Ci credereste mai che al di la della Sicilia, esisteva un Paese dove non si pagava la corrente elettrica, non esisteva debito pubblico, la casa era considerata un diritto sacrosanto e il carburante costava appena 10 centesimi al litro? Sto parlando della Libia prima dell'arrivo degli esportatori di democrazia americani a stelle e strisce.
Il rais libico Ghedaffi, ha sempre utilizzato i proventi del petrolio
in favore della popolazione: è stato uno dei pochi a farlo. Solitamente al
popolo arrivano le briciole ed i soldi entrano a camionate nei conti correnti
di pochi eletti. In Libia non era così. Vediamo il livello dello stato sociale
offerto da Gheddafi, cosa che da ora in poi la Libia potrà solo sognare…
1 – L’elettricità nella Libia di Gheddafi era gratuita per
tutti: non c’erano bollette da pagare.
2 – Le banche libiche erano di proprietà dello Stato, che
godeva della sovranità monetaria. Uno dei pochi al mondo a non avere una banca
centrale controllata dai privati. Le banche erogavano prestiti ai cittadini, in
ragione delle loro capacità di rimborso e/o delle esigenze progettuali, senza
nessun interesse. Il debitore restituiva il capitale e non un centesimo in più.
3 – La casa era considerato un diritto umano: un tetto
veniva garantito a tutti. Stessa cosa la fornitura elettrica.
4 – Le coppie di sposi ricevevano dallo Stato un fondo di
60.000 dinari, pari a circa 50.000 dollari americani, per acquistare una casa e
avviare la propria famiglia. Tale cifra in Libia era sufficiente per un
discreto appartamento. Le famiglie facoltose potevano aumentare il budget, già
sufficiente per una casa.
5 – Sanità e Scuole erano efficienti e gratuite per tutti.
Quando Gheddafi salì al potere, il 75% dei cittadini libici erano analfabeti.
Il rais è riuscito ad alfabetizzare, negli ultimi anni del suo regime, oltre l’80%
della popolazione.
6 – Agevolazioni per l’imprenditoria agricola. Per agevolare
ed incentivare le imprese agricole il regime aveva stanziato cospicui
finanziamenti, e le imprese agricole oltre a ricevere un terreno adeguato da
coltivare, ottenevano gratuitamente dal governo anche le attrezzature.
7 – Nel caso che un cittadino non potesse ricevere cure
adeguate nel sistema sanitario libico, per esempio a causa di patologie rare,
lo stato provvedeva a finanziare le cure all’estero, provvedendo anche alle
spese di soggiorno.
8 – La mobilità dei cittadini è importante per lo sviluppo
di un paese. Per questo motivo il governo libico incentivava l’acquisto di
automobili pagando il 50% dell’acquisto.
9 – Il prezzo del carburante in Libia oscillava intorno a
0,10$ per litro.
10 – La Libia non aveva debiti esteri, l’alta finanza e le
dinastie di banchieri che controllano tutto l’occidente e non solo pertanto non
lucravano sulla pelle dei libici, inoltre la Libia di Gheddafi aveva riserve
monetarie pari a 150 miliardi di dollari!
11 – Lo stato incentivava fortemente il percorso di studi
universitario, tanto che se dopo la laurea lo studente non riusciva ad
inserirsi lavorativamente, lo stato gli garantiva un sussidio pari allo
stipendio medio della professione che dovrebbe svolgere. Ovviamente sussidi per
disoccupati erano previsti anche per le altre categorie.
12 – Una percentuale dei profitti derivanti dal settore
petrolifero veniva suddivisa tra i cittadini, che periodicamente ricevevano un
bonifico dal governo. Una realtà unica, e potete stare sicuri che queste
ricchezze che venivano distribuite tra la popolazione ora finiranno nei conti
alle Cayman di qualche multinazionale del petrolio..
13 – Quando introdusse il “bonus bebè”, molto probabilmente
Berlusconi si ispirò al suo amico dell’epoca Gheddafi, che premiava le neomamme
con un assegno di 5.000 dollari americani per incentivare le famiglie a
procreare.
14 – Il pane in Libia costava pochi centesimi di dollaro al
kg.
15 – Grazie alle politiche incentivanti sopra citate, il 25%
dei giovani libici è laureato.
16 –Gheddafi ha bonificato e reso coltivabili ampie porzioni
di terreno, costruendo il più grande impianti di irrigazione mai costruito,
definito “Great Manmade River Project”, è riuscito a portare acqua e rendere
idonee all’agricoltura regioni desertiche. Questo, unito alle politiche
incentivanti sopra descritte, mirate a rendere più autonoma possibile la Libia
anche dal punto di vista alimentare.
Ora la Libia è terreno di battaglia, contesa tra i miliziani
filo-Isis, le forze governative riconosciute dall’Onu e altre formazioni
jihadiste che operano nella zona. Bombe, devastazione, attentati, guerriglia e
bombardamenti stanno provocando molte vittime e distruggendo tutto.
Ma non ci sono problemi, cari libici, arriveranno i classici
“aiuti” per ricostruire… e gettare le basi di una moderna colonia, dove al
posto della frusta c’è un estratto conto a saldo negativo: il debito.
Gli alleati si spartiranno i giacimenti di petrolio,
lasciando le briciole alla popolazione, ricostruiranno il paese facendolo indebitare
e trasformeranno la Libia in una delle tante colonie, dove la popolazione –
generalmente povera – viene controllata da regimi autoritari, sempre che non
abbiano i soldi necessari per corrompere, pagare un viaggio clandestino, e
sbarcare in Europa…
Fino a quando c’era Gheddafi, era difficilissimo imbattersi
in profughi libici. La popolazione stava bene, ed i soldi del governo erano
spesi molto meglio di come vengono spesi in occidente. Ma sopratutto, la Libia
era libera dalla zavorra del debito, che all’Italia costa 100 miliardi di euro
all’anno solo a titolo di interessi! Una marea di soldi che vengono aspirati
dall’economia reale e regalati ai grandi speculatori, che li useranno per
comprare il paese stesso strozzato dal debito a prezzo di saldo…
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