martedì 8 settembre 2015

Il mistero dell'albero delle mele gratuite


Oggi mi sono recato in campagna per respirare un po di serenità.

L'aria fresca di settembre rievoca in me mille ricordi di gioventù mentre pedalo nel prato ancora verde, incontro diversi alberi di mele, tutti sono molto vecchi vista la loro grande dimensione.

Poso la bici a terra e mi chino ai piedi di un albero, alzo lo sguardo e osservo i suoi rami maestosi, nessuno sembra mai averli potati.

A terra ci sono diverse mele rosse, le raccolgo.


Alcune sono bucate dagli insetti, altre ammaccate, così decido di prendere quelle sui rami, mi servo delle mele a terra per scuotere i rami troppo alti. Alla fine ho riempito uno zaino intero di mele.

Ecco le mie riflessioni:

Queste mele sono perfette, buone e croccanti, sono quelle a terra sono state attaccate dagli insetti, queste mele sono cresciute in un albero a cui nessuno pota mai i propri rami, e che affonda le sue radici in un prato qualunque, dove nessuno lo concima con dei fertilizzanti chimici né ci sparge del letame.

Quest'albero è abbandonato a se stesso, questa è una fortuna perché non viene trattato con prodotti chimici, nessun insetticida, niente di niente, solo sole e acqua, luce e aria.

Allora mi chiedo, 
perché mai noi umani lavoriamo tanto 
per produrre ciò che mangiamo? 
Queste mele non sono forse perfette?

Che bisogno c'è di arare la terra, legare gli alberi con il fil di ferro ai pali, tagliere loro i rami, spargere costosi fertilizzanti chimici alle loro radici e impregnare le loro foglie e i loro frutti di veleno, per tenere lontano gli insetti e i funghi, quando la Natura fa tutto questo in modo totalmente gratuito e costante?

Daniele Reale







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