venerdì 29 aprile 2016

STORIA PROIBITA: Vivi ancora nell'Impero Romano e nemmeno te ne accorgi.





Siamo tutti a conoscenza dei numerosi e gravi problemi che in questa epoca affliggono tutti i popoli del mondo. 

Povertà, mancanza di risorse primarie, guerre e massacri caratterizzano numerose aree del pianeta. In Europa la situazione non è così drammatica, ma giorno dopo giorno sembriamo essere impotenti innanzi all’inesorabile abbassamento della qualità della vita di ogni essere umano. 

Oggi più che mai vediamo persone che perdono la proprietà delle loro case, delle loro attività commerciali per debiti accumulati verso il sistema bancario. Si sentono ogni giorno notizie di uomini che si tolgono la vita non sopportando l’umiliazione di non riuscire a restituire alla banca il prestito che avevano ricevuto. 

Sappiamo di famiglie che non riescono a sfamarsi tutti i giorni, e persone a noi care costrette ad abbandonare la terra in cui sono nati e sperare di trovare fortuna altrove. Nonostante ciò la gente è costretta a lavorare spesso più di otto ore al giorno per guadagnare un pugno di soldi che non le basta nemmeno per poter vivere dignitosamente. 


Siamo passati dal “lavorare per vivere” 
al “vivere per lavorare”, 
cos’è questa se non una condizione di schiavitù? 

La vita degli esseri umani non è più vita, ma meccanica esistenza. Tutto ciò accade mentre i governi di ogni stato cedono sempre più ricchezze nazionali a banchieri privati che hanno il controllo su tutte le monete dei paesi e quindi, di fatto, hanno il controllo politico e materiale su quei paesi. 

Molti liberi ricercatori hanno già scoperto e realizzato che un gruppo di famiglie ha costruito nel corso dei secoli un impero invisibile che opera nell’ombra e domina il mondo controllando tutte le istituzioni che gestiscono ogni ambito della nostra vita. E’questo gruppo oligarchico che ha pianificato e messo in atto la crisi finanziaria che sta degradando l’Europa e non solo.



E’di fondamentale importanza capire che tutto questo sta accadendo grazie al nostro consenso


Pensare di non poter far nulla per uscire da questa brutta situazione è solo un alibi, una scusa per non ammettere a noi stessi la nostra mancanza di coraggio. E’vero invece questo: il dominio dei pochi sui molti, per esistere, ha bisogno del consenso. 



Anche se non sembra, l’Elite mondiale (d’ora in poi chiamerò così gli individui che hanno il potere su tutte le Nazioni) cerca sempre di agire solo dopo aver manipolato le opinioni dei popoli, in modo che essi condividano le sue decisioni. 

La sua priorità, quindi, è ottenere il loro consenso. Per tutti i membri di questa Elite il consenso non è solo importante, è indispensabile, perché sanno benissimo che l’Universo è regolato dalla Legge del Libero Arbitrio


E’una legge più grande di loro, 
una legge più potente di qualsiasi legge 
che l’essere umano possa creare




L’Universo in qualche modo reagisce in favore del libero arbitrio degli individui. Anche se in determinate situazioni ci sentiamo vittime delle circostanze, qualsiasi cosa perpetrata a nostro danno, in una certa misura, ha bisogno del nostro consenso. Facciamo qualche esempio d’applicazione di questa legge universale partendo da casi semplici, quelli che riguardano più da vicino ognuno di noi quotidianamente: un uomo che fa violenza sulla propria moglie, per continuare a commettere questo deplorevole gesto, ha bisogno che lei continui a rimanere sotto il suo stesso tetto, ha bisogno che non sporga denuncia contro di lui e possibilmente che non ne parli con nessuno. 


Altro esempio: quando la banca vuole pignorare i nostri beni, può agire grazie al contratto che noi abbiamo firmato

Ecco il nostro consenso. 
Nei casi in cui l’Elite mondiale è costretta ad agire infrangendo questa legge chiamata “del consenso” o “del libero arbitrio”, sa che subirà pesanti conseguenze, per questo fa di tutto affinché i popoli siano complici delle sue gesta criminose. Inoltre, privando gli altri del libero arbitrio, essa sa che andrebbe incontro alla completa perdita dell’onore e questo equivale ad un suicidio spirituale per le leggi dell’Universo. 

E’ importante anche capire questo concetto dell’onore. 
Addirittura nella criminalità organizzata esiste l’onore e viene tenuto in alta considerazione. Anche nelle sette sataniche esiste l’onore, esistono delle precise regole di gioco. Perfino il satanista che deve compiere un sacrificio umano è obbligato a scegliere la vittima che è la prima ad andare verso di lui, quella che si sente inspiegabilmente attratta dal suo carnefice.



Dopo aver compreso questi importanti principi dell’Universo, possiamo adesso studiare come l’Elite mondiale abbia costruito nel corso della storia un sistema e una società capaci di renderci schiavi tramite il nostro stesso consenso, senza bisogno, quindi, d’infrangere il nostro libero arbitrio

Per far questo ha creato un sofisticato sistema di leggi che funziona secondo alcuni canoni (da cui la parola “diritto canonico”). Prima di procedere è fondamentale capire come funzionano i canoni più importanti. Uno di questi stabilisce una scala che dà diversa priorità ai vari tipi di Diritto. 

Al gradino più basso vi è il Diritto Positivo.
Si tratta di tutti i vari tipi di legge: nazionali, internazionali, amministrative, private ecc. Questo è l’unico livello di Diritto con cui l’Elite vuole farci operare, poiché grazie alle norme in esso contenute riesce ad incastrarci nei nefasti meccanismi del sistema. Ancor di più cerca di dar conoscenza solo delle leggi nazionali, lasciando quelle internazionali come il Codice Marittimo o il Codice Commerciale Uniforme, prerogativa di pochi prescelti, dato che tali leggi scavalcano quelle nazionali. 

Un gradino più in alto troviamo il Diritto Naturale, è quello che ci identifica come esseri viventi abitanti del pianeta Terra e per tanto ci dà diritto a poter adempiere a tutti i nostri bisogni primari, come avere del buon cibo e poter bere acqua pulita. Già chi è a conoscenza e riesce a usare questo tipo di Diritto riesce a sfuggire a molte gabbie in cui la società odierna cerca di rinchiuderci. 

Al di sopra di tutto vi è il Diritto Divino. 
Il Diritto in quanto tale discende dal divino Creatore. 
L’Elite utilizza il tema della divinità per giustificare le leggi esistenti, allo stesso modo di come i Faraoni dell’antico Egitto giustificavano il loro dominio sul popolo proclamandosi discendenti degli antichi Dei venerati in quelle terre. 

Per questa ragione l’Elite ha fatto discendere tutte le leggi direttamente o indirettamente dalla legge divina. Il Diritto Divino però non è riservato solo a pochi eletti, in realtà esso riconosce ogni essere vivente come parte della creazione, come parte della divinità ed è quello che dà ad ognuno di noi il diritto alla vita, il diritto a poter fare delle scelte secondo la propria volontà. In questo livello le leggi non sono scritte, ma sono intrinseche, immutabili e innate all’interno di ogni essere vivente. 

L’Elite mondiale è costretta a riconoscere il Diritto Divino a chiunque abbia la consapevolezza di poterlo usare, proprio per non violare il libero arbitrio di ogni essere umano. Un uomo che ricorda e impara ad utilizzare questo livello di Diritto, diventa letteralmente un incubo per i padroni del mondo, dato che sarà immune alle frodi e alle falsità del sistema, e non sarà più intrappolabile tramite le leggi del Diritto Positivo, a meno che non commetta atti disonorevoli. Proseguendo nella lettura questi concetti saranno più chiari. 

Un altro canone, di cui è importante capire il funzionamento, è quello che chiamiamo: 


Avvertimento – Silenzio – Assenso



Tutto il sistema ha sempre funzionato secondo questo principio. 

Ad esempio quando la banca cambia le condizioni di un accordo, è obbligata a mandare un documento di trasparenza bancaria, quello costituisce l’avvertimento. 

Se non si risponde (e molta gente non lo legge nemmeno) si è rimasti in silenzio e si è dato l’assenso. Da questo principio se ne ricava un parallelo che dichiara: 



"Qualsiasi affermazione 
se non viene contestata diventa valida." 


Ad esempio quando si riceve una multa, una sanzione ingiusta e viene fissata un’udienza, se non ci presentiamo alla corte il peggio sarà nostro. 

Adesso sarà chi di dovere a decidere per noi, cioè senza di noi. Quest’ultimo principio ci chiarisce una caratteristica fondamentale di tutti i canoni: i canoni sono norme o principi che traggono valore dal fatto di non essere stati mai contestati. Da notare che il 99% delle procedure giudiziarie si basa sul presupposto di qualcosa, ma il 99% degli esseri umani non si preoccupa di comprendere quali siano queste presupposizioni e non si preoccupa di rifiutarle. Accettiamo ciecamente tali procedure giuridiche che intrappolano le persone anche se si tratta di meccanismi fraudolenti. 


Siamo noi che diamo loro il permesso di infliggerci una “punizione”. In altre parole il sistema è ancora adesso basato sul sacramento della confessione, proprio come ai tempi dell’Inquisizione, cioè è indispensabile che noi accusiamo noi stessi. In mancanza di questo atto di auto accusa non si può procedere. Ancora una volta un aspetto ecclesiastico è introdotto nel sistema giuridico, sarà presto chiaro che questi due ambiti della nostra vita, ma anche tutti gli altri, sono collegati fra loro e non possono essere compresi e intrapresi separatamente. 

Di seguito gli ultimi tre canoni che voglio evidenziare, riconosciuti universalmente validi perché nessuno ha mai detto che non devono essere, e che, come concorderete, sono largamente condivisibili: Tutti i debiti devono essere pagati; Tutti i contratti devono essere onorati; Tutte le controversie portate di fronte alla legge devono essere risolte di fronte alla legge. Questi canoni di per sé non costituiscono un male, bisogna però capire il modo in cui vengono utilizzati per togliere le nostre libertà.

Tutto iniziò con l’espandersi dell’Impero Romano e la Chiesa di Roma. Nel continente europeo, prima del dominio dei romani, vivevano popolazioni di culture avanzatissime e altamente spirituali come i Celti. A parte tutte le conoscenze astrologiche, astronomiche, spirituali ecc. i Celti non scrivevano il Diritto, non avevano leggi scritte. 


Scrivere le leggi era considerato disonorevole secondo la loro visione della vita. Per loro la parola era la legge e la legge era vivere in armonia con la natura e gli uomini, gli uni con gli altri. 


Essi rappresentano una delle culture più avanzate che esistessero a quei tempi e probabilmente ancora fino ad oggi. Macchiato dall’infamia deve essere stato il giorno in cui i Celti videro arrivare, nelle terre dove vivevano, legioni e legioni di soldati romani ignoranti, presuntuosi e già dominati e manipolati dalle famiglie oligarchiche di quei tempi che, generazione dopo generazione, hanno mantenuto il loro potere fino ad oggi. 

Incredulità e sconcerto devono aver provato sentendo i romani esclamare affermazioni come: “Adesso questa terra è nostra!”. 


Per le popolazioni come i Celti la terra non si poteva possedere, della terra si poteva solo essere “custodi”, (Come per gli Indiani D'America e altre popolazioni definite "incivili") ed essere custodi di un pezzo di terra non rappresenta un titolo ma una responsabilità. I Celti avevano un sistema di rilevamenti periodici con cui dovevano riferire al resto della tribù o del clan, in che condizioni si trovava la terra. Rilevavano se i confini erano in ordine, se le condizioni della terra erano ancora buone, in salute ecc. A dispetto di questa condotta ammirevole, i romani dichiararono che avrebbero iscritto quelle terre in un registro conservato a Roma e il proprietario di tali terre poteva essere solo un cittadino romano. 


Se per i Celti scrivere le leggi era disonorevole, l’idea di un registro della terra sarà stata un abominio! Eppure sul sistema dei registri i romani hanno creato il loro impero. L’impero Romano è stato interamente costruito su un sofisticatissimo e cervellotico sistema di registri che intestano la proprietà della terra a nome dei cittadini romani. 

Essi non portavano valore, non volevano lavorare quelle terre, non volevano arricchire il valore di quei luoghi. 



Ciò che portavano era 
prepotenza e parassitismo. 



Il loro sistema della proprietà è stato strutturato con un preciso metodo che vige ancora oggi. L’Elite mondiale da sempre sa che la proprietà è un concetto fittizio. 

Poniamoci una domanda: Come possiamo avere proprietà di un pezzo di terra? La terra, i fiumi, i laghi, i mari appartengono al pianeta. Quando noi non ci saremo più continueranno ad esistere anche senza di noi. Ma anche una casa, come possiamo fisicamente possedere una casa? 

Come possiamo fisicamente possedere un’automobile? 

Tutte le cose per cui esistono titoli di proprietà, la terra, la casa, l’automobile, sono titoli fittizi, costituiscono diritto d’uso. Non possiamo possedere queste cose però possiamo possedere un titolo di proprietà che in realtà costituisce diritto d’uso. Lo usiamo finché siamo vivi. Cosa succederà a quella cosa quando noi non ci saremo più? 

In mancanza di precise disposizioni testamentarie non dipenderà più da noi. Così la casa fisica, quella fatta di mattoni, cemento ecc., e la casa intesa come titolo sono due cose diverse. 

Ne segue che ogni proprietà costituisce un diritto d’uso associato ad un trust, cioè ad un sistema fiduciario

Questo trust prevede che ci siano tre parti in gioco: 



- un esecutore

- un amministratore

-  un beneficiario. 


L’esecutore è sempre quello che concede il titolo ed è sempre lo Stato. L’amministratore è quello che amministra il titolo e nel caso di una casa ad esempio, probabilmente è il catasto. Il beneficiario è quello che poi effettivamente gode del bene, cioè il così detto “proprietario” di quel bene. 

L’Impero Romano non è mai finito. Non solo l’Italia, ma tutto il mondo vive ancora adesso nel sistema dell’Impero Romano, cioè nel sistema che abbiamo oggi di organizzazione della proprietà, del diritto, del denaro e della politica. Come già accennato tutti questi ambiti sono collegati fra di loro e non si possono separare. Ora veniamo al punto fondamentale.



L’impostazione dell’attuale sistema 
nasce il 18 novembre del 1302.


che è la data dell’emanazione della Bolla Papale (comunicazione ufficiale in forma scritta con il sigillo del Papa) scritta da Papa Bonifacio VIII, che aveva come titolo: UNAM SANCTAM ECCLESIAM (Unica Santa Chiesa). 




Bonifacio VIII è considerato uno degli uomini più malvagi e corrotti di tutti i tempi. Anche il sommo poeta Dante Alighieri lo colloca nel punto più profondo dell’inferno nella sua opera “La Divina Commedia”. 

Questa Bolla Unam Sanctam Ecclesiam creò il primo sistema di trust, il primo sistema fiduciario valido ancora oggi. Bonifacio VIII, in questa Bolla, afferma che Dio aveva affidato tutti i titoli e tutte le proprietà della Terra al Vaticano. 

Questa affermazione non venne mai contestata, quindi, se avete letto attentamente i canoni descritti in precedenza, capirete il motivo per cui divenne valida. Il Vaticano nomina perciò l’esecutore, l’amministratore e il beneficiario di questa struttura fiduciaria. 


L’esecutore è l’Ordine Minore dei Francescani unito con l’Ordine dei Gesuiti ed è ben visibile nello stemma sulla pubblicazione della Bolla. 

L’amministratore è il Papa e i beneficiari di questo trust sono tutti gli uomini del mondo. Vediamo di capire bene il significato di questa affermazione Papale. 


La Bolla Unam Sanctam Ecclesiam utilizza la metafora del Diritto Marittimo (o Diritto dell’Ammiragliato valido ancora oggi) e afferma che la prima e Unica Santa Chiesa di tutti i tempi è l’Arca di Noè. La Bibbia ci racconta che col Diluvio Universale tutto il mondo era sommerso dalle acque e l’unica cosa che si levava al di sopra delle acque era l’Arca di Noè. 

Quindi tutti gli esseri umani, a partire da quel giorno certificato dalla Bibbia, adoperata come Codice di Diritto Nautico, sono considerati dispersi in mare. E poiché i dispersi in mare sono impotenti ed inermi, il Papa reclama tutta l’autorità, tutta la proprietà, sia spirituale che temporale fino a quando i “dispersi” (noi) torneranno a reclamare i loro diritti. 



Cosa che finora non è mai avvenuta perché tutte le nazioni contemporanee, discendono ancora oggi da questo sistema giuridico. 


Questo sistema si autogiustifica con il Diritto Divino, ecco perché non si può parlare di politica, di finanza, di diritto senza parlare di religione. Il secondo trust, creato sempre in Vaticano, risale all’8 gennaio del 1455, cioè circa 150 anni dopo la Bolla di Bonifacio VIII. Questa seconda Bolla è di natura testamentaria, cioè il Papa dispone, al momento della sua morte e della morte dei futuri Papi, come deve funzionare il diritto d’uso di tutti i privilegi e di tutte le proprietà derivanti dalla Bolla precedente di Bonifacio VIII. 

Testamento di cui l’esecutore è la Curia Romana, l’amministratore è il Collegio dei Cardinali e il beneficiario questa volta è il Re, sulla terra di proprietà del Papa. 

Ricapitolando: Nella visione del Papa, Dio ha dato tutto il mondo al Papa e il Papa concede pezzi di questo mondo ai Re che da quel momento diventano Re per mandato divino. Questa Bolla del 1455 si chiama ROMANUS PONTIFEX (Il Romano Pontefice) e fu scritta da Papa Niccolò V. Appena 30 anni dopo circa, il 21 giugno del 1481, viene scritta la terza Bolla da Papa Sisto IV chiamata AETERNI REGIS (Re eterno), che si diversifica di poco dalla Bolla precedente, in quanto il “bene” concesso ai Re non è più la terra ma sono gli esseri umani che abitano quella terra, i quali da quel momento vengono considerati incompetenti, incapaci e dunque soggetti ad amministrazione coatta. 

In realtà questa Bolla di Sisto IV realizza la visione illuminata di Bonifacio VIII in cui gli esseri umani sono dispersi in mare, quindi nulla ci appartiene, siamo in bancarotta perché non siamo mai tornati a reclamare i nostri diritti e quindi è lo Stato che deve gestire le nostre vite per il nostro bene. 


Questo è il sistema in vigore ancora oggi che ci rende schiavi consenzienti dato che nessuno ha mai osato sfidare e contestare le tre Bolle Papali. Un altro aspetto molto inquietante di queste tre Bolle è che le originali non sono visibili. Questo perché fino al XVIII secolo il Vaticano scriveva le proprie Bolle non su carta, che era considerato un materiale privo di vita e quindi privo di valore. Per essere considerate valide dovevano essere scritte su un materiale vivente. Erano perciò firmate col sangue e scritte su pergamene fatte di pelle umana. 


Se quanto ho appena affermato può sembrare assurdo, faccio presente che la recente ratifica inglese del Trattato di Lisbona (che è un crimine nei riguardi di tutti i popoli europei) è stata firmata dalla Regina Elisabetta utilizzando una pergamena fatta di pelle di capretto, poiché la Regina, come beneficiaria di un diritto Divino, non può firmare un documento “morto”. 

La storia notifica che le Bolle Papali in particolare, erano scritte su pelle di bambini. Questo spiegherebbe perché sarebbe imbarazzante per il Vaticano mostrare le originali. A questo punto qualcuno potrebbe obiettare che oggi i Re non ci sono più e che ufficialmente viviamo in Nazioni democratiche, per cui il contenuto di queste tre Bolle Papali non fa contesto. Non è così purtroppo, e ora si capirà il perché...

Nel 1933 c’è stata la bancarotta concordata di quasi tutte le Nazioni occidentali, che hanno azzerato i propri debiti e hanno proibito a tutti i cittadini di possedere oro. L’oro è stato concentrato nelle mani degli Stati e gli Stati lo hanno convogliato in un unico deposito, per custodire il quale è stata fondata la BIS (Bank for International Settlement) , la Banca per le Transazioni Internazionali. 

La BIS ha sede in Basilea, in Svizzera ed è stata fondata e controllata da… i Gesuiti e i Cavalieri di Malta, due ordini gestiti dall’Elite mondiale. Come per tutto il resto queste informazioni sono facilmente verificabili sempre per il libero arbitrio


In questo stesso anno le Nazioni diventarono società di Diritto Privato registrate presso la SEC (Security and Exchange Commission) di New York, che è l’equivalente della nostra CONSOB, cioè l’organismo che ha il compito di vigilare sulla Borsa Valori. Queste società di Diritto Privato chiamate Nazioni, apparentemente pubbliche e repubbliche, ma in realtà privatissime, possiedono oggi il diritto di proprietà sulle persone nate in quello stato in base alle tre Bolle papali che vi ho descritto. 

Il primo pensiero che viene in mente è: “Non è possibile! Non di certo l’Italia che è una Repubblica fondata sul lavoro e che ha la sua meravigliosa Costituzione!” 

Mi ci sono voluti pochi minuti di ricerca per realizzare che invece è così. Andate a controllare voi stessi sul sito della SEC per trovare la registrazione e il numero di registrazione di “ITALY REPUBLIC OF” Company Registration Number 0000052782, con tanto di documenti di quotazioni in borsa, cessioni di quote ecc. 



Eccovi il link: http://www.sec.gov/cgi-bin/browse-edgar?action=getcompany&CIK=0000052782.

 Credo sia chiaro quanto è grave la situazione, l’Italia non è una Repubblica libera, ma una compagnia privata che possiede il diritto di proprietà delle persone nate sul suo territorio. 

Abbiamo però detto in precedenza che la proprietà costituisce un diritto associato ad un trust, un atto fiduciario. Proprio perché i padroni del mondo sanno benissimo che la proprietà è un concetto fittizio, e quindi anche le persone si possono possedere solo con un titolo di proprietà che conferisca diritto d’uso. 


Ebbene, al momento della nostra nascita, senza essere stati avvisati, è stato creato un trust che ha per oggetto la nostra esistenza in vita. E i nostri genitori hanno avallato e firmato questo trust senza essere stati informati della sua reale essenza


Guarda caso è proprio negli anni ’30 che divenne obbligatorio registrare le nascite (regis-trare = consegnare al Re), per appropriarsi così del consenso dei genitori, anche se in questo caso non sono stati doverosamente informati. 

Ecco perché questo sistema è, in parte, fraudolento. In realtà il Certificato di Nascita è un avvertimento, perché è la costituzione di una personalità fittizia che non appartiene a noi, ma alla Corporazione in cui siamo nati. 

Se qualcuno ancora pensa che questo certificato ci appartiene, basta andare in una qualsiasi anagrafe di competenza e chiedere l’originale del certificato. Ci verrà detto che possiamo averne una copia, un estratto, ma non l’originale. 

Con la creazione del Certificato di Nascita si costituiscono due entità (proprio come l’esempio fatto precedentemente della casa fisica di mattoni e la casa intesa come titolo di proprietà che ha bisogno di un esecutore, un amministratore e un beneficiario), che sono l’essere umano in carne ed ossa e la persona, che è una parola che deriva dal Latino e si può leggere “per-sona” cioè “ “attraverso i suoni”. 

Si tratta di una maschera che veniva usata anticamente nelle rappresentazioni teatrali e che si esprimeva attraverso i suoni. Per cui la “persona”, a differenza dell’essere umano, è un intermediario fittizio, una finzione giuridica, quindi un trust

Questo trust è creato secondo le Leggi Marittime e dell’Ammiragliato che trascendono sempre le leggi delle varie Nazioni e che costituiscono la giurisprudenza segreta dei potenti e dell’Elite. 

Di questo trust che viene creato al momento della nascita, sulla nostra esistenza in vita, l’esecutore è sempre un organo dello Stato, il beneficiario è la Società di Diritto Privato (corporazione) chiamata Repubblica Italiana. Ma di cosa è beneficiaria? 

Questo è l’aspetto più importante. E’ beneficiaria di un bond, cioè di un titolo che viene emesso al momento della nostra nascita e che attualmente viene stimato approssimativamente intorno ai 2 milioni di dollari. 

In pratica lo Stato crea alla nostra nascita 2 milioni (un bond o titolo) e il collaterale di questo bond, di questo denaro, praticamente, è la nostra esistenza in vita, la nostra forza lavoro (sempre meno pagata così ci guadagnano di più), cioè valore reale. 




Il fatto che da quel momento si presuppone che lavoreremo e che le nostre vite saranno al servizio dello Stato funge da collaterale. 

Ecco come ci hanno schiavizzato. 

Questa equivalenza riassume tutto:
nascita = creazione di un bond e di denaro fittizio = collaterale è la nostra esistenza in vita e forza lavoro = schiavitù. 

Il “nostro bond” (che naturalmente non è nostro) è depositato alla SEC come security o titolo fiduciario ed entra a far parte del patrimonio di quella Compagnia Privata registrata in modo ingannevole come Repubblica Italiana. 



Manca ancora la terza parte per dar vita a questa finzione giuridica: l’amministratore, quello che per contratto (certificato di nascita in questo caso) si accolla l’obbligo di prendersi cura del “bene”.

Ogni qual volta che qualsiasi autorità (dal carabiniere al Giudice della Corte Costituzionale) ci domanda: “è lei… (nome e cognome)? E noi rispondiamo “si”, in quel preciso momento ci siamo autonominati amministratori di quel trust. 

Siamo quindi caduti nel tranello che ci hanno teso fin dalla nascita, perché nella finzione hanno bisogno che noi ci crediamo gli amministratori di quel trust, nella realtà invece, noi e quel trust che porta il nostro nome, siamo due entità completamente distinte e separate

L’essere umano in carne ed ossa si scrive con le iniziali maiuscole e le altre lettere minuscole, la persona giuridica invece si scrive con tutte le lettere maiuscole. 



Controllate tutti i vostri documenti d’identità, le comunicazioni bancarie, il tesserino sanitario ecc. 
Sono tutti scritti col vostro nome e cognome a lettere maiuscole perché si possono riferire solo al vostro titolo fittizio, al vostro trust, non all’essere umano. Se provaste ad esempio ad andare in banca e chiedeste all’impiegato di scrivere il vostro nome con le iniziali maiuscole e il resto minuscolo, sarà costretto a rispondervi che è impossibile perché il sistema non lo permette.


Quindi, adesso forse capirete meglio 
cosa volevo dire prima quando parlavo 
del consenso che NOI diamo


Se il 99% del Diritto è basato sulla presupposizione, si presuppone che qualcosa sia vero e nessuno mette in discussione quella presupposizione, allora abbiamo acconsentito a renderla vera. 


Funziona così perché, come già spiegato, il sistema è ancora basato sul perverso meccanismo della “confessione”, quindi ha bisogno che noi accusiamo noi stessi, cioè è basato sul nostro consenso, sul libero arbitrio! Ha bisogno che noi accusiamo noi stessi di cosa?

Del “peccato”. E cos’è questo peccato? La frode! 

L’utilizzo del nome che non ci appartiene, quel nome che da quando siamo nati è stato scritto a lettere maiuscole e che è una proprietà dello Stato, che ci ha messo in condizioni di usare fraudolentemente. 

Nel momento in cui lo usiamo dichiariamoche siamo nati privi di diritti, che siamo in bancarotta, perché la nostra vita, il nostro nome e la nostra esistenza sono gestiti da altri che non siamo noi; siamo perciò, da quando siamo nati, in un regime di amministrazione controllata. 

Ancora peggio, secondo il Codice Marittimo siamo nati dispersi in mare, perché questo dicono le Bolle Papali, sulle quali si basa tutto il sistema; non siamo mai riusciti a raggiungere la terraferma, in modo da poterci alzare in piedi e affermare:
“Io sono un essere umano libero davanti a Dio”

E’ usando la giustificazione di Dio che l’Elite fa di noi ciò che vuole. Difatti le Bolle Papali e tutti i tipi di leggi sono giustificate per mandato divino. Il Diritto è sempre di provenienza Divina. Noi siamo creature divine e l’Elite lo sa benissimo, i suoi rappresentanti non possono quindi creare un Diritto fittizio, hanno assoluto bisogno di far discendere il loro Diritto da Dio, il loro Dio, chiunque esso sia. 

Se noi utilizziamo il loro stesso Dio, ci siamo autodefiniti incapaci. Pensate la perversione che caratterizza questi inquietanti individui: ci hanno messo in condizioni tali per cui se utilizziamo ciò che loro ci hanno detto di utilizzare, diamo conferma di non essere in grado di prenderci cura di noi stessi. 

Quindi ricapitolando: usano una Società di Diritto Privato, quotata, fingono che sia uno Stato, un ente pubblico, e lo usano per fare profitto attraverso la nostra esistenza, oggetto di quell’entità fittizia scritta tutta a lettere maiuscole, quotata alla SEC
Il concetto è che se noi accettiamo questo presupposto, ci autodefiniamo inetti, bisognosi di essere amministrati in modo coatto, perché oltre ad essere dispersi in mare e quindi senza diritti, non sappiamo neanche chi siamo! 

Per assurdo, ogni autorità, infatti, deve chiederci di identificarci, altrimenti non ci può toccare nemmeno con un dito, non avrebbe la giurisdizione per farlo (si parla di Diritto Amministrativo, Tributario, Civile ecc. Con il Codice Penale è un po’ diverso). I tribunali sono tribunali di Diritto Privato, quindi tribunali aziendali, perché l’Italia è un’azienda in fin dei conti. Stessa cosa vale per il denaro, le banconote “Euro”

Loro ci hanno avvertito, sopra c’è scritto “proprietà della Banca Centrale Europea”, non è denaro nostro ma della BCE, se noi accettiamo di usarlo, come per il nome fittizio, ci autoproclamiamo incompetenti ai loro occhi. 

Hanno creato un sistema di governo chiamato “Cosa Pubblica”, che invece è privata, che include partiti, Parlamento, Governo, elezioni e se noi accettiamo di partecipare a questo gioco, nuovamente perdiamo l’onore, i diritti e ci definiamo bisognosi di amministrazione imposta. Come possiamo pretendere di cambiare in meglio qualcosa che non appartiene a noi ma appartiene a loro fin dall’inizio? Il nostro istinto ce lo dice d’altra parte. Alle penultime elezioni amministrative qui in Italia ha votato solo il 51% degli aventi diritto. Una persona su due ha considerato offensivo per la propria intelligenza andare a votare!

A fronte di questo immenso e, immagino, sconvolgente scenario è facile cadere in preda al panico. Probabilmente molti si rifiuteranno di credere che una cosa del genere sia possibile, negheranno a se stessi l’evidenza e useranno il loro pregiudizio come protezione psicologica senza fare alcuna ricerca di verifica. 

Ma con questo testo, ciò che in realtà mi auguro di aver trasmesso a tutti è questo: Non disperate! Abbiate coraggio! Dopo aver compreso tutte queste informazioni non c’è da disperarsi, ma da gioire! 

L’Universo vuole che l’umanità diventi matura. 
Non dobbiamo andare contro la piramide del potere, perché si diventa ciò che si combatte. Invece dobbiamo solo smettere di contribuire a sostenerla, dobbiamo voltarle le spalle e privarla del nostro consenso ed essa crollerà inesorabilmente. Pensate all’atteggiamento che hanno i bambini, che essendo incompetenti dati i loro pochi anni di vita, delegano tutte le responsabilità ai propri genitori, i quali si devono prendere cura di ogni aspetto della vita dei loro bambini. 

L’umanità di oggi è proprio questa: infantile, immatura. 
Dopo aver dimenticato di far parte della Divinità, ha covato dentro di sé sensi di inferiorità e mancanza di autostima e ha delegato ogni propria responsabilità a dei “leader” che controllano ogni aspetto della sua vita (politico, spirituale, sanitario, giuridico, economico ecc) e il drammatico risultato del controllo dei pochi sui molti è davanti agli occhi di tutti. 

Un bambino quando ha di fronte qualcosa che non gli piace, qualcosa che reputa ingiusto, va a protestare e a lamentarsi dai genitori, i quali hanno anche la prerogativa di poter far smettere il suo lamento con uno schiaffo, dato che il bimbo è sotto la loro amministrazione. 

Allo stesso modo noi, infantili quali siamo, quando c’è qualcosa che non va, quando c’è qualcosa che riteniamo ingiusto, andiamo a protestare e a lamentarci dalle autorità, le quali hanno la prerogativa di poter prenderci a manganellate dato che siamo sotto la loro amministrazione. Pretendiamo dalle autorità le soluzioni ai nostri problemi quando invece degli esseri maturi non pretendono soluzioni da altri, ma le cercano personalmente e ,una volta trovate, agiscono senza chiedere il permesso a nessuno. Riappropriamoci quindi di tutte le nostre responsabilità e smettiamo di vivere secondo quanto ci hanno disposto le “autorità”. 

Possiamo creare noi i nostri modi di vivere, possiamo creare noi il nostro denaro, le nostre risorse e tutto ciò che ci serve. Possiamo farlo usando il Diritto Divino, poiché siamo anche noi creature divine come ogni altro essere nell’Universo. L’umanità si appresta a cambiare da bambina ad adulta, da infantile ed immatura a saggia, il cambiamento è già iniziato. 

Sempre più uomini stanno imparando ad utilizzare le stesse giurisdizioni segrete dell’Elite, Codice Marittimo e dell’Ammiragliato per far cadere le “autorità” stesse in disonore. Sempre più uomini stanno finendo di usare ciò che non sono,cioè la finzione giuridica che ha il loro falso nome, e stanno imparando ciò che in realtà sono: Esseri divini e saggi che fanno un’esperienza umana libera! Parlando di saggezza, c’è un episodio molto famoso che fa capire quanto fossero saggi i nativi americani, un popolo che come quello dei Celti viveva in armonia con la natura. 

Nel 1854 il governo americano fece un’offerta per le terre dove vivevano i nativi, e secondo il sistema in cui siamo nati, in base agli usi ed ai valori che ci vengono insegnati fin da quando siamo piccoli, sarebbe dovuto succedere che il capo tribù dei nativi avrebbe dovuto destreggiarsi per far salire l’offerta di denaro su quelle terre e una volta riuscito a chiudere la trattativa ad un ottimo prezzo, tutta la gente l’avrebbe visto come un grande uomo d’affari, un capo fantastico. Ma c’è un altro sistema di valori, sempre su questo pianeta, un sistema di valori che si esprime così, con le parole di questo capo:

E’ deludente pensare che queste parole vennero dette nel 1854, quando vedete cos’è successo da allora… Coraggio dunque! 

Possiamo cambiare tutto questo ora che ne siamo coscienti. Da ora in poi siamo noi i fautori del nostro destino.

Fonti: http://www.oltrelacoltre.com/?p=17504

http://www.opptitalia.org/

http://www.nexusedizioni.it/

giovedì 28 aprile 2016

GLI INDIANI ERANO VEGETARIANI (prima dell'arrivo dell'uomo bianco)


I nativi americani e il vegetarianismo 

Conosciamo bene lo stereotipo del selvaggio Indiano delle praterie: uccisore di bufali, vestito di pelli di daino adornate di piume, con elaborati copricapi di penne, mocassini di pelle, che abita in un teepee di pelle animale, padrone di cani e cavalli, ed estraneo ai vegetali.

Ma questo stile di vita, un tempo limitato solo agli Apaches, fiorì non più di circa 200 anni fa e non è rappresentativo della maggior parte dei nativi americani di oggi e di ieri. Infatti si può confermare che il fenomeno del “bisonte-come-stile-di-vita” è il risultato diretto dell’influenza europea....


indigenous-eating-eTra la mia gente, gli indiani Choctaw del Mississippi e dell’Oklahoma, i vegetali sono la base della principale dieta tradizionale. Un manoscritto francese del XVIII secolo descrive la preferenza vegetariana dei Choctaw sia per i propri alloggi che per l’alimentazione. Le case non erano costruite con le pelli, ma in legno, mota, corteccia e canne. Il cibo basilare della dieta quotidiana, consumato in ciotole di terracotta, erano vegetali stufati con cereali, zucca e legumi, e il pane era preparato con mais e ghiande. 


Altri alimenti apprezzati erano il granturco arrostito e la zuppa di mais. La carne era consumata molto raramente e in piccole quantità. 

Gli antichi Choctaw erano innanzitutto agricoltori. Anche gli abiti erano in tessuti vegetali, i vestiti delle donne erano artisticamente ricamati e gli uomini indossavano pantaloni di cotone. I Choctaw non hanno mai messo delle piume tra i capelli.


Le ricche terre dei Choctaw, l’attuale Mississippi, erano così agognate dagli americani del XIX secolo che la maggior parte delle tribù fu costretta ad allontanarsi verso l’attuale Oklahoma, scelto sia perché ampiamente disabitato sia perché le varie esplorazioni avevano stimato quel territorio come brullo e inutilizzabile. La verità, comunque, fu che l’Oklahoma era fertile per le necessità indiane e infatti fu usato come risorsa agricola. 

Sebbene molti Choctaw abbiano sofferto e siano morti durante l’infame deportazione sul “Sentiero delle Lacrime”, i sopravvissuti con le loro genialei tenciche di agricoltura integrata costruirono un Oklahoma nuovo.

George Catlin, il famoso storico degli Indiani del XIX secolo, descrisse nel 1840 le terre dei Choctaw dell’Oklahoma meridionale, come segue:


"…il terreno era quasi completamente coperto di vigne, 
che producono grandi quantità di uva prelibata…
con grappoli a perdita d’occhio…e spesso intervallate 
da centinaia di ettari di alberi di prugne…ogni cespuglio visibile era pieno di bacche, che talora avevano rami erano letteralmente senza foglie e che arrivavano a terra…e distese di ribes selvatico, di uva spina, e di fichi d’india."




Durante i loro viaggi, molti anglosassoni in cerca di alimenti “selvaggi” incontrarono i bei campi coltivati dagli Indiani. Molti alimenti choctaw cucinati tutt’oggi durante le festività sono vegetariani. Il granturco è così importante per noi che lo consideriamo divino. La nostra leggenda sul granturco narra che era un dono di Hashtali, il Grande Spirito. Il mais era il segno di riconoscenza per aver alimentato la figlia del Grande Spirito quando era affamata. Hashtali letteralmente significa “Sole di Mezzogiorno” e i Choctaw credono che il Grande Spirito risieda nel sole, e il sole favorisce la crescita del mais.

Un’altra leggenda Choctaw descrive l’aldilà come un luogo di delizie dove tutti sono ammessi, tranne gli assassini. E cosa mangiano i Choctaw in “paradiso”? Si nutrono naturalmente del cibo più dolce che non finisce mai, il melone.

Più di una tribù ha delle leggende che descrivono la gente come vegetariana che vive in una sorta di Giardino dell’Eden. Un racconto Cherokee descrive gli umani, le piante e gli animali delle origini come “reciprocamente uguali e solidali”. I bisogni di tutti erano raggiunti senza uccidere nessuno. 



Quando l’uomo è diventato aggressivo 
e ha iniziato a cibarsi di animali, 
questi ultimi si sono inventati delle malattie 
per fermare la popolazione umana. 


Le piante rimaste disponibili si sono offerte non solo come cibo, ma anche come medicamenti per combattere le nuove malattie.



Molte erano le tribù che si comportavano come i Choctaw. In tempi antichi i bambini aztechi, maya e zapotechi assumevano una dieta vegetariana al 100% fino ai 10 anni di età. 

Alimento primario erano i cereali, specie le diverse varietà di mais. Si considerava che tale dieta rinforzasse le difese immunitarie dei bambini. 



Gli spagnoli furono sorpresi di scoprire 
che questi Indiani avevano una vita media 
più lunga della loro. 

Una dieta completamente vegetariana assicurava ai bambini una vita più lunga e sana. Questi consigli comprendono l’atole, una bevanda calda a base di cioccolato, preparata con amido di mais e acqua, con l’aggiunta di cioccolato o cannella e zucchero. L’atole è considerato un alimento sacro.

Circa metà dei vegetali usati per alimentazione presenti oggigiorno furono coltivati originariamente dagli Indiani d’America e non erano conosciuti in altri Paesi prima della scoperta dell’America 
stessa.



Immaginate la cucina italiana senza pasta e pomodoro, e quella irlandese senza patate, o quella ungherese senza la paprika? 

Tutti questi alimenti hanno origine Indiane.


Una lista incompleta di altri cibi indiani includono pepe, pepe rosso, arachidi, anacardi, patate dolci, avocado, frutto della passione, zucchine, fagioli verdi, fagioli, sciroppo d’acero, fagiolo di Lima, mirtilli, noci americane, gombo, cioccolato, vaniglia, semi di girasole, zucca, cassava, noci, 47 varietà di bacche, ananas e ovviamente il popcorn.


Molti libri di storia raccontano la vicenda di Squanto, un Indiano Pawtuxent che visse agli inizi del 1600, famoso per aver salvato i Pellegrini dalla fame. Egli mostrò loro come raccogliere alimenti selvatici e come piantare il mais.

Ci sono stati migliaia di Squanto da allora, anche se i loro nomi sono sconosciuti. Infatti l’agricoltura moderna è debitrice dei metodi e del pensiero Indiani sullo sviluppo, l’ibridazione, la piantumazione, la crescita, l’irrigazione, la conservazione, l’utilizzo e la cottura dei semi. E lo spirito di Squanto sopravvive ancora oggi. 

Un esempio su tutti è quello della stazione di ricerca governativa peruviana collocata in un remoto villaggio amazzonico chiamato Genaro Herrera. L’università ha formato botanici, agronomi e forestali per lavorare in quei luoghi, per studiare scientificamente tutti i modi in cui gli indigeni locali coltivano e preparano il cibo. Questi tecnici imparano anche a vivere nella foresta senza distruggerla e studiano i modi per combattere gli insetti nocivi senza pesticidi.


La tendenza che ha allontanato alcune tribù indigene nordamericane dalla dieta base può essere rintracciata a partire da Coronado, un esploratore spagnolo del XVI secolo. Prima di quel periodo la caccia era un hobby tra gli indigeni, non una occupazione. Gli Apaches erano una delle poche tribù che contava sull’uccisione degli animali per sopravvivere.

Ma tutto questo cambiò quando Coronado e il suo esercito attraversarono il West e il Midwest partendo dal Messico. Alcuni dei loro cavalli scapparono e si moltiplicarono velocemente nelle verdi praterie. Gli Indiani ri-addomesticarono questi nuovi animali e iniziò l’Era del Bisonte.

I cavalli sostituirono i cani come animali da soma e furono eccellenti per il trasporto. Questa fu una importante innovazione per gli Indiani delle Praterie, come lo fu l’automobile molto più tardi per gli anglosassoni. La vita nelle praterie divenne ben presto molto più facile.


Dall’est arrivò un’altra nefasta influenza: le armi. 
I primi coloni americani portarono con sé anche le loro armi da fuoco. Dato il senso di “minaccia” degli Indiani, i coloni svilupparono le loro armi, creandone con successo di sempre più precise e potenti. Ma fornirono purtroppo di armi anche gli Indiani loro alleati nelle causa coloniale. Dato che era estremamente più facile uccidere un animale con un fucile che con arco e freccia, le armi da fuoco si diffusero velocemente tra gli Indiani. L’uccisione dei bisonti divenne molto semplice, proprio grazie all’introduzione del cavallo e del fucile.


Gli Apaches si unirono ad altre tribù, come i Sioux, i Cheyenne, gli Arapaho, i Comanche e i Kiowa. Queste tribù “persero il mais”, abbandonarono l’agricoltura e iniziarono per la prima volta a vivere esistenze nomadi. In breve tempo il loro cibo, gli abiti, e i rifugi dipesero completamente da un unico animale, il bisonte.



George Catlin lamentava questo fatto già nel 1830. 
Previde l’estinzione del bisonte, che si avverò poco dopo, e il pericolo di non diversificare la propria sussistenza. Catlin sottolineò che se gli Indiani delle Praterie avessero ucciso un bisonte per uso personale, la situazione non sarebbe stata così grave. Ma poiché questi animali furono massacrati per il profitto, il loro destino era segnato. (Nella foto potete osservare l'orribile catasta d'ossa di bisonte ad opera criminale dei coloni bianchi provenienti dall'Europa, che uccidevano, non per sopravvivere, ma per "sport" come accade ancora oggi con la caccia.)

Era l’uomo bianco che se ne avvantaggiava. 

C’era un mercato insaziabile di lingue e pelli di bisonti. 
Nel 1832, Catlin descrisse un massacro indiscriminato di bisonti perpetrato da 600 Sioux a cavallo. Questi uomini uccisero 1400 animali e ne presero solo le lingue. Queste furono vendute ai bianchi per pochi galloni di whiskey. Non c’è dubbio che il whiskey indebolì il talento indiano sull’uso di questi animali. Tra le tribù che non commerciavano coi bianchi, l’animale era utilizzato in tutte le sue parti e nessuna era buttata. Inoltre i bisonti non erano uccisi d’inverno perché in quella stagione gli Indiani ne utilizzavano la carne secca.





Da quel momento invece i bisonti furono uccisi soprattutto in inverno, perché era in quella stagione che i loro magnifici manti erano lunghi e rigogliosi. Catlin stimò che per fare cappotti per la gente dell’Est ogni anno venivano uccisi 200.000 bisonti. 
Il cacciatore indiano era caduto nella trappola per una pinta di whiskey.

Se gli Indiani avessero compreso il senso dell’estinzione degli animali, avrebbero cessato di massacrarli. Ma per gli Indiani il bisonte era un dono del Grande Spirito, un dono che ci sarebbe sempre stato. Decenni dopo la scomparsa delle mandrie enormi, gli Indiani delle Praterie credevano ancora che sarebbero potute tornare. Ballarono la “Danza del Fantasma”, creata appositamente per il ritorno dei bisonti, e pregarono sperando nel miracolo fino al 1890.

Nel passato, e in diverse tribù la dieta carnivora era rara e certamente non era un’abitudine quotidiana. Molto cambiò dal momento dell’introduzione dell’abitudine carnivora europea, del cavallo e delle armi e la diffusione delle bevande alcoliche e dei commerci dei bianchi. Oggigiorno solo pochi Indiani possono dichiararsi vegetariani.



Ma non fu sempre così. Per la maggior parte dei Nativi Americani del passato, la carne non solo non era un alimento ricercato, e il suo consumo non era ambito, come invece accade oggi, in cui gli americani mangiano il tacchino per il Ringraziamento, considerandolo un dovere religioso. 

La carne non aveva niente di cerimoniale. 
Al contrario lo era una pianta, il tabacco, molto usata durante le cerimonie e i riti, e consumata solo moderatamente al di fuori di quelle occasioni. Grandi eventi come la Festa d’Autunno era centrata sul raccolto, specie del mais. I Choctaw non sono gli unici a continuare a ballare la danza del Mais.



Come sarebbe questo Paese oggi se fossero 
stati osservati i costumi antichi? 



Credo si possa dire che il rispetto Indiano per le forme di vita nonumana avrebbe avuto un grande impatto sulla società americana. Il mais e non la carne di tacchino sarebbe stato usato nei menù del Giorno del Ringraziamento. Poche sarebbero state le specie estinte, l’ambiente sarebbe più salubre e gli americani indiani e nonindiani avrebbero vissuto vite più sane e longeve. Ci sarebbe stato anche meno sessismo e razzismo, perché molta gente crede che il modo in cui si trattano gli animali (specie se indifesi) è lo stesso che si usa verso i bambini, le donne e le minoranze.

Non realizzandolo, i guerrieri e i cacciatori indiani del passato andarono dritti verso il mondo degli uomini bianchi che bramava le loro terre e i loro bisonti. Quando gli presero le terre e decimarono le mandrie di bisonti non poterono più tornare indietro. Ma gli Indiani che scelsero il sentiero della pace e si affidarono alla diversità e abbondanza delle piante per la propria sopravvivenza poterono salvare i loro stili di vita. Anche dopo che furono deportati in nuove terre poterono continuare le loro esistenze e ri-piantare la vegetazione.

Ora, noi, i loro discendenti, dobbiamo ritrovare lo spirito delle tradizioni antiche per il bene di tutti. Dobbiamo scostarci dall’influenza europea che ci ha allontanati da uno stile di vita più sano. Dobbiamo riabbracciare i nostri fratelli e sorelle, cioè gli animali, e “ritornare al mais” una volta per tutte.

Fontehttps://anguane.noblogs.org/?p=2349

mercoledì 27 aprile 2016

CHUCK NORRIS DENUNCIA AL MONDO LE "SCIE CHIMICHE"


Il noto attore e attivista Chuck Norris ha definito "criminali" coloro che ogni giorno spruzzano nei cieli del mondo sostanze tossiche, come nanoparticelle di metalli pesanti.

In una scioccante intervista alla testata giornalistica mondiale Net Daily , la stella delle serie tv "Walker Texas Ranger" ha affermato che i governi stanno sottoponendo intenzionalmente la popolazione a drastiche modificazioni climatiche, tramite la geoingegneria clandestina, aggiungendo inoltre che tali operazioni non si fermino solo al controllo del clima, ma si estendano anche a vaccinazioni forzate di massa, dicendo che senza dubbio il governo degli Stati Uniti ha già condotto in passato simili esperimenti sulla popolazione ignara di tutto ciò.

Ciò che ha detto Chuck Norris trova riscontro in questo sito: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12656420 (Centro Nazionale di Biotecnologia) dove già nel lontano 2003 il sito scriveva: 

"La possibilità di utilizzare vaccini aerosol per raggiungere una rapida e massiccia immunizzazione, soprattutto nei paesi e nelle zone disastrate in via di sviluppo, è in corso di valutazione, sulla base delle informazioni attualmente disponibili."

"Diverse migliaia di soggetti umani, sono stati aerosol-vaccinati nel corso di un periodo di molti anni in Russia..."


Chuck Norris riferendosi a quanto detto nel sito, afferma poi:

"Negli ultimi 13 anni, da quando ha avuto inizio lo studio, qualcuno di voi pensa sia possibile che tali vaccinazioni-aerosol siano state utilizzate all'insaputa della popolazione, negli Stati Uniti?"

Chuck Norris  preoccupato poi si chiede: 


"Quanti cocktail chimici rilasciati da aerei non identificabili, sono  già stati spruzzati nel mondo? Siamo sicuri che si voglia davvero garantire la salute pubblica?"

E continua:


"Qualunque sia l'intenzione o la giustificazione dei governi, lo scopo sono davvero le vaccinazioni di massa o qualche altra losca e subdola trama?" 


La leggenda delle arti marziali, afferma che lui e sua moglie hanno assistito alle spruzzate clandestine di aerosol chimici, dai loro ranch in Texas, e sospetta che ci possa essere un possibile insabbiamento in corso dopo che uno studio (http://www.mdpi.com/1660-4601/12/8/9375) dello scorso anno, ha dimostrato gli effetti nocivi nell'uomo legati alla geoingegneria clandestina.

Qui un'altra ricerca a cui Norris si riferisce:  http://www.mdpi.com/1660-4601/12/8/9375



Chuck Norris ricerca poi risposte seguendo la morte sospetta di grandi personaggi che avevano denunciato il ​​fenomeno delle scie chimiche a livello globale, come la leggendaria Merle Haggard che denunciò la geoingegneria climatica attraverso la sua musica country.

Ecco una delle sue canzoni/denuncia:



Chuck Norris ha anche fatto riferimento ai testi del brano "Dreamer" della pop star defunta, il principe Price, che aveva anche parlato di "scie chimiche" nel corso di una apparizione televisiva presso la PBS nel 2009.

Ecco il video che sta rapidamente facendo il giro della rete in questi giorni: 





"... Il principe , che è scomparso la scorsa settimana, ha cantato nella sua canzone, 'Dreamer': 

"Pensano di spruzzare sostanze chimiche sulla città mentre dormiamo? D'ora in poi io resto 'sveglio' "

Fonte: http://www.infowars.com/chuck-norris-takes-on-chemtrails/