giovedì 31 marzo 2016

IL MONDO FELICE PRIMA DELL'UOMO BIANCO


Prima che arrivassero i nostri fratelli bianchi per fare di noi degli uomini civilizzati, non avevamo alcun tipo di prigione. 
Per questo motivo non avevamo nemmeno un delinquente. 

Senza una prigione non può esservi alcun delinquente. Non avevamo né serrature, né chiavi e perciò, presso di noi non c'erano ladriQuando qualcuno era cosi povero, da non possedere cavallo, tenda o coperta, allora egli riceveva tutto questo in dono. 


Noi eravamo troppo incivili, per dare grande valore alla proprietà privata

Noi aspiravamo alla proprietà, solo per poterla dare agli altri. Noi non conoscevamo alcun tipo di denaro e di conseguenza il valore di un essere umano non veniva misurato secondo la sua ricchezza. 




Noi non avevamo delle leggi scritte depositate, nessun avvocato e nessun politico, perciò non potevamo imbrogliarci l'uno con l'altro. Eravamo messi veramente male, prima che arrivassero i bianchi, ed io non mi so spiegare come potevamo cavarcela senza quelle cose fondamentali che - come ci viene detto - sono cosi necessarie per una società civilizzata .

(Cervo Zoppo, Tahca Ushte -Dakota)


COME RENDERE ACCETTABILE L'INACCETTABILE


LA FINESTRA DI OVERTON: 
COME RENDERE ACCETTABILE 
UNA IDEA INACCETTABILE

Secondo Overton, qualsiasi idea, anche la più incredibile, per potersi sviluppare nella società ha una finestra di opportunità. 
In questa finestra l’idea può essere ampiamente discussa, e si può apertamente tentare di modificare la legge in suo favore. 

L’apparire di questa idea, in quel che potremmo chiamare la “finestra di Overton”, permette il passaggio dallo stadio di “impensabile” a quello di un pubblico dibattito, prima dalla sua adozione da parte della coscienza di massa e il suo inserimento nella legge.


Non si tratta di lavaggio del cervello puro e semplice, ma di tecniche più sottili, efficaci e coerenti, si tratta di portare il dibattito fino al cuore della società, per fare sì che il cittadino comune si appropri di una certa idea e la faccia sua. All’inizio è talvolta sufficiente che un personaggio pubblico o politico la promuova in modo caricaturale ed estremo, e che poi il resto della classe pubblica e politica smentisca con grande foga. Ecco, l’idea è nata, e la danza dei furbetti può cominciare. Il soggetto è lanciato, e si può discuterne per il bene di tutti e sgombrare il campo dagli equivoci!

Secondo questa teoria, una finestra è l’intervallo di idee che possono essere accettate dalla società in un determinato momento e che vengono apertamente manifestate dai politici senza che questi ultimi passino per estremisti. 

Le idee evolvono secondo i seguenti stadi:

inconcepibile (inaccettabile, vietato)overton

radicale (vietato, ma con delle riserve)

accettabile (l’opinione pubblica sta cambiando)

utile (ragionevole, razionale)

popolare (socialmente accettabile)

legalizzazione (nella politica dello Stato)


L’uso della finestra Overton è il fondamento della tecnologia di manipolazione della coscienza pubblica finalizzata all’accettazione da parte della società di idee che le erano precedentemente estranee e consente l’eliminazione dei tabù. L’essenza di questo metodo sta nel fatto che l’auspicato mutamento di opinione deve perseguirsi attraverso varie fasi, ciascuna delle quali sposta la percezione ad uno stadio nuovo dello standard ammesso fino a spingerlo al limite estremo. Ciò comporta uno spostamento della stessa finestra, ed un dibattito polemico ben governato permette di raggiungere la fase ulteriore all’interno della finestra.

Il famoso regista russo Nikita Michalkov – noto in Italia soprattutto per il film “Oci Ciornie” che valse a Mastroianni il premio al Festival di Cannes del 1987 – in una puntata del suo video blog Besogon.tv ha provocatoriamente proposto lo schema di questo processo applicandolo a un qualcosa che è attualmente impensabile: il cannibalismo.


Fase 1 (unthinkable): il cannibalismo è inaccettabile. Non se ne parla e non si ammette in nessun caso.


Fase 2 (Radical): Si comincia a far circolare l’idea che la proibizione del cannibalismo sia un “tabù”. Se ne discute in circoli ristretti dove “scienziati (antropologi, psicologi,)


Fase 3 (Acceptable): Si comincia a parlare del fenomeno nei media, giornali e televisione, maoperando dei “distinguo”. (A questo punto il tabù è già infranto). Si coniano nuovi vocaboli meno urtanti che rendano meno indigesto il concetto: non si parlerà più di cannibalismo o antropofagia ma di “antropofilia”. Si metteranno in evidenza precedenti storici.


Fase 4 (Sensible): qualche studioso lancerà l’ipotesi che il desiderio di mangiare carne eccezionali, come carestie, il nutrirsi di carne umana non sia solo legittimo ma corretto. Si inizierà a dialogare su quali siano le circostanze eccezionali nelle quale sia accettabile nutrirsi di carne umana.


Fase 5 (Popular): l’argomento diventa oggetto di talk show, compare nel cinema, negli spot pubblicitari. A fronte degli “antropofili” si creerà la categoria degli antropofobi. 
Qualche personaggio famoso farà “coming out”. Il tema conquisterà le prime pagine, se ne discuterà pubblicamente. L’origine dell’“antropofilia” essendo ignota non potrà essere considerata una colpa. Il dibattito acquisterà una dimensione politica. 

Fase 6 (Policy): sorgono gruppi di pressione che promuovono il cannibalismo con lo  slogan: “non si deve vietare l’antropofilia”. Il cibarsi di carne umana viene “depenalizzato”. Coloro che si oppongono vengono socialmente stigmatizzati accusandoli di “fobia”, di “intolleranza”, di “arretratezza culturale” 
Nelle scuole si comincia ad insegnare che accanto ai vegetariani, ai vegani, agli onnivori, ci sono, a pieno titolo, anche gli antropofili. Il processo è concluso, l’idea da inaccettabile è entrata nel pensare comune. Il “cannibalismo” è un caso ipotetico, ma guardiamoci intorno e facciamo un’esercitazione.




lunedì 28 marzo 2016

QUANDO GLI INDIANI D'AMERICA STRINSERO UN PATTO CON GLI ANIMALI


Oltre all'insegnamento dei nostri genitori, noi bambini nativi americani ricevevamo gran parte della nostra educazione dagli anziani della tribù.

Mio zio, Orso Jonas, mi ha detto che moltissimi anni fa gli uomini potevano parlare con gli animali, tanto erano amici tra di loroGli animali capivano gli uomini e gli uomini capivano gli animali, ma ad un certo punto gli uomini furono costretti dalle circostanze a cacciare gli animali per nutrirsi.

In seguito a questo fatto noi umani iniziammo ad ammalarci.
Quello che era successo è che tutti gli animali, compresi i pesci, si erano arrabbiati con noi perché li cacciavamo e per questo motivo noi ci ammalavamo del male del cervo e del male del pesce.

La nostra gente decise di tenere un consiglio riunendo tutti gli esseri a quattro zampe, le creature delle acque e quelle che volano nell'aria. Facemmo loro delle offerte e poi iniziammo a parlare in questo modo:


"Cari parenti, abbiamo grande bisogno di voi per vivere. 
Quando cacciamo, cerchiamo di uccidervi in fretta 
per non farvi soffrire.

Con il passare del tempo i nostri corpi giaceranno 
nella nostra Madre Terra e da loro crescerà qualcosa, 
in modo che i nostri parenti animali possano trarre nutrimento.

Si verrà a creare un ciclo, 
uno scambio per la continuazione di tutte le forme di vita.
Per questo vi chiediamo di liberare la nostra gente
 dalla malattia che ci procurate."


Gli animali approvarono le nostre parole e ci insegnarono come curare le malattie, dandoci il permesso di cacciarli, perché sapevano che non li avremmo uccisi per puro piacere, (come facciamo noi "bianchi" con quel violento sporto che è la caccia...) avevamo bisogno di loro per dar da mangiare alla gente affamata e avremmo usato ogni parte dell'animale per la nostra sopravvivenza.

Sinché mantenemmo la nostra parola non ci colpì nessuna malattia.

Sciamano Bear Heart


Questa storia ricca di saggezza, narrata da un grande sciamano indiano, dimostra come i nativi, definiti "selvaggi e incivili" avessero a cuore TUTTA la creazione, non il gatto o il cane domestico come noi "civilizzati", ma TUTTI gli animali e come considerassero la vita di ogni creatura SACRA.

E' interessante poi soffermarsi a riflettere su questa frase:

"si erano arrabbiati con noi perché li cacciavamo e per questo motivo noi ci ammalavamo del male del cervo e del male del pesce."

Di recente (con qualche secolo o millennio di ritardo) non lo dice oggi in qualche modo anche la scienza? Che quando un animale viene ucciso impregna le proprie cellule della rabbia e della paura provata, avvelenandole?

A riguardo si salta alla mente Rudolf Steiner:


"Se il bue mangiasse direttamente della carne, 
ne risulterebbe una secrezione di una quantità enorme 
di urati che si depositerebbero nel cervello 
e il bue diventerebbe folle. 

Se potessimo fare l'esperimento di nutrire tutta una mandria 
di buoi offrendo loro come cibo delle colombe, 
otterremmo una mandria di buoi completamente pazzi."


"Pensate solamente che i cavalli confermano già questo fatto: diventano focosi alla minima quantità di carne che gli si dà; si eccitano perché non sono abituati all'alimentazione carnea."

Ora, vi ricorda qualcosa il caso dell "Mucca pazza" ?
Ricordate come in Tg davano la colpa a questo o quello, senza mia menzionare però, che quelle mucche, era stato scoperto, venivano nutrite con mangime animale?? In qualche modo percepivano che stavano mangiando se stesse? Dal punto di vista indiano, si, è possibile.

Daniele Reale

ROBERT DE NIRO RITIRA IL FILM CONTRO LE VACCINAZIONI. PERCHÉ?


Robert De Niro, nota stella del cinema non è solo un grande attore, ma anche il padre di un bambino autistico, divenuto tale a seguito di vaccinazioni obbligatorie.

Il 24 aprile doveva essere proiettato il film documentario prodotto e diretto da Andrew Wakefield, l'ex gastroenterologo inglese che nel 1998 scatenò il panico tra i genitori di tutto il mondo, sostenendo di avere individuato nel vaccino polivalente Mpr, contro morbillo, parotite e rosolia, una causa di autismo.


Andrew Wakefield, in questi giorni è stato descritto dai principali media di regime, come un truffatore che si è inventato tutto per far soldi, intanto, però, i bambini autistici pro-vaccinazioni continuano a crescere. Agli occhi di chi pensa con la sua testa e non si fa condizionare da testate giornalistiche al servizio del potere, qualche dubbio viene. Dovete sapere che l'ex gastroenterologo A.Wakefield accusò le autorità statunitensi di aver nascosto i dati che indicherebbero un rapporto tra la diffusione delle vaccinazioni e l’aumento delle diagnosi di autismo, ma le sue teorie sono state contestate come "frode scientifica" dalla comunità scientifica (che, come è noto è al soldi del potere) ed è stato radiato dall’ordine dei medici...
Non è compito nostro dire se Andrew Wakefield sia davvero un truffatore oppure no, ma certo è che non è il primo ad arrivare a tali consclusioni.

Non vi ricorda niente questa storia? Ma si! 
Quella del Dottor Hamer degli anni 2000! Il dottore tedesco aveva trovato l'origine e la cura del cancro, e per questo venne perseguitato per anni, la comunità medica non riuscendo a radiarlo dall'ordine dei medici tentò di farlo internare più volte in psichiatria con false prove, ma non ci riuscì, alla fine però riuscirono a farlo imprigionare per qualche anno, ora si trova in esilio in Norvegia, poiché tutti i Paesi europei hanno un mandato di arresto su di lui.Scontato dirlo, ma anche dottor Hamer sosteneva che nei vaccini venissero inserite sostanze tossiche intenzionalmente.

"Nessuno ha mai visto virus che provocano malattie. 
I virus non sono mai stati osservati, perciò la loro esistenza è ipotetica, ovvero non empirica, non scientifica,
 e una vaccinazione contro un virus di cui non si 
è dimostrata l'esistenza è una truffa."

Dottor Hamer


Tornando al film denuncia dell'ex gastroenterologo radiato dall'ordine dei medici Andrew Wakefield e il noto attore Robert De Niro, quest'ultimo ha deciso (o lo hanno fatto decidere?) di ritirare il film che doveva essere proiettato al Tribeca Film Festival di New York e che, con molta probabilità, non vedremo mai più uscire...

Una domanda sorge spontanea, la caccia alla streghe è davvero finita? O ha solo cambiato faccia? Meno di 100 anni fa, un medico-scienziato di nome Wilhelm Reich fù costretto a fuggire in America per le sue idee e lì. accusato per aver scoperto qualcosa che ha detta degli esperti "non esiste", venne sbattuto in prigione e avvelenato poco prima del suo rilascio. Molti dei suoi libri bruciati su ordine del Tribunale, ma la lista continua fino ai giorni nostri, con il Dottor Di Bella in Italia e tutti gli altri medici "controccorrente" che trovano cure che non producono profitto per le case farmaceutiche.

Daniele Reale





sabato 26 marzo 2016

FARE LE IENE CON LE IENE (Domande scomode sul Signoraggio Bancario)



Alessandro Carluccio è un giornalista amatoriale, uno di quelli "veri", ovvero non al servizio di qualcuno in particolare e non pagato per dire "qualcosa" in particolare.

Alessandro Carluccio già in passato aveva avuto un'idea geniale, fare la iena con le "Iene", andando ad intervistare Pablo Trincia e Matteo Viviani su temi scottanti come il Signoraggio bancario, chi comanda il mondo? E il tema della moneta debito.


In questo nuovo video invece Alessandro Carluccio intervista direttamente Giulio Golia, la iena per eccellenza del programma televisivo Mediaset. Anche questa volta però zero risposte, cala subito il silenzio dinanzi a domande tanto scomode sulla finta crisi economica che colpisce solo i poveri, sul signoraggio bancario che stampa la moneta a debito.

Ecco il video:





Se volete saperne di più e visualizzare altri video scottanti, non vi resta che mettere "Mi piace" alla pagina ufficiale di Alessandro Carlucciohttps://www.facebook.com/AlexCarluccio/



venerdì 25 marzo 2016

MANGIARE CARNE RENDE AGGRESSIVI (Studi scientifici lo affermano)


ALIMENTI, EMOZIONI 
E COMPORTAMENTI

In una visione olistica l’idea di ‘nutrimento’ si espande a qualsiasi impressione con cui entriamo in contatto: i colori che indossiamo, l’aria che respiriamo, le persone che incontriamo, la musica che ascoltiamo e le immagini cui dedichiamo la nostra attenzione.


Una tale prospettiva posiziona l’uomo di fronte alla personale responsabilità delle scelte che compie e, in definitiva, lo rende artefice della propria vita. E dal momento che “L’ ignoranza della legge non scusa”, è suo preciso compito adoperarsi per acquisire le conoscenze e gli strumenti che, se applicati, gli consentano di discriminare e scegliere sempre meglio.

Conoscere e diffondere la relazione tra alimentazione e benessere psicoemofisico (ed alimentazione e comportamento) è uno dei principali obiettivi del Naturopata. 

Lungo Il Sentiero della Natura mettiamo in condivisione alcune conoscenze olistiche, frutto di passione, studio e soprattutto esperienza diretta. Oggi vi presentiamo alcuni esempi semplici e significativi della relazione esistente tra cibo, comportamento ed emozioni.


RICORDA CHE SEI CIO’ CHE MANGI,  
QUINDI MANGIA BENE!

You are what you eat, eat well!  cantava un lucido e visionario Peter Gabriel ai tempi dei Genesis negli anni 70′. 


Chiaro il riferimento al filosofo tedesco Ludwig Feuerbach, il quale in un trattato del 1862 sosteneva che l’uomo è ciò che mangia e che un popolo potrebbe evolvere spiritualmente anche solo modificando la propria alimentazione. In realtà notizie relative ai ‘poteri psichici’ del cibo si perdono nella notte dei tempi, attraversando tutte le culture più antiche.

Seneca ad esempio osservava come tiranni, assassini e schiavisti fossero spesso mangiatori di grandi quantità di carne, sottolineando per contro la mitezza d’animo e la profondità di sentimenti di coloro che si nutrivano dei frutti della terra.


Nello stesso periodo, 2000 anni fa circa, il grande Giovenale si rese autore della celebre massima: “Mens sana in corpore sano”.


 Un concetto semplice ed estremamente pragmatico, che rivela la stretta dipendenza della ‘mente’ (nel suo significato più allargato) dall’integrità del corpo. E se Platone, nel 400 a.C., raccomandava la carne solo ai guerrieri, nel 1992, ai marines americani che si preparavano ad entrare in azione durante la Guerra del Golfo furono moltiplicate le razioni di carne

Oggi, a 250 anni di distanza dalle intuizioni di Feuerbach e a 2500 da quelle di Platone, la biochimica dei neurotrasmettitori è in grado di dimostrare scientificamente la relazione tra alimentazione e comportamento umano.

Non più solo filosofia o saggezza empirica:
 ciò di cui ci nutriamo influisce attivamente su pensieri, emozioni e comportamentidell’essere umano.

Le neuroscienze, d’altro canto, scoprono che a seconda del cibo di cui ci si nutre si attivano determinate aree encefaliche e si sviluppano o meno sentimenti e percezioni empatiche.



RELAZIONE TRA I CIBI VEGETALI 
ED IL COMPORTAMENTO


Vediamo ora come un’alimentazione a base di cibi vegetali può incidere profondamente sul comportamento e sulle emozioni.
Il glucosio è il carburante principale del nostro cervello, che utilizza buona parte di quello prodotto dal nostro metabolismo (circa 200 grammi al giorno). Si tratta di uno zucchero semplice che in natura è presente nei vegetali e in particolare nella frutta fresca.

I vegetali incidono, grazie al contenuto di amidi e fibre, sulle concentrazioni di triptofano nel cervello, l’amminoacido ‘antidepressivo’ precursore della serotonina (un neurotrasmettitore). Un’adeguata concentrazione di serotonina incide favorevolmente su:

– gestione di stati d’ansia e stati depressivi,
– tolleranza, 
– creatività, 
– socievolezza, 
– rilassamento, 
– calma, 
– comportamento pacifico, 
– gioia, 
– gioco 



In particolare l’ alimentazione vegetariana ha la peculiarità di indurre naturalmente la frequenza delle onde cerebrali alfa, in questo stato il cervello è caratterizzato da coscienza vigile e da un senso di benessere diffuso simile a quello che è possibile sperimentare durante l’esperienza della meditazione. Frequentando questo stato si può entrare in contatto con gli aspetti più profondi della propria natura e vengono amplificate le facoltà creative ed empatiche nei confronti degli altri esseri viventi.



RELAZIONE TRA I CIBI DI ORIGINE ANIMALE ED IL COMPORTAMENTO


Abbiamo scritto diversi articoli sul consumo di carne, in relazione alla salute e agli impatti ambientali che questa scelta comporta.
Mangiare carne, pesce e derivati influisce anche profondamente sul metabolismo dei neurotrasmettitori e quindi sul comportamento umano. Infatti la carne rappresente, insieme allo zucchero, uno degli alimenti che più incide sul comportamento.

Il consumo di carne e pesce eleva i livelli di tirosina, amminoacido precursore di dopamina e adrenalina, i neurotrasmettitori  tra le cause dell’ aggressività degli animali predatori... Al contrario il consumo frequente di carne incide negativamente sui livelli di serotonina. 

Bassi livelli di serotonina hanno evidenti ricadute sul comportamento diminuendo la tolleranza, inducendo facilmente stati di agitazione, rabbia, angoscia, aggressività e violenza, propensione alla lotta e allo scontro. 

Un’ altra causa oggettiva di aggressività è la sottrazione di calcio operata da parte degli alimenti di origine animale. La carne presenta un rapporto calcio-fosforo 1 a 50 (nel latte materno, equilibrato per natura, si osserva una proporzione 1 a 3).


L’eccesso di fosforo determinato da un consumo abituale di alimenti di origine animale comporta un vero e proprio crollo di calcio con conseguente instaurazione nel comportamento umano di irritabilità e aggressività. Oltre all’aumento vertiginoso di patologie qualil’osteoporosi, praticamente sconosciuta nei popoli che non usano latte vaccino e in cui la base alimentare è costituita dai cereali e non dalla carne.

A questi elementi di biochimica è possibile affiancare diverse statistiche comparative che osservano un aumento direttamente proporzionale tra consumo di carne e incremento della criminalità, specialmente nei paesi più sviluppati.

Tra l’altro, anche a livello intuitivo, mangiare carne assume connotati di violenza ancor prima delle implicazioni biochimiche: l’uomo che mangia la carne di un essere vivente ucciso a tradimento si nutre inevitabilmente del terrore, della paura, dell’adrenalina, del risentimento e l’odio che si producono nella creatura in prossimità di una fine violenta e prematura.



RELAZIONE TRA LO ZUCCHERO 
ED IL COMPORTAMENTO


Si, sempre lui… Oltre a tutti gli impatti negativi sulla salute di questo ‘non alimento’ (che potete approfondire nella sezione dedicata allo Zucchero del Sentiero), il consumo di zucchero è anche fonte di aggressività e irritabilità

Alla base c’è la sottrazione di calcio, come nel caso della carne, e delle vitamine B, essenziali per il funzionamento del cervello.



Questo impatto è particolarmente evidente e preoccupante nei bambini che manifestano:

– intolleranza nel comportamento ed assuefazione alla sostanza, 
– ansia, 
– livelli elevati di competitività ed difficoltà ad accettare le sconfitte,
– deconcentrazione,
– sbalzi d’umore.


DIMMI COSA MANGI 
E TI DIRO’ COSA PROVI!



Una recentissima ricerca in ambito di neuroscienze, svolta da un’equipe italiana di ricercatori dell’Unità di Neuroimaging Quantitativo (Istituto di Neurologia Sperimentale) del San Raffaele di Milano e pubblicata sull’autorevole rivista scientifica internazionale PLoS One, dimostra come individui vegetariani e vegani per motivi etici siano maggiormente sensibili verso la sofferenza umana e animale rispetto ad individui onnivori e come tale aspetto si associ ad un differente pattern di attivazioni encefaliche in risonanza magnetica funzionale.


E’ anche vero il contrario: che individui tendenzialmente molto sensibili ed empatici sono buoni ‘candidati’ a condurre una vita vegana. In linea generale comunque, osservando il comporamento dei vegetariani, la loro alimentazione risulta fattore pricipale del loro temperamento tendenzialmente più pacato.


Fonte: http://notizieonweb.altervista.org/siamo-cio-mangiamo-relazione-cibo-comportamento/

giovedì 24 marzo 2016

LE MENZOGNE "UFFICIALI" SULLE ORIGINI DELL'UMANITÀ'



Tutti noi abbiamo appreso la storia delle origini dell’umanità sui banchi di scuola. Uomini pelosi ricoperti di pellicce di animali e armati di clave o di lance rudimentali, dediti alla caccia. 


Donne accovacciate accanto al fuoco, intente a cucinare. prima nomadi, poi poco per volta stanziali, fino alla formazione di piccoli villaggi fatti di capanne, ecc. ecc. L’uomo delle caverne, appunto.



Peccato che probabilmente sia tutto da rifare, 
o meglio da (ri)raccontare.



Per secoli infatti gli studi archeologici e preistorici sono stati monopolio esclusivo di esperti di sesso maschile, che si sono sempre trovati concordi, salvo rare eccezioni, con la medesima lettura dei reperti e la conseguente ricostruzione della realtà preistorica, relegando incongruenze e contraddizioni sotto l’ombrello degli “insondabili misteri del passato”.


Tutto questo fino a circa 50 anni fa, quando cioè questi illustri signori hanno cominciato ad essere affiancati dalle prime donne archeologhe, nonché antropologhe, storiche, linguiste, esperte di religioni, filosofe, ecc. 



Ed è così cominciata ad emergere 
una realtà completamente diversa.


Per esempio la presenza, anzi l’abbondanza di statuette femminili, una diversa dall’altra ma con alcune caratteristiche simili e costanti, risalenti a un periodo che va dal paleolitico medio (musteriano, 120.000/40.000 anni fa) agli ultimi millenni prima di Cristo, in tutta l’area del mediterraneo: dalla Siberia all’Asia, fino alla Cina e al Giappone e nel continente sud-americano. Praticamente in tutte le terre emerse. L’abbondanza di questi ritrovamenti così antichi è tale da far ipotizzare che all’epoca ci fossero più statuette che esseri umani. 
Tuttavia, non esiste l’equivalente rappresentazione maschile dell’umanità fino all’apogeo della cultura ellenica.





Come mai, dunque, venivano rappresentate solo le donne, e con tale impressionante dedizione? 

E che ruolo avevano quindi gli uomini in queste antichissime società ? Negli ultimi 30 anni sono state realizzate moltissime ricerche su questo argomento, da studiose ed esperte delle accademie di mezzo mondo. Tuttavia i risultati ottenuti hanno dovuto scontrarsi con la ferrea omertà della cultura patriarcale imperante, ben decisa a non cedere neanche di un millimetro il suo potere.




IL PATRIARCATO COME FORMA MOLTO RECENTE DI ORGANIZZAZIONE


Ma perché il patriarcato si dovrebbe sentire minacciato da simili scoperte archeologiche? Semplice: perché queste hanno dimostrato che la cultura patriarcale (domina il maschio) è relativamente recente, comincia ad emergere cioè solo intorno al 5000 a. c., e impiega poi ben tre millenni per stabilizzarsi definitivamente. 

In altre parole, se l’età dell’umanità fosse rappresentata dal quadrante di un orologio, il patriarcato non occuperebbe che gli ultimi cinque minuti.  Ma quello che spaventa di più, probabilmente, la mentalità’ fallocratica è che gli ultimi millenni di potere sono stati preceduti da decine di migliaia di anni di civiltà basate sulla centralità femminile.

Attenzione: non è utilizzata volutamente la parola “matriarcato” perché sarebbe fuorviante, in quanto contrapposizione di idee e principi legati al modello patriarcale. Di conseguenza, si preferisce usare l’aggettivo “matrifocale”, o “matrilineare” per definire il lunghissimo periodo in cui l’umanità è stata governata da principi femminili.



COME FUNZIONAVANO 
LE SOCIETA’ “MATRIFOCALI?”


Non possiamo qui riassumere in poche righe tutti i valori e le caratteristiche di queste civiltà, ma vorremmo almeno riassumerne i tratti singolari:

Nelle civiltà preistoriche femminili, anche dette civiltà antiche, non esistevano la famiglia, la proprietà privata, la gerarchia, la guerra. La divinità era femminile, identificata con la Madre Terra e la maternità in generale. Non c’era separazione tra il sacro e il profano, anzi meglio sarebbe dire che il concetto di profano era sconosciuto: tutto ciò che accadeva sulla terra era sacro, e per tanto onorato come tale.

La società era organizzata in piccoli clan che avevano come referente per tutte le questioni pubbliche e private la donna più anziana. Tutte le decisioni venivano prese collettivamente da gruppi di donne che allevavano anche i figli.


Le donne erano: sacerdotesse, guaritrici, raccoglitrici di erbe per l’alimentazione e per la cura, cuoche (ovvero chimiche che studiavano la combinazione degli alimenti), inventrici (l’ago è una delle più antiche invenzioni dell’umanità), artigiane (ovvero artiste: le anfore e i primi utensili sono tutti a forma di donna, o ispirati alle forme femminili, all’idea materna di ‘contenere, proteggere, conservare’) custodi della memoria e delle tradizioni.





LE INVENTRICI DELLA PREISTORIA

Alle donne della preistoria si devono alcune tra le più importanti invenzioni dell’umanità, tutt’oggi fondamentali per la sopravvivenza del nostra specie: l’agricoltura (furono le raccoglitrici le prime esperte di vegetazione, che capirono il rapporto tra seme e germoglio, che scoprirono come, dove e quando seminare per poter raccogliere: la marra, primo aratro della nostra civiltà, fu invenzione e strumento femminile per antonomasia); la conservazione degli alimenti (cottura, essicazione, ecc. e tutti i procedimenti per creare delle riserve di cibo); l’allevamento del bestiame (furono sempre le donne ad addomesticare i primi animali selvatici, attaccandosi i cuccioli al seno, si fecero amici i lupi, i tori, gli agnelli, ecc.); l’abbigliamento (cucendo insieme pelli di animali); il fuoco (se non abbiamo la certezza che sia stata una donna a scoprire come conservarlo, ci sono molte probabilità chi sia stata una donna a scoprire come utilizzarlo per cucinare, e di conseguenza per fondere, per rendere resistente l’argilla, ecc. Del resto, erano vestali le custodi del ‘fuoco sacro’…).

Tutto questo non è frutto della fantasia di qualche femminista invasata, bensì un brevissimo riassunto dei risultati di centinaia di ricerche serissime, scientificamente documentate e accademicamente riconosciute. (per una prima ricerca bibliografica consiglio www.universitadelledonne.it alla voce mito/religioni).



IL RUOLO DEGLI UOMINI

E gli uomini cosa facevano nel frattempo? 
Di sicuro cacciavano, ma anche qui, non da soli. 
La caccia, non potendo contare su armi elaborate, non era un’attività solitaria nella preistoria e dunque doveva per forza essere un evento collettivo, al quale con ogni probabilità partecipavano anche le donne. A riprova della presenza femminile anche nelle foreste infestate dalle fiere, le tante dee della caccia sopravvissute nelle culture patriarcali. Poi probabilmente gli uomini avevano anche altre mansioni, ma sempre in qualche modo subordinate al femminile.

Questi sistemi di civiltà matrifocali hanno cominciato a entrare in crisi intorno al 5000 a.c., secondo un’evoluzione non-lineare e un andamento a macchia di leopardo, per essere poi definitivamente soppiantati dal modello patriarcale intorno al 2000 a.c. 
Ci sono voluti ben 3000 anni affinché il processo di transazione si completasse, non senza rigurgiti e resistenze in alcuni casi strenue e accanite. Che cosa è successo durante quei 3000 anni, in pratica che cosa ha causato questo ribaltamento del potere, sarebbe un interessante campo di studi che certamente sarà investigato nei prossimi decenni.



IL DECLINO DELLE SOCIETA’ 
A MATRICE FEMMINILE


In questo caso, ci limiteremo a suggerire alcune ipotesi. Innanzitutto: se le cose stanno così, se il patriarcato cioè è stato preceduto da decine di migliaia di anni di cultura femminile, e se il potere sacro e inviolabile della Grande Madre è stato strappato con rabbia e violenza da una minoranza sottomessa e frustrata dopo alcuni millenni di lotte, questo spiegherebbe l’accanimento con cui il nuovo potere abbia sistematicamente represso e discriminato il genere femminile nei secoli successivi e fino ai nostri giorni, di come abbia ostinatamente cercato di precludergli qualunque accesso alla cultura, al sapere, al lavoro, all’arte, alla libertà di movimento e di pensiero, come abbia fatto in modo di gestirne la sessualità, appropriarsi della sua capacità riproduttiva, e sottometterlo in tutti i modi possibili e immaginabili. 

Francamente una determinazione altrimenti difficile da comprendere, se non con la folle e inconscia paura di riperdere ciò che era stato così faticosamente conquistato, e con la segreta e terrorizzata consapevolezza di quello che il femminile avrebbe potuto fare se fosse stato lasciato libero di muoversi e di esprimersi.

Secondariamente, sembrano anche più comprensibili le diffuse difficoltà relazionali che tutt’oggi esistono tra uomini e donne: forse sono il retaggio di quei 3000 anni di lotte feroci per il potere?

Concludiamo con una riflessione: 
l’avvento del patriarcato, seguito dalle tre grandi religioni monoteistiche, tra le tante conseguenze che ha avuto, ha depredato l’umanità di un aspetto fondamentale per l’equilibrio globale: la sacralià’ del principio femminile, il rispetto per quella Madre Terra da cui la nostra sopravvivenza dipende, e il riconoscimento della sua generosità. Alcuni millenni di patriarcato, sventolando la bandiera della mascolinizzazione di dio, hanno portato nel mondo guerre e distruzioni di ogni sorta, il bieco sfruttamento delle risorse, la disumanizzazione dei suoi abitanti, la perdita dei principi e della speranza. Una fine ingloriosa sembra aspettarci dietro l’angolo. Forse sarebbe il caso di riaprire le porte e i cuori alla Grande Madre, violata dagli uomini e dimenticata dalle coscienze…



BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

Johann Jacob Bachofen (1815-1887)- Il matriarcato. Ricerca sulla ginecocrazia nel mondo antico nei suoi aspetti religiosi e giuridici, 2 voll., a cura di Giulio Schiavoni, Giulio Einaudi editore, Torino 1988.

UBERTO PESTALOZZA (rettore Università di Milano) 1966– L’ETERNO FEMMINEO MEDITERRANEO

MARJA GIMBUTAS, (Università della California, Los Angeles)1994 – IL LINGUAGGIO DELLA DEA – LE DEE VIVENTI

MERILIN STONE (Università di New York, Buffalo) – QUANDO DIO ERA UNA DONNA

TILDE GIANI GALLINO (Università di Torino) – LE GRANDI MADRI

LUCIANA PERCOVICH (Libera Università delle Donne, Milano) – OSCURE MADRI SPLENDENTI

SARA MORACE – Origine donna: dal matrismo al patriarcato

- L’origine femminile dell’umanità. Dialoghi, lezioni, articoli, (a cura Dario Renzi Sara Morace )

MARGARET R. EHREMBERG – Donne nella preistoria.

HEIDE GOETTNER ABENDROTH – “Le società matriarcali – Studi sulle culture indigene del mondo”, un testo monumentale sulle comunità matriarcali tutt’oggi esistenti nel mondo, messe in relazione ai modelli originari preistorici. Il tomo, 700 pagine, ne contiene 40 di bibliografia.

Ma l’elenco di studiose a livello internazionale che hanno contribuito alla scoperta e alla ricerca sulle civiltà antiche sarebbe lunghissimo: Chandra Talpade Mohanty, Bell Hooks, Andrea Smith, Angela Davis, Anne McClintock, Pat Armstrong, Saba Mahmood, Sandra Harding, Patricia Hill Collins, Joan Scott, Linda Alcoff, Sonali Shah, Laura Maria Augustin..solo per nominarne qualcuna.

Un articolo interessante: http://www.centrostudilaruna.it/il-femminino-sacro-e-la-ricerca-dellunita-perduta.html




Di seguito il breve video che raffigura, con una raccolta d’immagini, alcuni degli affascinanti reperti che una volta ritrovati hanno aperto la strada a nuove ricerca archeologiche e storiografiche. Il titolo “Mia madre ha partorito mio padre”, è ripreso dall’aforisma di Mansur Al-Hallaj, martire sufi morto nel 922 d.C.



Fontehttp://culture.you-ng.it/2014/08/21/grande-bugia-dellumanita-sulle-origini-dellumanita/

mercoledì 23 marzo 2016

BRUXELLES: L'ENNESIMO FALSE FLAG?


Di Mario Quaranta

Avevo avvertito: solo lo spirito ci può salvare. 
Ho consigliato ieri di guardare la TV senza il sonoro (un esercizio di attenzione "alla Gurdjieff") per separare la NARRAZIONE dei finti giornalisti e finti esperti (la parola, sede della retorica-persuasione-programmazione mentale con tecniche di PNL) dalla VISIONE (ciò che effettivamente vediamo: "what you see is what you get", quello che vedi è ciò che hai). 

Io l'ho fatto, e ho visto questo: l'ennesimo evento completamente artefatto con la complicità totale dei media. Ho visto un BAMBOLOTTO di plastica usato nelle esercitazioni, fatto passare per un bambino reale. 


Ho visto frammenti di filmati dell'attentato all'aeroporto di Mosca del 2011 fatti passare DA TUTTE LE TV come scene originali dell'attentato a Bruxelles. 

ATTENZIONE PERCHE' QUESTO "GIOCHETTO" E' STATO FATTO DA TUTTE LE TV, QUINDI O HANNO UNA FONTE UNICA DI INFORMAZIONI E ALLORA NON SI CAPISCE CHE LAVORO FACCIANO I GIORNALISTI, OPPURE SONO COORDINATI PER MISTIFICARE LA COSIDDETTA REALTA', A RETI UNIFICATE. 




Tutto questo ormai è un format mediatico LEGALIZZATO fatto passare come realtà, e giustificazione sia ad iniziative di guerra di aggressione contro paesi sovrani, sia alla restrizione delle nostre libertà personali E DI LIBERA PAROLA col pretesto della SICUREZZA.




Allora, chi sono i veri terroristi?


IL BAMBOLOTTO 
https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=ZrI7frXXZGM


IL FILMATO ORIGINALE DELL'ATTENTATO DI MOSCA 2011
https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3DP7o0UWUuP-g&h=AAQHCptrP


LA REALTA' ARTEFATTA DELL'ATTENTATO DI BRUXELLES
https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=A_xHPR6i_5g



FALSE FLAG, UN FORMAT MEDIATICO LEGALIZZATO
https://www.facebook.com/marioquarantaautore/posts/1760599257497080



COSA STIAMO VEDENDO IN TV? ESERCITAZIONI REALISTICHE
https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=FpIkY24xmKQ



PARIGI: VITTIMA DI KAMIKAZE RIANIMATA E' UN MANICHINO
https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=ycTOtMH0p6Q



I FERITI "IMPOSSIBILI" DI BOSTON
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1406168019606874&set=a.1390501304506879.1073741830.100006410670704&type=3


LO SCOPO DI TUTTO: INDURRE DISSONANZA COGNITIVAhttps://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=XZuEx88MRyY



Fonte: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1786075871616085&set=a.1390501304506879.1073741830.100006410670704&type=3&theater






LA TERRIBILE PROFEZIA INDIANA SI STA AVVERANDO



Un giorno il nostro spirito riempirà di sé i vostri discendenti. 
Un giorno, ho detto , perché. voi ora apparite incapaci di un sentimento che non sia l'odio:

L’odio e la paura, che vi spingono ad azioni che non hanno per fine solo la distruzione degli altri, ma anche la vostra. (in poche parole il Karma vi renderà ciò che avete dato).


L'odio e la paura, che vi impediscono di capire che la stirpe umana è come il sole e che i popoli ne sono i raggi e che quando un popolo muore il sole comincia a morire e la terra diventa più fredda.
(razzismo, paura del diverso, guerre di religione).

L'odio e la paura che non vi danno coscienza del fatto che le specie animali sono le radici che uniscono il cielo alla terra e che l’uomo non può recidere se non vuole morire (allevamenti intensivi, industriale del latte e delle uova, macelli).

I nostri padri, noi stessi staremo sempre intorno a voi e attenderemo con pazienza fino a che non riusciamo a piantare nella vostra indole distruttiva un seme di amore per la vita



Se ciò accadrà. il vostro mondo sparirà 
e il nostro tornerà a vivere. 
Ma forse non riusciremo a fare ciò.


E allora, quando una ragnatela di fili che sussurrano avrà circondato l'azzurro del cielo, quando il rondone sarà scomparso e la vita sarà diventata sopravvivenza
( crisi economica?), quando i fiumi saranno morti con i laghi e le montagne, quando il vostro folle modo di vivere avrà sommerso la terra, (Capitalismo attuale, consumismo, cementificazione selvaggia, distruzione della Natura) un grande fuoco simile ad un sole, che voi stessi avrete costruito nella vostra ansia di distruzione e di dominio ( bomba atomica?), cadrà dal cielo e distruggerà ogni cosa. e la terra e gli uomini saranno pietra per sempre.

Indiano capo Seattle degli Squamish

martedì 22 marzo 2016

IL TEST CHE SVELA IL TUO STATO D'ANIMO




Scegli 2 Tra Questi Omini Sull'albero: 
Un Piccolo Test Per Capire Qualcosa 
In Più Su Te Stesso

(vai sotto per vedere l'immagine completa)



Il test che vi proponiamo oggi è stato creato da Pip Wilson, un celebre psicologo britannico. Inizialmente sottoposto esclusivamente agli alunni delle scuole elementari, per aiutarli a capire il loro stato d'animo nei primi anni di scuola, in seguito si è poi rivelato essere adatto anche agli adulti.

Provate a farlo, vi aiuterà a capire o vi confermerà qual è attualmente il vostro stato emozionale e quale il vostro status sociale.

Ogni personaggio, nella figura, 
si trova in un diverso stato d'animo e 
in una posizione differente. 

Per prima cosa, trova quello che più 
ti assomiglia. Dopo, trova quello 
che vorresti ti assomigliasse.



Risultati:

• se hai scelto le figure 1, 3, 6 o 7: sei una persona risoluta, non hai paura delle difficoltà o degli ostacoli

• se ti sembra che le figure 2, 11, 12, 18 o 19 ti assomiglino, allora sei una persona amabile e sempre disponibile

• la scelta della figura 4 ti descrive come una persona determinata, che vuole raggiungere il successo

• la scelta della figura 5 significa che spesso ti senti stanco e debole e che hai poca energia per affrontare la vita

• se hai scelto la figura 9, sei una persona allegra e amante del divertimento

• scegliere la figura 13 o la 21 significa che hai la tendenza ad isolarti, che sei frequentemente ansioso e che stai cercando di evitare le altre persone

• la figura 8 dice che sogni a occhi aperti, che ti piace stare nel tuo mondo

• scegliere la figura 10 o 15 ti descrive come una persona adattabile, soddisfatta della vita che ha

• scegliere la figura 14 significa che sei emotivamente esausto. Ci sono buone possibilità che tu stia vivendo un periodo di crisi e confusione

• la figura 20 è tipica delle persone che hanno un forte senso di se'. Sei un leader nato

• se hai scelto la figura 16, sei una persona che supporta gli altri; se invece hai scelto la figura 17, senti che c'è una persona che sta supportando te



Fonte: http://www.curioctopus.it/read/7417/scegli-2-tra-questi-omini-sull-albero:-un-piccolo-test-per-capire-qualcosa-in-piu-su-te-stesso

lunedì 21 marzo 2016

La profezia di Osho: "IN FUTURO I GOVERNI INCITERANNO L'OMOSESSUALITÀ'"


L’omosessualità è un prodotto di un mondo maschile
E probabilmente l’omosessualità andrà crescendo sempre più –perfino stati, governi e religioni inizieranno a raccomandarla. 

Nei prossimi cinquant’anni lo ve­drete accadere.  Allo stesso modo in cui i governi ora raccomandano il controllo delle nascite e l’aborto, in futuro lo faranno con l’omosessualità – perché la popolazione raggiungerà livelli tali che l’omosessualità rappresenterà un metodo per impedire la nascita di nuovi esseri umani. 


Prima o poi, ogni governo autorizzerà 
i matrimonitra omosessuali – matrimoni tra due uomini o tra due donne. Accadrà.


Già ora ci sono mol­te più persone che diventano omosessuali.

Solo una società rilassata, in cui le cose funzionano bene, c’è cibo
in abbondanza e non ci sono guerre, di­venta eterosessuale. In caso
contra­rio, quando c’è la guerra, uno stato conflittuale permanente, la società diventa patriarcale.


Ma non sto dicendo nulla contro l’omosessualità.
Se non sei interessato a dimensioni più alte, l’omosessualità va bene, tanto quanto l’eterosessualità. 
Non c’è alcun problema. 

A livello di sfogo sessuale, l’omosessualità vale quanto
l’eterosessualità. Ma se è la tua crescita che ti interessa, allora
avrai dei problemi.


Una storia d’amore omosessuale può essere molto più comoda, è vero, perché non c’è conflitto. È un’unione di simili: si capiscono,
conoscono le tendenze e le menti reciproche. Non c’è conflitto, ma non c’è neppure crescita. Con la polarità, si scatena il conflitto, la
sfida – di penetrare e co­noscere l’altro, capire il mondo dell’altro.
E per la crescita spirituale è necessario che l’uomo arrivi a
conoscere la donna e che la donna arrivi a conoscere l’uomo.


Un uomo non è solo uomo, è uo­mo-donna. 
È nato da un uomo e da una donna – 
è mezzo e mezzo, e così anche la donna. 


E l’unione interiore suprema, l’alchimia interiore è possibile solo se hai imparato la via nel mondo esteriore.
Quando un uomo si innamora di una donna, impara qualcosa. Quando un uomo si innamora di un uomo non impara nulla. Quando una donna si innamora di un uomo, impara qualcosa – qualcosa di ignoto, qualcosa di opposto, qualcosa dell’altro.


Osho  – The Divine Melody