco.

Ci sono i morti e i feriti, per carità: lungi da me mettere in campo tesi tipo quelle dei figuranti pagati o dei manichini con il succo di pomodoro addosso. Resta il fatto che lasciar fare a un mezzo squinternato – come al solito, noto alla polizia – equivale a non aver fatto il proprio dovere: non credo minimamente al fatto che la polizia catalana sia precipitata in un vortice di errori e incapacità tali. 

A meno che, stante l’approssimarsi del referendum sull’indipendenza da Madrid e il rischio di nuove elezioni anticipate, qualcuno non si sia divertito a far fare loro una bella figura di merda in mondovisione, dimostrando inconsciamente come sia necessario stare uniti per vincere la minaccia terroristica. La quale era pressoché sparita, dopo un paio di colpi di coda tutti da ridere in Francia (tipo l’attentatore in retromarcia che arriva indisturbato davanti alla sede dell’antiterrorismo), salvo ora ritornare in grande stile.

Ah, dimenticavo: uno dei fermati/latitanti – visto che non si capisce un cazzo, inserisco entrambe i ruoli – sarebbe di Medilla, una delle due enclave spagnole in Marocco sotto assedio dalla nuova tratta dei migranti, la quale dopo mesi e mesi di fedeltà al Mediterraneo, ha stranamente deciso di cambiare rotta nelle ultime due settimane, scegliendo la penisola iberica come meta dei viaggi di fine stagione. 

Nel caso a Ceuta e Medilla, nelle prossime settimane, servisse usare il pugno duro – magari anche con scafisti e ONG – chi potrebbe dire nulla, a fronte di un sospettato e 13 morti sul marciapiedi?

E poi, culmine dei culmini, ecco che due mesi fa la CIA avrebbe avvisato le autorità catalane proprio del forte rischio di un attentato sulle Ramblas durante l’estate. 

E i catalani? Niente, duri come il muro: e adesso si piangono vittime e inseguono fantasmi in camicia bianca a righe azzurre. Incredibilmente, l’avviso della CIA è stata la seconda notizia giunta ieri da Barcellona, dopo quella del camion sulla folla: che tempismo, trattandosi di materiale d’intelligence, non vi pare? D’altronde, ultimamente con il tempismo e i servizi gli americani ci vanno forte, basti vedere il caso Regeni, riesploso dalla sera alla mattina nella noia sudaticcia di Ferragosto. 

Ma attenzione, perché come ci mostra questo video tratta dalla diretta,della CNN di ieri pomeriggio spesso anche le cose raffazzonate, possono risultare utili: soprattutto quando una delle principali tv del mondo scende così in basso da mettere in relazione diretta quanto accaduto a Charlottesville e sta grigliando il presidente USA fra le critiche con l’attacco a Barcellona, dicendo che i perpetratori di quest’ultimo avrebbero forse preso esempio dai suprematisti in azione in Virginia. 

Insomma, in prime time, l’americano medio (come l'italiano...), il quale non sa nemmeno dove stia Barcellona, viene indottrinato sul rischio che quanto sta accadendo in America attorno ai monumenti confederati possa addirittura ispirare gli atti di terrore dell’Isis. 

E tranquilli, nessuno – di fronte a quei corpi sul marciapiedi – si chiederà come mai, di colpo, i miliziani dello Stato islamico abbiano deciso di venir meno a una delle loro regole numero uno, ovvero applicare il martirio a ogni loro azione. A Barcellona, nessuno era intenzionato a morire.

Anche perché, al netto delle chiacchiere dei presunti “esperti anti-terrorismo” che parlano di un reticolo di contatti e cellule ben radicate nel territorio, a Barcellona sono morti solo civili: l’autista è in fuga e gli altri presunti membri del commando non si sa bene quale fine abbiano fatto. Né, se esistano. 

I cinque di Cambrils, poi, se è andata come dicono, più che terroristi erano partecipanti a un addio al celibato con sorpresa, finito male. Occorreva dare un po’ di adrenalina da paura all’Europa, adagiatasi troppo sulla sua ritrovata serenità post-elezioni francesi? Serve aprire un fronte spagnolo del timore radicalista e dei foreign fighters? Bisogna minare alla radice il referendum sull’indipendenza di Barcellona da Madrid? Bisogna tenere vivo lo spaventa-folle chiamato Isis in Europa, dopo le debacle sul campo in Siria e Iraq?

O magari fiaccare lo spirito che in febbraio ha portato in piazza, proprio a Barcellona, 200mila persone per dire sì all’arrivo di migranti, in nome dell’accoglienza e della solidarietà? E non perché i migranti non siano un problema, anzi ma perché occorre creare nell’opinione pubblica un clima particolare proprio in certe roccaforti dell’immaginario collettivo liberale, quale Barcellona è. Chissà, può essere tutto e può essere nulla. 

Ma quando si parla senza il minimo dubbio di reticolati di contatti e commando jihadisti sul territorio a fronte di un autista-killer sparito nel nulla, il dubbio che quelle lacrime e quei volti straziati dalla paura siano strumentali a qualcosa, sorge davvero spontaneo. E si staglia nitido. Come un documento nella cabina di un van. Perché ricordatevi che la paura deve essere il vostro unico Dio.




Mauro Bottarelli


Fontewww.rischiocalcolato.it

venerdì 11 agosto 2017

La giornata tipo di uno schiavo moderno

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Nell'Era Moderna ogni mattina un uomo si alza al suonare della sveglia, e strappato violentemente dal dolce sonno corre in cucina a prendere la sua dose di caffeina, che una volta entrata in circolo nel suo organismo a stomaco vuoto, lo farà scattare sull'attenti e rendendolo subito iperattivo.

Lavato e cagato di fretta, il nostro superuomo moderno si avvierà verso il luogo di lavoro, tra la rabbia frustante del traffico mattutino, fatto di piccole accelerate e brusche frenate, una marcia lenta e singhiozzante che fa innalzare i livelli di nervosismo alle stelle.

Inizia poi la sua giornata di lavoro, con un falso sorriso stampato in faccia quando il nostro superuomo dovrà salutare colleghi e capi cordialmente anche se gli stanno tutti sul cazzo.

A metà mattina altra dose di caffeina per mantenere stabile in suo livello di produttività...


Risultati immagini per cibo industrialeA mezzogiorno pausa in mensa con cibo spesso scadente e carico di additivi chimici e conservanti, pane con farina 00 raffinata con calce e demineralizzata, acqua di rubinetto al fluoro e un bicchiere di vino ricco di solfiti e pesticidi, una coscia di pollo da allevamento intensivo ricca di pregiati antibiotici e gonfiata di ormoni della crescita e infine un dolcetto ricco di zucchero bianco raffinato, vero e proprio carburante dei migliori tumori in circolazione, e tutto questo ben di Dio, il nostro superuomo lo chiama "cibo".

Ovviamente questo cibo è ricco solo esteticamente, ma in verità è carente di vitamine e minerali, in primis frutta e verdura, che vengono coltivate in maniera industriale e con fertilizzanti chimici derivanti dal petrolio...

Questo causa una seria carenza di vitamine e minerali al nostro superuomo che sarà così costretto a legarsi a vita a vitamine ed integratori "chimici" da prendere una volta al dì, al costo a barattolo di una cassa intera di frutta e verdura fresca di una volta, quella insomma che veniva coltivata in modo naturale e quindi naturalmente ricca di vitamine.

Al pomeriggio ennesima "pausa caffè", il che, con il passare dei giorni creerà una vera e propria dipendenza alla sostanza che produrrà nervosismo e irritabilità, che verranno placati grazie ai "tranquillanti" prescritti dal dottore.


Risultati immagini per schiavo modernoLa sera poi, il nostro superuomo moderno afflitto dai mille pensieri quotidiani, dal lavoro alienante, dalle bollette da pagare, dalle rate in corso, dall'affitto e da tutte le preoccupazioni moderne, faticherà a prender sonno e dovrà così ricorrere a potenti sedativi che inducono un sonno artificiale.

E la settimana prosegue così fino a sabato, quando il nostro superuomo finalmente trova riposo e si da all'alcool per evadere nel limite del possibile alla triste realtà a cui è sottoposto e che egli crede essere al sola ed unica realtà.

L'alcool lo inebrierà per qualche ora, rendendolo euforico e sicuro di sé, salvo poi renderlo uno straccio la domenica seguente, dove seguirà una breve revisione della sua vita nell'attesa di ricominciare tutto da capo il lunedì.

Tutta questa ansia, questa fretta, questo calvario fatto di lavoro e lavoro, traffico, stress, cibo artificiale e iperattività, verrà trasmesso ai propri figli e quindi alle generazioni future attraverso l'istruzione scolastica quasi come un "dono".

E la chiamano "educazione", l'addestrare gli esseri umani nati liberi a diventare dei frustati consumatori e infelici che già a 13 anni devono pensare, sotto le pressioni di genitori e insegnati a cosa vogliono fare da grandi, ovvero a quale lavoro dedicheranno l'80% della loro vita in nome di profitto, produzione, consumo di materie prime e distruzione del pianeta, dando così il loro contributo al "progresso".

mercoledì 9 agosto 2017

Il potere non teme i ribelli, ma i saggi.

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E' errata idea comune credere che i ribelli rappresentino l'unica vera e temuta opposizione del potere dominante, mentre è esattamente l'opposto.

Gli apparati di potere, i governi con i loro eserciti, le grandi religioni di massa e gli apparati servili del potere, e cioè i media, giornali e tg, al contrario di quanto si crede, hanno estremo bisogno dei ribelli, specie di quelli che scendono nelle piazze infuriati per le ingiustizie sociali e che, mossi da una furia cieca si scagliano contro la polizia, mettendo a ferro e fuoco le città.

Questi gesti sono una vera e propria manna dal cielo per i rappresentanti del potere, perché in questo modo hanno la scusa per giustificare azioni violente contro, anche, i cittadini innocenti.


Risultati immagini per media di regimeI Media poi giocheranno il ruolo fondamentale di "fomentatori d'odio" chiamando "antagonisti" i cittadini ribelli, facendo così passare per "protagonisti" e quindi i "buoni" gli apparati di potere stessi, che hanno causato lo scatenarsi delle ingiustizie sociali portando i cittadini stessi a ribellarsi.


Ci sono poi i "cittadini cretini", ovvero quella parte del popolo estremamente ignorante, (solitamente proprio quella che quotidianamente si lamenta di bollette, tasse, Iva, pedaggi autostradali, corruzione, vitalizi, pedofilia ecc ecc) che poi, ingannata dalla falsa informazione di mamma Tv, si scaglierà contro quei pochi cittadini ribelli che hanno tentato di manifestare il proprio malcontento, difendendo a spada tratta le violenze perpetrate proprio da quelli apparati di potere di cui tanto si lamenta...


Risultati immagini per inquisizioneEcco perché la ribellione non solo non funziona, ma è anche estremamente pericolosa se adottata in un contesto storico di forte ignoranza popolare, forse pari solo al vecchio Medioevo, dove le masse, ancora una volta vinte dalla propaganda ufficiale d'odio, arrivavano a denunciare le proprie madri tacciandole di stregoneria e condannandole così al rogo.


Il saggio invece, pur senza mai usare la violenza, è sempre stato temuto dagli apparati di potere. Uomini come Giordano Bruno, Gandhi, Osho, Socrate, Gesù, Buddha, fino ad arrivare a scienziati come Tesla e W.Reich hanno sempre saputo imporre forti cambiamenti interiori nelle menti umane di ogni epoca e contro questi uomini il potere si è ritrovato impotente non potendo usare eserciti contro di loro, anche se alla fine, vigliaccamente, gli ha sempre uccisi come gesto di "punizione", per aver illuminato le mente dei propri simili allontanandoli dall'ignoranza fondamentale, pilastro fondamentale di ogni forma di gerarchia terrestre.




Ecco perché ogni forma di rivoluzione esteriore è sempre fallita.




Persino la rivoluzione francese che pretendeva libertà e uguaglianza è finita per ripetere l'errore di sempre, quello di sostituire un padrone con un padrone nuovo.

Il saggio invece insegna che non abbiamo bisogno di padroni, che possiamo vivere felici e in armonia senza di essi, ma solo nel momento in cui diventiamo saggi anche noi stessi, ovvero quando la pecora non sarà più pecora e quindi non ci sarà più bisogno di pastori, cani-pastori e recinti...

lunedì 7 agosto 2017

Perù: "Il Governo ci sterilizzò con la forza e con l'inganno"

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La sterilizzazione forzata delle donne peruviane degli anni ’90, rientra nel piano diabolico dell’ideologia razzista che c’è dietro il controllo della popolazione.

Il 25 luglio 2002 l’ex presidente peruviano Alberto Fujimori e tre ministri della Sanità sotto il suo mandato sono stati denunciati per genocidio dal Congresso. 

L’accusa pesantissima: sono responsabili di aver diretto un piano organizzato di sterilizzazioni forzate, rivolto soprattutto alle donne indigene quechua e aymara. Furono sterilizzate circa 300mila donne e oltre 20mila uomini nell’ambito del cosiddetto programma governativo di Salute riproduttiva e pianificazione familiare.


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Tutto comincia nel 1995, con la conferenza mondiale sui diritti delle donne, organizzata a Pechino dall’ONU quando l’allora “presidente” del Perù, Alberto Fujimori, di fronte ad una platea esultante, in larga misura composta da donne, inaugurava una strategia integrale di pianificazione familiare che avrebbe reso le donne principali agenti di un cambiamento capace di traghettare il paese da un miracolo economico ad un miracolo sociale. 

Le donne peruviane hanno giocato un ruolo centrale contro il folle terrorismo che devastava come una piaga il mio paese quando assunsi per la prima volta l’incarico di Presidente. Con coraggio e formidabile istinto di sopravvivenza, le donne peruviane si sono mobilitate, hanno lavorato attivamente con le forze di sicurezza, per combattere una spietata violenza terrorista….

Adesso che in Perù abbiamo raggiunto la pace e la stabilità, e che possiamo gettare le basi per una società civile, possiamo affrontare sfide sociali e immaginare il nostro futuro.






Fujimori ottiene il suo primo mandato anche grazie al sostegno degli Usa 





– e il secondo, nel 1992, con un autogolpe militare – che hanno tutto l’interesse a debellare la guerriglia maoista di Sendero Luminoso. 

Il pericolo rappresentato da Sendero Luminoso, la spietata violenza terrorista cui Fujimori si riferisce a Pechino, giustifica lo stato di emergenza con cui verrà gestita la ripresa economica di un paese che, agli inizi degli anni 90, è tra quelli definiti in via di sviluppo. 


Risultati immagini per sterilizzazione donne peruvianeLa Banca mondiale e il Fondo monetario internazionale concedono prestiti imponendo le ormai ben note ricette di liberalizzazione del mercato del lavoro e privatizzazione delle imprese e dei servizi pubblici, ovvero una liberalizzazione dell’economia che all’inizio produce una diminuzione del debito pubblico, ma ad un costo sociale elevatissimo, perché i salari si abbassano, i prezzi aumentano e la povertà si aggrava. (come in Italia oggi!)

La Banca mondiale ed il FMI sono costretti ad intervenire di nuovo e questa volta vincolano i prestiti al controllo della crescita della popolazione. Perché la povertà diminuisca, dovranno diminuire, e possibilimente scomparire, i/le poveri. 

Il governo peruviano accetta ed ottiene un prestito di 150.000.000 di dollari, cui segue l’implementazione di quel programma di pianificazione familiare lanciato a Pechino. 

I centri di salute organizzati ad hoc hanno come obiettivo precipuo il rendicontare il maggior numero di sterilizzazioni eseguite nel minor tempo e al minor costo possibili. Il soddisfacimento di tali criteri corrisponde al perseguimento degli standard di efficienza in base ai quali i centri di salute vengono valutati e premiati oppure, in caso contrario, penalizzati anche con il licenziamento degli operatori. 


Risultati immagini per Fujimori dittatura
Per far fronte alla carenza di personale medico qualificato, si ripropone il sostegno statunitense, nelle sembianze di organizzazioni non governative che forniscono operatori volontari. Anche la USAID, agenzia di aiuto per lo sviluppo del dipartimento di stato americano, si mette al servizio della causa, contribuendo con 30.000.000 dollari e con la sua esperienza nel campo della pianificazione delle nascite. Onu, Banca mondiale, FMI, Stati Uniti, tutti appoggiano la dittatura militare di Fujimori e si congratulano per gli obiettivi che si prefigge, cioè lottare contro la povertà controllando le nascite, senza troppe precisazioni sul metodo.

Il programma di controllo delle nascite si traduce così in sterilizzazioni irreversibili e forzate di massa, attraverso chiusura delle tube di Falloppio e vasectomia, rivolte alle popolazioni indigene della selva amazzonica e soprattutto delle Ande, dove si era diffusa la guerriglia maoista. 

Si trattava per la stragande maggioranza di donne, appartententi a comunità rurali che vivevano di un’economia agricola e pastorale di sussistenza e che in moltissimi casi non erano in grado di capire bene il castillano. Donna, campesina, di etnia quechua o amazzonica, questo il profilo del soggetto da sterilizzare per impedire che si riproduca, un profilo in cui non è difficile individuare le categorie di genere, classe, razza. 






Sterilizzate senza consenso dopo un parto, oppure trasportate con la forza e con l’inganno nei centri di salute, in cambio della promessa di aiuti economici e di cure mediche per la famiglia. 





La coercizione, spacciata per adempimento di un obbligo di legge, (come i vaccini?) risulta tanto più facile quanto più è esercitata su soggetti vulnerabili perché poveri, di lingua quechua, assoggettati e intimoriti da quella scienza medica così incomprensibile e distante da loro e che afferma di volerli e doverli aiutare.

Alla sterilizzazione segue il disprezzo e l’allontamento dalla comunità di appartenenza, perché il legame tra il ventre della donna e la terra, la fertilità che accomuna la donna e la pachamama, sono pilastri su cui si reggono la cultura e l’identità della comunità stessa. 

Le conseguenze delle sterilizzazioni, quindi, non sono solo fisiche, ma anche psicologiche e sociali: le donne hanno subito violenze di ogni tipo da parte dei mariti e della famiglia per la loro sterilità, su di esse inizialmente è caduto lo stigma sociale e l’accusa di essersi sottoposte alla ligadura de trompas per poter avere liberamente rapporti sessuali, anche con più uomini, senza doversi preoccupare di possibili gravidanze. Molti uomini, invece, non hanno retto alla vergogna della loro sterilità e hanno preferito autoesiliarsi dalla comunità di origine, facendo perdere tracce di sé.

Ancora oggi, a distanza di 20 anni, le donne sopravvissute a questa pratica disumana attendono le scuse del governo e, soprattutto, che venga fatta giustizia.


Fonte: http://www.ninconanco.info/sterilizzazione-forzata-controllo-delle-nascite-peru-piu-300-000-donne-attendono-giustizia/