giovedì 19 maggio 2016

Perché gli esseri umani nascono perfetti e muoiono imperfetti ?



Adulti e bambini


Alcuni di voi mi hanno chiesto: 

“Gli umani sono creature felici?”

Vi devo dire che ho osservato molto gli umani nei miei anni di permanenza qui sulla Terra e vi posso dire che la vera felicità è un’emozione riservata spesso solo ai bambini. 

Certo gli adulti ridono e scherzano in continuazione, ma il più delle volte fingono che vada tutto bene, solo per nascondere le proprie debolezze davanti agli altri.

Gli adulti parlano sempre di responsabilità e nel frattempo incolpano il governo, il tempo, la luna e la sfortuna, non vogliono invece rendersi conto che sono loro la causa dei problemi che li affliggono. 
La verità è che li riesce molto più facile giudicare gli altri che confrontarsi con se stessi, perché confrontarsi con se stessi è un atto di coraggio.

I loro giardini sono rigogliosi e ordinati, ma le loro menti sono rigide come pali, in pratica non sanno e non vogliono guardare oltre la punta del loro naso. Eppure ciò che rincorrono da una vita è proprio là, dentro di loro, ma testardi come sono, continuano imperterriti a ricercare tutto al di fuori di sé.



Se solo si ricordassero dei bambini felici 
che sono stati un tempo, allora ritroverebbero subito anche la chiave che da sempre 
cercano invano...

Sapete, gli adulti pretendono sempre di insegnare ai bambini come vivere il loro futuro, ma nel frattempo sono incapaci di vivere serenamente il loro presente.


Gli adulti hanno insegnato loro che la vita è lavoro e sacrificio, che non bisogna fidarsi di nessuno e che per essere felici bisogna accumulare sempre di più ricchezze.

Questo ho visto e mi fa paura, perché tutti quei bambini che diventeranno a loro volta adulti, cresceranno con la pericolosa idea che non esista alternativa al modo in cui stanno vivendo.


Stanno accettando che sia cosa giusta e naturale calpestarsi l'uno con l'altro, che sia cosa normale annientare l'ambiente naturale in cui vivono perché solo così l'economia può crescere.

Per questo credo che sarebbe molto più saggio se gli adulti ogni tanto stessero zitti e osservassero i bambini e imparassero da loro tutto ciò che con il passar del tempo hanno dimenticato.

Fratello Orsa Maggiore invece mi ha chiesto come mai sulla Terra gli umani nascono perfetti e muoiono imperfetti, cosa che invece accade solo raramente nel nostro pianeta.

Io credo che il problema principale sia la società nel suo complesso, con le sue migliaia di inutili regole, imposizioni e divieti.

Gli umani sono troppo severi con se stessi, ancor più con gli altri e sembrano ignorare che così facendo creano una società di bravi uomini disciplinati, ma infelici

Gli uomini disciplinati comprendono il linguaggio dell'intelletto, ma hanno dimenticato quello del cuore e loro non lo sanno che per camminare servono due gambe...

Ma gli uomini non sono soltanto zoppi ma anche ciechi, ancora non si sono resi conto che il bambino, l'adulto e il vecchio sono la stessa persona, questo è ciò che inganna tuttora le loro menti. 
Gli esseri umani vivono la loro vita in tre fasi:


- Adolescenza



- età adulta 



- vecchiaia.



Ad ogni fase della propria crescita personale, l'individuo dimentica quella precedente. 


Loro dividono la propria esistenza in queste tre fasi  e così si immedesimano in un ruolo diverso a seconda dell'età che hanno. 

Gli umani quando sono bambini sognano di diventare adulti e una volta diventati adulti rimpiangono l'infanzia spensierata, nel frattempo continuano a fare le stesse cose fino a che si ritrovano vecchi e stanchi. 



A quel punto rimpiangono le scelte 
che non hanno avuto il coraggio di fare 
quando ne avevano ancora 
l’occasione e l'energia.

Ho parlato spesso di pace e fratellanza ai miei fratelli terrestri, ma loro si ostinano a dire che un mondo diverso è solo utopia e mai si potrà realizzare, perché l'uomo è sempre stato malvagio e il più forte comanderà sempre sul più debole. 

Allora, con infinita pazienza, ho spiegato loro che non è per niente vero che il male vince sempre sul bene, ma che il male al contrario del bene, è molto più abile nel far parlare molto di sé. 

Per far questo ho fatto loro questo esempio:

 “Siete più portati a ricordare un torto subito 
o un bacio ricevuto?”

“Un torto subito!” Rispose uno di loro.

“E perché sei più portato a ricordare un torto subito, al posto di un bacio che è infinitamente più piacevole?” Chiesi.

“Perché il torto subito mi ferisce profondamente e mi fa salire la rabbia e pensare alla vendetta.”

“In realtà non è il torto ad averti fatto del male, ma è invece il fatto che sia stata compiuta un’azione contro le tue aspettative, ad aver dato tanta importanza al torto subito. Tutto ciò che va contro le nostre aspettative richiama la nostra attenzione, ecco perché la gente ricorda di più le cose negative di quelle buone.”



In seguito feci notare loro che anche il male gioca la sua parte nel circolo dell'esistenza e per far questo, feci immaginare loro un cielo stellato senza la presenza dell'oscurità della notte.

“Non sarebbe più possibile vedere le stelle” Rispose uno di loro.

Quel ragazzo comprese al volo il mio messaggio, è l'oscurità ,infatti, a mettere in risalto le stelle.

Infine ho spiegato loro che nessuno al mondo nasce malvagio e allo stesso tempo nessuno nasce buono. 

Tutti noi creature dell'universo nasciamo con entrambi i lati, sia il malvagio, sia il buono, e spetta solo a noi e solo a noi, decidere quale dei due far prevalere nelle nostre vite.


Daniele Reale



Testo estratto dal libro " Lettere dalla Terra"

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