Quanto state per leggere è stato scritto da Albert Libertad nel 1900, avete capito bene, oltre 100 anni fa, un pensiero breve, diretto, efficace, che ci fa riflettere sull'importanza del voto:
"L'ora di scegliere i tuoi pastori è suonata di nuovo.
Essa
riecheggia gravemente alla campana di tutte le politiche, affinché tu non lo
scordi: tutti alle urne, nessuna astensione.
Ecco il ritornello finale delle
diverse suonerie.
Non votare è un peccato, dice il cattolico.
Non votare è da
cattivi cittadini, dice il repubblicano.
Non votare è tradire i propri
fratelli, dice il socialista.
Cos'è dunque votare?
È scegliere da sé il padrone
che vi prenderà a frustate,
che vi deruberà. L'operaio forgia le catene che lo
legano,
costruisce le prigioni che lo rinchiudono,
fabbrica i fucili che lo
uccidono.
Impasta la brioche che non mangerà,
tesse i vestiti che non
indosserà.
Ma questo non gli sembra sufficiente.
Vuole sembrare il padrone, il
POPOLO SOVRANO, e sceglie lui stesso coloro che gli toseranno la lana sul
dorso. È il bestiame, il gregge che nomina i suoi pastori.
Crede che sia
impossibile non essere guidati, tanto vale allora prendersi lo sfizio di
scegliere i pastori che colpiranno la sua schiena e i cani che morderanno i
suoi talloni.
UOMO CHE VUOI VOTARE, RIFLETTI. Rifletti bene.
I ricchi sono
potenti solo grazie ai loro pastori e ai loro cani.
Ma la forza dei pastori e
dei cani deriva solo dalla tua accettazione, dalla tua obbedienza, dal tuo
voto. Non mettere più la scheda nell'urna. Restatene a casa o vai a zonzo.
Fregatene del voto.
La tua forza non è in un pezzo di carta. È nel tuo
cervello, nel tuo braccio, nella tua volontà, quando saprai impiegarli a fare
gli affari tuoi e non quelli degli altri."
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