C'era un tempo in cui tutti eravamo felici
e non esistevano le guerre, ma poi...
Di Marco Bartoccioni:
C'era un tempo in cui l'Universo, le piante, gli animali, gli uomini e gli Dei erano la stessa cosa.
C'era un tempo in cui gli uomini conoscevano l'energia vitale creativa che era in tutte le cose dell'Universo, e la consideravano la loro Grande Madre, la chiamavano Astarte, Ishtar, Kaly, Demetra, Iside, Freya, la più antica è la più divinamente rispettata nella storia umana, i cui santuari risalgono al periodo Neolitico.
Rappresentava la Natura, la fertilità femminile, lo spirito intuitivo, l'irrazionale, il cervello di destra, era la Signora della creazione e della distruzione, era la Luce del Mondo, era vergine, sposa, madre, prostituta e strega.
Poi, un giorno di 4.000 anni fa, un gruppo di patriarchi di una tribù di ebrei nomadi, stanchi della sua giocosità, del suo carattere mutevole e imprevedibile, guidarono una rivolta contro gli Dei, in favore di un Dio maschile, freddo e razionale, un dio aggressivo, finalmente utile alle guerre, alle conquiste, alle lotte per il potere.
Questo dio asiatico, questo "Geova", "Jahve" e il suo culto, fecero la storia del mondo occidentale, egli scalvò la Grande Madre, demonizzando l'essenza stessa della sua femminilità, e riconobbe nella parte femminile e istintuale del maschio la base di tutte le abbiazioni.
Quel giorno, il dio orgiastico e ragionevole che fino a quel momento aveva rappresentato l'aspetto maschile della Natura, divenne il grande nemico, smise di chiamarsi "Padre" e nacque il Diavolo...
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