martedì 14 novembre 2017

LA GUERRA DELL'ACQUA E' INIZIATA ! a Genova le prime fontane pubbliche a pagamento




A Genova, precisamente a Chiavari si stanno preparando le "prove tecniche" della privatizzazione dell'acqua pubblica, già annunciata diversi anni or sono da tutti i complottisti in rete, e che oggi, guarda caso, avevano ragione loro, si sta avverando!

Nel paesino di Chiavari, fontane pubbliche, di campagna e di montagna, ma anche gli abbeveratoi per il pascolo diventeranno presto a pagamento con tanto di bollette da pagare con regolarità.


Risultati immagini per acqua privata
I contatori per trogoli e lavatoi sono l'ultima trovata di qualche oscuro giacca e cravatta che ha visto nell'acqua pubblica, libera e gratuita, una ghiotta occasione per far soldi sulle spalle della povera gente che lavora onestamente e duramente per guadagnarsi il pane ogni giorno.



Ma chi pagherà? I rispettivi Comuni che ovviamente ricavano quel denaro dalle tasse pubbliche e sempre quindi dai cittadini stessi, e per difendersi da eventuali bollette “impazzite”, avranno a disposizione tre opzioni: sostituire i rubinetti con sistemi a pulsante (per contenere gli sprechi di acqua), confidare nel buon senso delle persone, oppure chiudere abbeveratoi e fontanelle, perdendo un altro pezzo di cultura rurale e storica del nostro Paese!


Risultati immagini per acqua privataAllarmati gli agricoltori e gli allevatori, maggiori consumatori d'acqua pubblica, che si vedranno giustamente costretti ad alzare ulteriormente i prezzi del lor prodotti quali ortaggi, cereali, formaggi, latte ecc.

A Genova sarà la S.p.A Iren a mettere i contatori sull'acqua pubblica. Insomma, l'oscura Era della'Acqua Privata è appena cominciata!

Nonostante un referendum vinto contro la privatizzazione dell’acqua, bene pubblico essenziale per definizione, gran parte del patrimonio idrico del paese è gestito da società private o con “spirito privatistico” (obiettivo: fare profitto). Anche se la proprietà dell’acqua è pubblica, dunque, la sua gestione è di fatto privata.

E se a questa sete di profitto aggiungiamo il fatto di un Italia negli ultimi anni sempre più afflitta dalla siccità, che alcuni ipotizzano di origine artificiale più che naturale, allora i conti sono presto fatti e il costo dell'acqua un tempo pubblica farà ben presto la fine di quello della benzina, con rincari al limite della dignità umana.



Leggi anchehttp://www.ilsecoloxix.it/p/levante/2017/11/13/AS0VEokK-contatori_trogoli_libera.shtml

5 commenti:

  1. Innanzitutto sai che ridere se tutti gli allevatori smettessero di produrre facendo mancare cibo sulle tavole ? Secondo di tutto far pagare le fontanelle pubbliche servirebbe a far ritornare nei loro paesi zingari parassiti ed extracomunitari invasori.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. stai pure tranquillo che lo scopo non è certamente quello di far andare via gli stranieri poveri che, ahimè, sono spinti ad emigrare dagli stessi oscuri che privatizzano tutto ed hanno già privatizzato (con ogni mezzo) gran parte del mondo.

      Elimina
  2. Quando aprite la valvola del rubinetto pubblico ed esce l'acqua chiedetevi come avvenga il miracolo?Avviene perchè qualcuno ,dalla fonte naturale, ha cominciato a scavare a porre in opera un tubo , ricoprire e riasfalatre , se del caso.Ed ora chiedetevi :ma chi ha pagato quei lavori e chi paga la manutenzione delle condotte?La bolletta!

    RispondiElimina
  3. Tutto ciò è illecito e illegittimo e dunque opponibile. Occorre solo darsi da fare con una ben nota costruzione giuridica, difatti, in discendenza dell'Art. 10 Cost. 1° co. e dunque ex art. 25 della Dichiarazione universale dei diritti umani (quindi recepita in Italy dalla Legge 4 agosto 1955, n. 848) oltre al diritto all'acqua (Corte EDU), ecc. ecc. sta scritto che l’acqua, fattualmente, è un bene comune globale e che, pertanto, bisogna sottrarla alle privatizzazioni: per l’acqua non ci sono vie di mezzo tra pubblico e privato. L’acqua è un bene di tutti e come tale deve essere gestito e protetto dalle pubbliche istituzioni, interne e internazionali. Ripeto, occorre darsi da fare e far valere i diritti inalienabili, è un duro lavoro, ma così è se si vuole stare dalla parte del diritto. Naturalmente i pigri sono liberi di bersi tutto ciò che viene loro imposto.

    RispondiElimina