LA DISTRUZIONE DI CASTELNUOVO
AL VOLTURNO.
Sul versante molisano delle Mainarde a circa 700 metri d’altezza sorge Castelnuovo al Volturno in provincia di Isernia, un gruppo di case distante non più di 70 km dalla linea Gustav, il fronte che andava da Cassino ad Ortona. Abitato in prevalenza da contadini e ambulanti, nonostante la relativa vicinanza dai luoghi dove erano in corso importanti battaglie, aveva subito pochi danni causati solo da qualche sporadica cannonata.
Gli eventi della guerra costringevano i tedeschi a spostarsi sempre più verso nord e, nella primavera del 1944, si poteva quindi dire che la guerra a Castelnuovo non c’era più.
O quasi. Accadde che il 5 giugno un ufficiale inglese ordinò al sindaco Vincenzo Martino l’evacuazione del paese per una decina di giorni per permettere una disinfestazione generale.
A nulla valsero le proteste degli abitanti: una mattina furono tutti caricati sui camion e trasferiti nei vicini comuni di Rocchetta e Scapoli.
Il giorno dopo cominciarono a convergere su Castelnuovo, soldati, camion e carri armati alleati e chiunque cercava di avvicinarsi veniva fermato dai militari che presidiavano le vie di accesso.
Non poteva però passare inosservato il continuo movimento di truppe di ogni nazionalità, addirittura anche di quelle in divisa del Terzo Reich.
Dalle cime degli alberi alcuni temerari notarono vere e proprie scene di guerra, con tanto di bombe fumogene, mitragliamenti, soldati colpiti e barellieri pronti ad intervenire. Il tutto meticolosamente filmato da alcuni cineoperatori.
All’alba del 7 giugno un possente frastuono di cannoni squarciò il silenzio ed in tanti assistettero alla caduta del centro abitato letteralmente fatto a pezzi dal fuoco dei mezzi pesanti. In breve tempo, casa dopo casa, l’intero paese, chiesa compresa, divenne un cumulo di pietre mentre dall’alto un aereo riprendeva tutto.
Al termine dei bombardamenti i soldati sparirono, il cordone di isolamento venne tolto e tutto tornò come prima. Solo che il paese quasi non c’era più. Molti ex abitanti di Castelnuovo si stabilirono nei paesi limitrofi, in tanti emigrarono negli Stati Uniti.
Poco tempo dopo, per puro caso uno dei tanti emigranti scoprì che nelle sale cinematografiche di Filadelfia, Boston, Chicago e Los Angeles stava riscuotendo grande successo un documentario sulla seconda guerra mondiale ed alcune delle sequenze più spettacolari riguardavano la “Battagllia di Castelnuovo” presentato come un imprendibile caposaldo tedesco e conquistato dalle truppe corazzate dell’8^ armata.
Adesso le cose erano più chiare:
era stata cannoneggiata e distrutta Castelnuovo per pure esigenze cinematografiche dovendo documentare un combattimento nel modo più realistico possibile. E per far ciò non si era esitato a buttar giù per davvero le case e la chiesa del paese. Per questi danni gli Alleati non sborsarono neanche un soldo di risarcimento, lo stesso il governo italiano.
La chiesa venne ricostruita solo grazie alla pietosa bugia del parroco Giovanni Penna che addossò ai tedeschi le cause della sua distruzione per poter usufruire dei fondi destinati alla ricostruzione. Oggi a Castelnuovo, frazione di Rocchetta al Volturno, risiedono non più di 150 persone...
Antonio A. – Fonte: Storia in rete
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Agli americani va bene aver distrutti gli indianind america e continuano a distruggere ogni paese come in ogni angolo del pianeta. Dio non esiste!
RispondiEliminaDio esiste e ha già dato ampia istruzione ma la maggior parte dell'umanità ha deciso di seguire "altro",ed è per questo che il mondo sta nella merda.
EliminaGli USA sono nati da un genocidio e non solo perseverano, ma si sono perfezionati! Odio Hitler, ma molto di più loro, che sono 100 volte peggiori!! In Italia ne hanno uccisi molti di più dei tedeschi e non parliamo delle bombe strategicamente inutili sul Giappone. Tutta l'instabilità, con migliaia di morti, è dovuta a loro, senza entrare in dettagli che tutti conosciamo! Arriverà anche la loro fine, speriamo presto!
EliminaSi chiamano ameriCANI
RispondiEliminaNon possiamo offendere i cani... io li chiamerei ameriCazzi
Eliminagli italiani che l'hanno permesso cosa sono invece???
RispondiEliminaNel '44 gli italiani non avevano voce in capitolo. Le ricordo che fino a poco prima eravamo i "cattivi" alleati dei nazisti.
Eliminacosa potevano fare quei poveri abitanti di fronte ad un intero esercito armato?
Eliminasi dice RASARONO, non RASERO.
RispondiEliminaQuello è il passato di rasare e non di radere...
Eliminanon dimentichiamo le armi checontinuano a vendere
RispondiEliminaLa storia di Castelnuovo è davvero incredibile, ma bisogna puntualizzare che non si trattava di una città, ma di un piccolo centro (frazione del piccolo comune di Rocchetta al Volturno), già occupata dai tedeschi prima e dagli alleati poi, e quindi probabilmente già poco abitata. La macabra messa in scena è stata fatta perché pare che i filmati "reali" sulle battaglie siano andati perduti o distrutti; tutto ciò a scopo di propagandare in patria e dare dimostrazione dell'atrocità della guerra. Un abitante: "Ci svegliammo, con i colpi dei cannoni, tiravano verso la montagna, un piccolo aereo girava in tondo nel cielo, qualcuno giura d’aver visto una cinepresa spuntare da finestrino. poi i colpi cominciarono ad avvicinarsi al centro abitato. A mezzogiorno il fuoco si concentrò sulle case. il campanile della chiesa fu il primo edificio a essere colpito, un colpo di cannone lo centrò in pieno! Vedevamo le nostre case cadere una dopo l’altra senza sapere perché. I carri armati attraversavano i campi di patate e i soldati, americani, inglesi, neozelandesi, marocchini, si riparavano dietro i cingoli. ma da cosa? Per giorni il paese rimase avvolto da una nuvola di polvere dentro la quale si intravedevano cumuli di macerie. Fu consentito di ritornare alle case solo ai primi di luglio: l’85 per cento delle abitazioni non c’era più". La perseveranza del popolo molisano ha poi ricostruito il piccolo centro pietra su pietra, ha mantenuto le antiche tradizioni, ma anche il ricordo del grave torto.
RispondiEliminaNon per difendere il loro operato, non mi sono per niente simpatici, però bisogna riconoscere che senza il loro intervento e i loro caduti conteremmo più morti con gli sterminio di massa tedeschi!
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