martedì 3 maggio 2016

STORIA CENSURATA: Quando "Dio" era un donna.


Fino a circa 30.000 anni fa Dio non esisteva. 

Erano ormai quasi due milioni di anni che l’essere umano calpestava il suolo del pianeta Terra, vivendo e morendo da solo. 

La prima idea della possibilità di “un qualcosa dopo la morte” appare solamente 90.000 anni fa, e ce ne vollero altri 60.000 perché il concetto di “Dio” apparisse nella cultura umana, ma attenzione: quel Dio era femmina! 

Come mai l’essere supremo ci ha lasciati per quasi due milioni di anni, cioè dall’evoluzione dell’ Australopitecus, del tutto soli? Senza il conforto di poterci rivolgere a Lui, senza i riti e le direttive morali che più tardi le varie religioni hanno affermato essere indispensabili per la salvezza eterna?

E poi ancora, a quale dio rivolgerci? Forse al buon vecchio di barba bianca della tradizione classica cattolica? O forse al non rappresentabile di ebraica ed islamica tradizione? O magari ai rissosi ed umanissimi dei della classicità greco-romana? 



Una cosa è certa, questo supposto essere superiore è rimasto muto ed assente per più del 90% della nostra presenza sulla Terra. Quando, poi, il concetto di “Dio” cominciò ad apparire tra gli umani, esso era ben diverso dall’attuale: il primo dio era femmina; questo è abbastanza naturale da comprendere perché se Dio è il creatore di tutto, chi meglio di una donna può rappresentare la creazione della vita ed assurgere a simbolo creativo per eccellenza? 



Chi meglio di lei può prendersi cura 
delle sue creature, cosi come una madre allatta e si prende cura della sua prole?


Fu solo successivamente, con l’avvento dell’agricoltura e l’abbandono della vita nomade che il concetto di Dio iniziò a cambiare. Ci fu quasi un colpo di stato da parte del dio maschile contro la sua antagonista femminile, cosa che relegò le donne, da allora sino ad oggi, in posizione soggiogata e socialmente inferiore rispetto agli uomini. All’inizio del Tempo non c’erano Eroi, ma solo Lei.



Eva/Serpente, la Dea Madre generatrice del mondo e del cielo, del giorno e della notte. Madre del Creato, concedeva la vita e portava la morte, e nessuno si sorprendeva se, ogni tanto, divorava i suoi figli e beveva il loro sangue. 

Era fatta così, Eva. Nessuno si sognava di dire che fosse cattiva – anche se, ne sono certa, qualcuno l’avrà maledetta e bestemmiata nel suo idioma preistorico di fronte all’ennesima sciagura che la Natura gli infliggeva. 


Eva governava il ciclo della vita e della morte senza né saggezza né crudeltà, secondo un ordine cosmico che dalla Terra ci faceva nascere e alla terra ci faceva tornare, in un ciclo senza fine. L’uomo era parte dello spirito della Terra. Proprio perché Madre Terra – per questo chiamata Gea dai Greci – la Dea Madre è stata simboleggiata con il Serpente, l’animale che sulla Terra è adagiato, quasi compenetrato in essa.


Eva era multiforme: donna e serpente, dunque, materna e assassina, solare e lunare allo stesso tempo. Le popolazioni di tutto il globo che la veneravano, con una sorprendente similitudine da un estremo all’altro del pianeta – andate a vedere ancora oggi la simbologia della Dea Madre e del serpente tra i nativi dell’isola di Pasqua – erano fondamentalmente pacifiche, tolleranti, basate su sistemi matriarcali. 


La religione maschile, invece, 
c’impone di conquistare le cose con il sudore, 
il dolore, il sangue.

La Dea Madre tuttavia non è mai stata sconfitta modo permanente.

Nonostante le ferree leggi imposte dal Dio Padre ai suoi seguaci, immutabili da millenni. Eppure, anche nelle nostre culture patriarcali, la Dea Madre non è stata sconfitta del tutto. 

Il Vecchio Testamento ce la presenta proprio nella sua forma originaria, Eva/Serpente. Più tardi, Iside ha trasportato in sé miti e forme dell’antica Madre, inclusa la sua bivalenza solare/lunare anche se modificata dalla solo apparente dicotomia Iside (luna)/ Osiride (sole). E Iside a sua volta ha influenzato la mitologia della Madonna, sublime Madre, punto di contatto tra il divino e l’umano (è donna, ma il frutto del ventre suo è l’umanità tutta.

Le prime vestigia della divinità femminile per eccellenza, la Dea Madre, appaiono già 25.000 anni fa, in ogni angolo del globo.

Con il passare dei secoli, ogni civiltà le attribuì nomi diversi, glorificandola come unica fonte di vita dell’intero Universo. 


Era la triplice Morrigan per i Celti, Isis per gli egiziani, Maka per gli antichi popoli Maya e Atzechi, Kali per gli Indiani, Lilith per gli Ebrei, Ishtar per i Sumeri e i popoli accadici; e la lista potrebbe continuare all’infinito. Con l’avvento del Cristianesimo, i padri della chiesa si sono adoperati (senza peraltro riuscirci appieno) per cancellare traccia della presenza della Dea Madre, quando una società matriarcale risultava scomoda e faceva paura. 


La storia ci dice che il culto cristiano si è impossessato di tutti i nomi della Dea Madre, dei suoi attributi, le cerimonie, i riti e le festività, i suoi templi e, con il passare del tempo, i suoi archetipi sono stati rimodellati sulla figura di una sola entità femminile, la Vergine Maria. Durante il Medioevo migliaia di donne innocenti vennero arse vive sui roghi dell’Inquisizione con l’accusa di stregoneria, semplicemente per aver seguito le vie della Dea, o per aver messo a frutto le loro doti di guaritrici e druide. In verità, l’adorazione dell’elemento femminile possiede radici molto antiche.

Nel Vangelo di Tommaso Gesù dice:


“Chiunque bestemmia contro il Padre sarà perdonato, e chiunque bestemmia contro il figlio sarà perdonato, ma chiunque bestemmia contro la madre non sarà perdonato, né sulla terra né in cielo.”

L'articolo continua su: http://www.altrogiornale.org/la-dea-madre-dio-femmina/

14 commenti:

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    1. Ti stai separando?,perché altrimenti non capisco tutto il livore che hai. Ci sono donne stronze come ci sono uomini stronzi.

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    2. Ti stai separando?,perché altrimenti non capisco tutto il livore che hai. Ci sono donne stronze come ci sono uomini stronzi.

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    3. Poveretto! senza una donna che ti ha nutrito, pulito, confortato, istruito, etc....tu non esisteresti. forse non hanno fatto un eccellente lavoro con te, ma almeno si grato per la vita che ti hanno donato...

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    7. ^__^ Parole giuste Gabriella!
      Le donne (voi) vanno rispettate, ringraziate e onorate proprio come divinità a maggior ragione perché senza di esse noi uomini non esisteremmo, infatti veniamo al mondo dal vostro prezioso grembo facendovi patire i dolori del travaglio. E finché siamo in tenera età ci nutrite con il buon latte del vostro seno.

      ):-( Fateglielo capire a quelle persone ignoranti che provano sentimenti di superiorità, antipatia o peggio misoginia, ingiustamente nei vostri confronti!

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  2. I concetti di Dio Padre e Madre sono stati creati dall'uomo per tenere nell'infantilismo l'Umanità. La Dea Madre non è altro che la Natura del Mistero Femminile. Lo sviluppo, l'evoluzione e l'indipendenza del genere umano devono procedere autonomamente nel loro pieno potenziale.

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    3. "I concetti di Dio Padre e Dea Madre sono stati creati dall'uomo per tenere nell'infantilismo l'Umanità."
      Sono d'accordo, ben detto Tiziana.

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