Europei brava gente!
Herero, il genocidio dimenticato.
Nel 1904, il primo esperimento di sterminio del XX secolo avvenne in Namibia in ambito coloniale.
« Il primo genocidio del Novecento», dichiara papa Francesco a proposito dello sterminio degli armeni da parte del governo ottomano con la fattiva collaborazione di alcune comunità kurde.
Purtroppo deve essere smentito. Se proprio si deve stabilire una primogenitura allora la triste medaglia spetta agli Herero, popolazione dell’Africa del sud, Namibia, sterminata dai colonizzatori tedeschi nel 1904, dieci anni prima degli armeni.
Oppure i genocidi perpetrati in ambito coloniale non danno punti, non entrano in classifica? La memoria del secolo breve e senza fondo è strapiena, non ci sta più niente.
Soprattutto sembra non trovare
posto il colonialismo.
"Io credo che la nazione come tale [gli Herero] debba essere annientata, o, se questo non è possibile con misure tattiche, debba essere espulsa dalla regione con mezzi operativi ed un ulteriore trattamento specifico", proclama il Generale Lothar von Trotha, responsabile delle operazioni militari nella Namibia centrale, allora Africa del Sud Ovest, colonia tedesca dal 1884.
Recita la Relazione dello Stato Maggiore tedesco:
"Von Trotha capì che la rivolta fu il primo segno di una guerra di razza che avrebbe sfidato tutti i poteri coloniali in Africa. Ogni cedimento quindi da parte dei Tedeschi avrebbe dato ulteriore alimento al movimento Etiopico secondo il quale l'Africa appartiene solo agli africani. La guerra deve continuare finché ci sarà il pericolo di una nuova resistenza degli Herero."
Vernichtung, annientamento, sterminio, è la parola d’ordine che rimbalzerà con tutta la sua industriale potenza in Europa. Lager, campo di concentramento, è l’altro nome che porterà al successo una pratica inaugurata a fine Ottocento dagli spagnoli a Cuba, dagli statunitensi nelle Filippine e dagli inglesi in Sudafrica. Colonialismo che andava al sodo senza che qualcuno dalle nostre parti avesse qualcosa da ridire.
"Gli Herero devono ad ogni costo lasciare la terra.
Se non lo faranno verranno costretti con le armi.
Entro i confini tedeschi si sparerà ad ogni Herero,
con o senza un'arma, con o senza bestiame.
Non escluderò più neppure donne e bambini,
o se ne andranno o gli spareremo addosso."
(Nella foto il criminale Von Trotha)
Ma il deserto non lascia scampo al bestiame umano, anche le sorgenti e i pozzi sono stati distrutti dalle truppe coloniali. Non è la Shoah ebraica, non è il divoramento-porrajmos dei rom e sinti, non è il Grande Crimine contro gli armeni. E’ l’oscurità della morte-ondorera jondiro da cui non ci si può ripulire perché, incalzati dai carnefici, si sono abbandonati i caduti nel deserto.
Il resto dell’armamentario genocida prefigura future abitudini europee: esperimenti medico-scientifici sui corpi vivi e spedizione a Berlino dei crani degli Herero per l’avanzamento della scienza antropologica, guidata dal professore Eugen Fischer, pilastro poi dell’eugenetica nazista e delle leggi razziali. Alla Craniologia Hererica darà un fattivo contributo l’italiano Sergio Sergi dell’Università di Roma.
"Andiamo, andiamo…Johana, prendi il bambino in spalle, andiamo…Vieni, dobbiamo andare! -Il mio bambino, dove è andato il mio bambino? E' caduto - Andiamo, il sole è già salito, prendi il cavallo, andiamo recita un canto di donne Herero profughe in Botswana. Come in una ballata di Goethe, mirabilmente messa in musica da Franz Schubert. Ma qui era il Re degli Elfi a portarsi via per sempre il bambino e l'affannosa corsa del cavallo si rivelava del tutto inutile."
Ma cos’è un genocidio?
Secondo la definizione adottata dalle Nazioni Unite con genocidio si intendono gli atti commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso.
Lo sterminio dunque non sta solo nella quantità delle vittime, ma soprattutto nella strategia e nelle tattiche impiegate dai carnefici.
Nell’ossessione che un gruppo umano vada annientato in quanto tale e definitivamente.
Prima gli Herero e Nama erano forse 100.000, dopo 16/20.000.
Non è un caso della storia che il primo esperimento di sterminio avvenga in contesto coloniale e in Africa, in particolare. …l'Africa, intesa come idea e come concetto, ha avuto - e continua ad avere - la funzione storica di argomento polemico usato dall'Occidente nel disperato tentativo di affermare la propria differenza dal resto del mondo, scrive oggi Achille Mbembe. Alle frontiere dell’Europa questa differenza continua ad essere rimarcata.
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Se un Karma dei popoli esiste, ma io credo che esista...allora appare chiaro che ciò che i nostri nonni europei fecero ai popoli dell'Africa molti anni fa, oggi ci ritorna indietro per la legge di causa-effetto, con l'immigrazione selvaggia che sta attanagliando l'Europa.
Ieri abbiamo invaso le loro terre, oggi tocca a noi essere invasi.
Fatevene una ragione, poiché la Vera Legge, al di sopra della distorta legge degli uomini, tende sempre all'equilibrio.
Allora forse sarebbe il caso, finalmente, di abbandonare i nostri istinti criminali e guerrafondai, e ri-creare un mondo giusto, dove nessuno debba più soffrire e dove tutti si aiutino reciprocamente, senza distinzione di razza o sessualità.
Stiamo pagando gli errori dei nostri nonni, compreso il tanto rincorso progresso, che ci ha lasciato in eredità fabbriche inquinanti, schiavitù del lavoro e città caotiche, è tempo di capire e comprendere questo e di conseguenza correggere i loro errori portando in salvo la nave prima che affondi...
Da: http://riforma.it/…/2…/06/28/herero-il-genocidio-dimenticato
E' giusto sia così, è la nemesi storica
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