Il mito del Natale nasce
dalla radici pagane del culto solare!

Per i cristiani di tutto il mondo il 25 dicembre è il giorno in cui è nato Gesù. Ma non tutti sanno che la stessa data riveste la stessa importanza per moltissime altre antiche religioni di tutto il mondo.
Il 25 dicembre è la data di nascita di moltissimi dèi, quasi tutti nati da una vergine che hanno avuto una vita terrena di 33 anni con 12 discepoli e poi sono stati traditi ed uccisi e risorti dopo 3 giorni! Può sembrare incredibile ma è proprio così e questo ci fa riflettere sulle vere origini del cristianesimo e il significato simbolico di questi eventi.





nato dalla vergine Devaki,
con una stella premonitrice dall’est., compiva miracoli
con i suoi discepoli e dopo la sua morte fu resuscitato.


Il giorno sacro dedicato a Mithra era la Domenica.
Ci sono quindi tanti salvatori nati il 25 dicembre, per lo più da una vergine, che hanno effettuato miracoli, sono morti su croci/alberi/oggetti fatti di legno, poi sono risorti, e presentano tra loro delle somiglianze impressionanti.
La domanda sorge spontanea: perché queste caratteristiche?
Ecco molti altri sono i profeti nati il 25 dicembre con una storia simile:
- Tammuz in Mesopotamia;
- Quetzalcoat e Huitzilopochtli in Messico;
- Bacab nello Yucatan;
- Alcide, Apollo, Ercole, Zeus in Grecia,
- Marduk, Adad in Assiria,
- Zulis, Osiride e Iside in Egitto,
- Adone in Siria;
- Odino, Balder e Frey in Scandinavia,
- Bali in Afghanistan,
- Baar in Fenicia,
- Jao in Nepal,
- Xamolxis in Tracia,
- Zoar tra i Bonzi,
- Beddru in Giappone,
- Issione e Quirino a Roma,
- Prometeo nel Caucaso,
- Indra in Tibet,
- Thammuz in Siria,
- Atis in Frigia,
- Deva Tat in Siam,
- Thor in Gallia,
- Ischy nel’Isola di Formosa,
- Fohi e Tien in Cina.
LA SPIEGAZIONE DEI PROFETI
CHE HANNO LA STESSA VITA
La spiegazione per tutto questo può essere descritta in modo duplice ma è unica.

Il fatto che siano esistite civiltà evolute e poi qualcosa (una guerra o un cataclisma) ha fatto ritornare l’uomo alla preistoria, è molto accreditata ed in effetti ad esempio in India c’è la città di Mohenjo-Daro in cui gli scienziati hanno trovato le stesse condizioni di radioattività e fusione prodotte da un’esplosione nucleare, il tutto risalente ad almeno 7500 anni fa. Questa teoria trova riscontro anche nei numerosi OOPARTS che vengono scoperti sempre di più, ovvero oggetti che risalgono a migliaia di anni fa ma sono troppo evoluti e sofisticati per appartenere alla preistoria.

Il 25 dicembre segna l’effettiva nascita del sole dopo la morte avvenuta con il solstizio del 21. La “stella d’oriente” che da il messaggio della venuta del Dio, non è altro che Sirio, la stella più luminosa del cielo notturno. Il 24 dicembre di ogni anno, Sirio – com’era già noto nei tempi antichi – si allinea con le tre stelle più brillanti della cintura di Orione.
Queste ultime tre stelle vengono chiamate, oggi come nell’antichità, “I tre Re”.
La linea retta descritta idealmente da queste 4 stelle (Sirio più “i tre Re” allineati) indica esattamente il punto dell’orizzonte dove il sole sorgerà il 25 dicembre. Ecco da dove viene l’allegoria della stella che, insieme ai tre re che la “seguono”, indica il punto dove il sole (cioè la divinità del Sole) nascerà.
Il sole quindi cresce e raggiunge il suo apice con l’equinozio di primavera e quindi la Pasqua, momento in cui il Sole entra nel segno dell’ariete e del montone, ecco il perché dell’agnello sacrificale presente in tutte le religioni: le ore di luce sconfiggono “per sempre” le tenebre, ed ecco che la rinascita si compie e inizia nuovamente un nuovo “ciclo di vita sulla Terra”.
Il 22 dicembre la “morte” del Sole si realizza completamente quando cioè raggiunge il punto più basso nel cielo. La cosa particolare è questa: dal punto di vista visivo, il Sole smette di muoversi verso sud per 3 giorni. Durante questo periodo, il Sole rimane in prossimità della Croce del Sud (la costellazione di Crux), e dopo questo periodo di tre giorni, il Sole ricomincia a muoversi questa volta verso nord facendo presagire giorni più lunghi, più calore e primavera.

L’oro, l’incenso e la mirra, infine, erano i doni che gli antichi facevano al sole poco dopo la sua rinascita, in quanto con la sua nuova “luce” avrebbe promesso grano, raccolti e cibo nuovamente a sufficienza.
Molto probabilmente non sapevi tutto questo, ed è molto affascinante scoprirlo e cercare di dare una spiegazione razionale e logica a tutto. Secondo me una ricerca concreta e fruttuosa su questo può iniziare solo se ti metti nella prospettiva che forse non sappiamo davvero cosa è successo in passato, non sappiamo quanto erano evoluti, quali conoscenze avanzate avessero e quanto profondamente erano in contatto con tutto l’universo.

Fonte: http://www.dionidream.com/verita-profeti-divinita-25-dicembre/
Daniele Reale, avresti dovuto controllare il post che hai pubblicato perchè è TAROCCATO.
RispondiEliminaTi lascio solo un esempio, per questioni di spazio, riguardo al primo personaggio; Horus:
Non esiste un solo mito di Horus ma cambia a seconda della civiltà e del periodo:
Nei Testi delle piramidi troviamo il mito più arcaico su Horus, il quale ci racconta che egli nacque dal rapporto tra Osiride,(il dio della morte e dell'oltretomba) e Iside (la dea della maternità, della fertilità e della magia nella mitologia egizia..tutt'altro che una vergine) che lo partorisce e lo nasconde. Diventato adulto, Horus affronta Seth con i suoi seguaci, detti "Seguaci di Seth", il quale gli strappa un occhio e viene rappresentato come un porco. Horus successivamente riprende l'occhio e gli strappa i testicoli, dona l'occhio a Osiride suo padre che si rianima e con questo completa il ciclo agrario. Una variante del mito è raccontata nella stele di Metternich: Iside nasconde Horus affidandolo alla dea Uto, ma uno scorpione inviato da Seth si introduce nel nascondiglio del bambino, lo punge e lo uccide. Iside, trovato il bambino morto, invoca Ra e ferma con un incantesimo la barca del Sole; ne discende il dio Thot, che infonde l'energia vitale di Ra in Horus, resuscitandolo.[1].
La versione ellenica invece ci è nota da Plutarco (45-125) come Mito di Iside ed Osiride: Seth con l'aiuto di alcuni compagni, fa costruire una cassa (o sarcofago) ricchissima che regalerà a chi si adatterà perfettamente, in realtà è un inganno per Osiride che appena entrato vi viene rinchiuso e gettato nel fiume Nilo. Però la cassa si incastra in un arbusto, per cui la moglie Iside può recuperare il corpo. Iside, si unisce con Osiride e concepisce Horus. Ma Seth scopre il cadavere di Osiride e lo smembra in quattordici parti disperdendole nel Nilo. Iside va quindi alla ricerca delle parti, le trova e le ricompone tutte tranne il membro, inghiottito da tre pesci e al cui posto ne metterà uno finto[2]. Osiride poi verrà imbalsamato, rivitalizzato e diventerà re degli inferi[3].
The Oxford Guide:Essential Guide to Egyptian Mythology, Berkley, 2003
Creio que na pré história ninguém entenderia de astrologia,mas acreditariam facilmente em deuses e reis,haviam deuses para tudo.
RispondiEliminaUm deus é resposta é explicaçao até pro inexplicável.
RispondiEliminaCreio que na pré história ninguém entenderia de astrologia,mas acreditariam facilmente em deuses e reis,haviam deuses para tudo.
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