I DISCHI VOLANTI SEGUONO
L'ESEMPIO DI MADRE-NATURA
Ighina nel suo libro "L'atomo magnetico" racconta che un giorno, mentre faceva esperimenti con un suo apparecchio che modificava le vibrazioni della materia, vide un disco volante che effettuò un “atterraggio d’emergenza” in un campo lì vicino.
Ighina si recò dove aveva visto atterrare l’UFO e vide scendere da questo degli esseri, con i quali potè comunicare in francese (a quanto pare non erano gli alieni hollywoodiani, bensì militari terrestri che a quanto pare conoscono da tempo la free energy...).
Questi gli dissero che il loro apparecchio era stato disturbato dallo strumento di Ighina e perciò proposero un patto:
Ighina avrebbe spiegato loro il funzionamento del suo strumento e loro in cambio avrebbero spiegato il funzionamento del disco volante.
Così Ighina, passati gli anni in cui il patto doveva rimanere "segreto" ci da una descrizione di tale funzionamento:
“Era formato da due dischi di ferro concavi verso il centro, così da formare una conchiglia. Ogni disco era fissato su due perni che avevano la proprietà di far girare i dischi.
Ai bordi dei dischi vi erano degli imbuti;
quelli superiori erano al contrario di quelli inferiori.
Questi imbuti erano larghi in principio e stretti alla fine.
Entro il disco stesso, nella parte superiore e nella parte inferiore, vi erano tubi di ferro, e ad essi era avvolto del filo di rame.
Queste bobine avvolte al disco avevano la proprietà di formare un campo magnetico di polarità positiva o negativa alla superficie del disco, tanto di sopra quanto di sotto.
Nel decollo il disco volante doveva partire sempre orizzontale, e per questo era
corredato da quattro sollevatori da terra.
In questo modo con pochissimo sforzo si spostava il disco.
Questo metodo era chiamato “resistenza-spinta”
La velocità dei giri impressa questi dischi e nello stesso tempo agli imbuti, creava attorno al disco una specie di corridoio vuoto e il disco poteva spostarsi senza trovare resistenza nell’aria…
Inoltre se i due dischi giravano sempre in senso opposto alla stessa velocità, il disco rimaneva orizzontale e ad una certa velocità poteva rimanere immobile nell’aria.
Se invece aumentavano la velocità del disco superiore rispetto a quello inferiore, o viceversa, il disco scendeva o saliva….
L’inizio dell’avviamento di questo disco, veniva azionato con batteria accumulatori al nichel cromo.
I dischi volanti sono cellule composte di due cellule magnetiche sovrapposte e in ritmo fra loro. Essendo "macchine viventi" sono trasparenti, nel senso che non offrono ostacoli al ritmo magnetico sole-terra e che esse anzi assorbono alimentandosene e ricavandone un'enorme potenza superiore a quella di qualsiasi altra materia composta.
Infatti essendo sempre in armonia col ritmo magnetico naturale, sono in grado di intaccare, disgregandola, qualsiasi materia con struttura non vitale, con cui vengono in contatto e di utilizzarla come alimento del proprio ritmo interno.
Gli uomini hanno costruito macchine e strumenti che hanno forme e funzioni diversissime, ma mai con la forma e le funzioni della cellula vivente. Eppure dovrebbe essere chiaro che è in quella forma ogni possibilità e potenza e sviluppo armonico, dal momento che anche l'intero organismo dell'uomo è fondato su tali principi.
Prendiamo la cellula, guardiamola dentro.
Essa è composta di tante piccolissime particelle, ciascuna delle quali ha un rapporto di equilibrio dinamico con le altre.
La cella vivente al pari della terra (pianeta) assorbe nel suo interno le particelle luminose e riflette verso l'esterno quelle rallentate. Ogni cellula ha in sé un ritmo di assorbimento o alimentazione e di espulsione o escrezione, che per essere armonioso e permettere l'accrescimento e la riproduzione, deve essere sintonizzato col grande ritmo magnetico sole-terra in cui essa è inserita.
Conoscere la natura ritmica della cellula significa conoscere e penetrare tutti i più profondi misteri dell'universo.
Perché l'uomo non ha cercato di costruire delle macchine-cellule magnetiche, capaci di alimentarsi e produrre energia utilizzando il ritmo magnetico naturale che a tutto dà vita e movimento ?
Invece l'uomo ha costruito delle macchine morte, prive di autosufficienza energetica; ha rivolto tutta la sua attenzione solo all'esterno del campo magnetico terrestre...
La Terra stessa non è altro che
una enorme cellula !
essi pur conoscendo le cellule viventi, non hanno mai dato ad esse l'importanza che meritano, sempre hanno cercato di ignorare l'insegnamento che di continuo esse gli offrono.
Pier Luigi Ighina - Imola - scienziato ignorato e deriso dalla scienza accademica ufficiale, ma che nonostante che critiche subite non si arrese mai, continuando a costruire macchinari fino alla sua morte e dando prova pubblica della loro efficacia più di una volta.
è stato un uomo d'oro, allievo di Marconi e un grande filosofo/scienziato, come o più di Einstein!
RispondiEliminaE se fosse vero andremo ancora con carcasse quali gli F-35? Ma per piacere...!
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