martedì 8 marzo 2016

LA LIBERTÀ' COME STILE DI VITA


La Libertà Come Stile di Vita rimane un libro con idee stimolanti, sopratutto in questo periodo della mia vita in cui sono sempre più convinto di abbandonare il lavoro in ufficio per trovare un giusto equilibrio tra lavoretti part-time in proprio, coltivazione di orto e allevamento di polli. 

Non serve a nulla lavorare 8 ore al giorno per 5 giorni alla settimana per accumulare soldi, quando si può vivere benissimo in maniera più semplice, spendendo poco, con poche cose, vendendo qualcosa online, riciclando, collaborando con gli amici, costruendosi da soli i mobili, vendendo torte o biscotti al mercato del paese, piantando semi, consumando meno e trovando un migliore rapporto con il proprio tempo.

Facile? Difficile? Possibile? Impossibile? 

Questo è un po' random, dipende molto dal luogo in cui abitate, dalle possibilità di cambiare città, regione o stato, dalla non paura della "povertà", da amici con gli stessi obiettivi con cui organizzare una comune, dalle capacità personali e dalla volontà di vivere in un altro modo rispetto alla frenesia di lavoro e consumo forzato che regna un po' dappertutto. 


Insomma, di cosa parla Tom Hodgkinson in La Libertà Come Stile di Vita? Qui sotto una serie di frasi e citazioni tratte dal libro, per avere un'idea più chiara dei suoi contenuti. 
Buona lettura! 


"Nell'ottica dell'anarchia, i contratti si stipulano tra individui, non tra cittadino e stato. L'anarchia si basa sull'idea che gli esseri umani siano fondamentalmente buoni e dovrebbero potersi governare da soli;

Il senso della vita è riappropriarsi delle libertà perdute. 
A scuola e al lavoro ci persuadiamo a vicenda di non essere liberi nè responsabili. Creiamo un mondo di doveri, obblighi e cose da fare. Dimentichiamo così che la vita dovrebbe essere vissuta con spontaneità, gioia, amore.



Morte ai supermarket

Impasta il pane

Suona l'ukulele

Fai musica

Smetti di consumare

Inizia a produrre

Tornatene in campagna

Schiaccia l'usura

Scegli la povertà

Lunga vita allo scalpello

Ignora lo stato

Le riforme sono inutili

Lunga vita alla vanga

Lunga vita al cavallo

Lunga vita alla penna d'oca

Ama il tuo prossimo

Sii creativo

Scava la terra

Produci concime

La vita è assurda

Noi siamo liberi


- L'ansia fa molto comodo allo status-quo. 
Le persone ansiose consumano molto e lavorano sodo. 
Di conseguenza, i governi e le grandi aziende amano il terrorismo: lo adorano, perchè fa  bene ai loro affari. L'ansia ci fa ripiombare nel conforto del cibo scadente e dello shopping con carta di credito, quindi il sistema produce deliberatamente l'ansia, proprio mentre ci promette di eliminarla.





- Prima della nascita della polizia di stato, il rispetto della legalità era garantito da agenti eletti a livello locale. Oggi invece abbiamo un imponente macchinario statale [...]


- Un'altra strategia per combattere l'ansia è assicurare varietà alle nostre giornate. Uno dei piaceri della vita in campagna è che c'è molto lavoro manuale da fare. Tre o quattro pomeriggi a settimana me ne vado nell'orto e pianto, scavo, estirpo, trasporto letame o semplicemente mi fermo a guardare. 
Una dieta fatta solo di lavoro mentale è soffocante.


- La noia è una forma di controllo sociale. 
Contemporaneamente al sorgere della noia alla fine dell'ottocento, assistiamo a un attacco sferrato contro l'idea che il popolo possa organizzare il proprio divertimento.


-Il lavoro ci annoia e poi la pubblicità promette di liberarci dalla noia, dietro pagamento. Lo chiamano "svago" [...] Lo svago è quindi ciò che ci è concesso nel nostro "tempo libero". 
E costa. 




-Tutto questo universo di noia è esattamente ciò contro cui si battevano i Sex Pistols. Sono perfettamente d'accordo con Johnny Rotten: non voglio una vacanza al sole. 
Rifiuto la vostra offerta indegna di 2 settimane in spiaggia per rinfrancare lo spirito dopo 50 settimane passate in ufficio.



-Liberarvi da un modello di lavoro basato sulla carriera significa liberarvi dalle aspettative altrui. La carriera è un sentiero tracciato per voi da un autorità esterna



-Perchè l'autosufficenza e la creatività tornino nelle nostre vite, potremmo avviare un'attività commerciale da casa, un'azienda a conduzione familiare e domestica, un'attività creativa nella quale possiamo investire tempo ed energia quando e come vogliamo, a seconda dei momenti. [...] 



- Sono convinto che, se mezza dozzina di famiglie decidessero di diventare parzialmente autosufficenti, si stabilissero a poche miglia di distanza gli uni dagli altri, e sapessero bene quello che fanno, potrebbero vivere molto bene. 
Ogni famiglia eserciterebbe un'arte o un mestiere o una professione, i cui prodotti venderebbe al resto del mondo. Ciascuna famiglia coltiverebbe o produrrebbe un certo numero di beni o di oggetti che potrebbero usare ma anche scambiare con le altre famiglie in cambio di altri oggetti.


- Indossare un orologio comunica agli altri che vi siete sottomessi ai ritmi industriali moderni. Indossare un orologio molto costoso indica che siete orgogliosi di esservi sottomessi. Si tratta, letteralmente, di un paio di manette di oro zecchino.


- Ivan Illich ha calcolato che se sommiamo tutto il tempo che passiamo in macchina, compresi gli spostamenti da casa al garage e il tempo che passiamo a guadagnare i soldi che spenderemo in benzina, e dividiamo il totale per il numero di km percorsi, la nostra velocità media è di otto chilometri all'ora
Andremmo più veloci in bicicletta.



- Desideriamo un nuovo paio di scarpe, una casa nuova, un divano, un televisore. Ci servono soldi per comprare quella roba, quindi ci leghiamo a un datore di lavoro per ottenere quei soldi, oppure ci cacciamo nei debiti chiedendo il denaro in prestito [...] E chiamiamo tutto questo "libertà". E' questo, in poche parole, il problema del desiderio.


- liberarsi dai desideri materiali non è una buona azione, un sacrificio di sè: è la scelta rivoluzionaria di uno spirito libero. 
E' un gesto anarchico.


- Le prime 3 cose buone sono
la sussistenza, cioè cibo, acqua e un tetto sulla testa. 
Il "progresso intellettuale e morale", che per me significa libri e amici (gli amici sono gratis e i libri si possono comprare per due soldi o prendere in prestito in biblioteca o dagli amici). 
Le "gratificazioni a poco prezzo" che per me significano birra e tabacco. Quindi in poche parole: se avete dove vivere, soldi abbastanza per comprare o produrre buon cibo, amici, libri, alcol e sigarette in quantità, quanto brutta può mai essere la vita?


- La paura fa molto comodo alla società, perchè è funzionale ai suoi ordinati meccanismi. Una popolazione docile, perchè terrificata dall'autorità in tutte le sue forme (supermercato, banca, scuola, capo-ufficio) e degli altri esseri umani, sarà più portata a lasciarsi guidare da oggetti e istituzioni che le offrano sicurezza, solidità e significato. Se avete paura, difficilmente farete scoppiare una rivolta...


- Persino il contadino medievale, proverbialmente sfruttato, non era tenuto a versare alla comunità più del 10% di quel che guadagnava e produceva.


-Esiste un'alternativa concreta ai governi eletti dal popolo. 
E' quella per cui il popolo si autogoverna, ovvero gestisce i propri affari senza affidarsi a un'autorità esterna. L'anarchia, come ho detto, è malvista. Ma in realtà è un modo ragionevole e sensato di organizzare la convivenza civile, perchè pone l'accento sull'importanza delle soluzioni a livello locale.


- Invece di attaccare lo status quo, sempre un'idea pessima, perchè attaccare qualcuno tende a rafforzarlo, sarebbe forse più saggio creare delle società tutte per noi, parallele all'attuale sistema, e fare del nostro meglio per ignorare del tutto la Cosa. Per minimizzare la burocrazia e le tasse, guadagneremmo piccole somme di denaro e sopperiremmo aiutandoci l'un l'altro.


- Aiuto senza gerarchia: questo dovrebbe essere lo scopo. 
E aiutarsi l'un l'altro. [...] Quando facciamo i grandi pranzi domenicali, ciascuno dà una mano a preparare il cibo, oppure porta un'insalata o il pane. Ognuno dà un contributo al servizio in tavola e al lavaggio dei piatti.


-A mio figlio Arthur dico che non deve per forza andare a scuola se non gli va. Ci sono altri modi di educarlo e crescerlo. 
Se va a scuola è perchè ha deciso di andarci.


- Dolore vuol dire profitto: in una società più onesta della nostra, sarebbe questo lo slogan dei colossi farmaceutici. [...] Le nuove malattie creano nuovi mercati.



- In un epoca meno incentrata sul lavoro, come indubitabilmente era il medioevo, avremmo forse avuto il tempo di metterci a letto con il nostro mal di testa, invece di prendere una pillola e tornare al lavoro al passo di marcia. C'era più tempo per riprendersi. 



- In quanto persone che cercano la libertà, è vostro preciso dovere rifiutare lo spreco, perchè lo spreco è parte integrante del sistema capitalistico. 



- Idler: 
Si può vivere senza lavorare?

-Vaneigem: 
L'unico modo in cui si può vivere 
è senza lavorare.

1 commento:

  1. Idea bellissima e argomenti ammirevoli. Complimenti! Nonostante ciò, sostengo che l'anarchia in un livello di coscienza in cui il polo buono è già stato raggiunto da tutti, ciò che significa aver transitato previamente nel polo opposto, è un discorso, ma cosa facciamo di coloro che nella loro evoluzione millenaria, ancora percorrono il polo meno coscienzioso? Non si starebbe motivando un classismo anarchico?

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