Nei vostri libri di scuola si insegna ai bambini che noi Indiani eravamo assassini: chi si difende è forse un assassino?
Uccidevamo i bianchi perché ci portavano via la terra, devastavano i nostri territori di caccia, incendiavano le nostre foreste, sterminavano i bisonti, di cui vivevamo. Quindi ci confinarono nelle riserve, poi ci portarono via anche quelle.
Voi chiamate patrioti quei bianchi che difendono la loro terra, mentre gli Indiani che hanno fatto lo stesso li chiamate assassini.
I bianchi ci chiamavano ladri: noi, che vivevamo in tende fatte di pelle d'animale e che non usavamo né serrature né chiavistelli.
Ci chiamavano selvaggi. Ma cos'è la civilizzazione?
Essa è contraddistinta da un'alta visione della vita e della religione, da arte e musica singolari, da un ricco patrimonio di leggende e di storie. Noi abbiamo sempre avuto tutto questo.
Cantiamo canzoni in cui la natura ci parla: il mormorio dell'acqua, la voce del vento, i versi degli animali.
Insegnate ai vostri bambini queste canzoni, affinché imparino ad amare la natura
come noi.
Dite loro che noi amavamo e valorizzavamo tutto quello che era bello, che non uccidevamo mai gli animali per divertimento, ma solo per sfamarci.
Gli uomini bianchi, che uccidono gli animali per divertimento, ai nostri occhi sono assassini.
Risoluzione del "Grand Council Fire of American Indians" - Chicago 1927
Nessun commento:
Posta un commento