Germania, bruciano le carte d’identità nel microonde:
“Non vogliamo essere tracciati”
In Germania sempre più cittadini "bruciano" le proprie carte d'identità all'interno dei microonde. Non è una strana moda ma una sorta di ribellione alla sorveglianza di massa alimentata da un video su YouTube dove viene spiegato come "cuocere" il chip RFID inserito all'interno delle carte d'identità elettroniche tedesche.
In Germania sempre più cittadini "bruciano" le proprie carte d'identità all'interno dei microonde. Non è una strana moda ma una sorta di ribellione alla sorveglianza di massa nata dalle rivelazioni di Edward Snowden e da un cliccatissimo video pubblicato su YouTube dove viene spiegato come "cuocere" il chip RFID inserito all'interno delle carte d'identità elettroniche tedesche. È proprio questo, infatti, l'elemento che secondo gli attivisti permette a governo ed agenzie di controllare spostamenti e dati dei cittadini senza che questi se ne accorgano.
Un trend, quello dell'inibizione del chip, che ha già comportato problematiche a diverse persone, compreso il fermo di un uomo all'aeroporto di Francoforte.
Eppure molti esperti hanno sottolineato più volte l'impossibilità, da parte dei governi, di tracciare gli spostamenti delle persone tramite i piccoli chip inseriti all'interno delle carte d'identità elettroniche. Peraltro in Germania l'atto di manomettere i documenti è considerato un reato molto grave, quindi chi neutralizza il chip corre un grosso rischio. Nonostante questo, però, l'ondata di contromisure nei confronti della sorveglianza di massa sembra essere inarrestabile. Tanto che l'azienda Olympia ha dichiarato che quest'anno prevede di vendere più macchine da scrivere che negli ultimi 20 anni.
Il motivo? La carta è considerata più sicura rispetto alle email.
A differenza dell'Italia, in Germania la carta d'identità elettronica è ormai lo standard per tutti i cittadini. Introdotta nel 2010, attualmente viene utilizzata su tutto il territorio nazionale e le sue caratteristiche – compresa la politica sulla privacy – sono descritte all'interno di un portale appositamente creato dal governo.
Nel Bel Paese la carta d'identità elettronica è arrivata, ma non ha mai davvero attecchito. Nonostante sia costata decine di milioni di euro, la scelta di metterla nelle tasche dei cittadini ricade ancora nelle mani dei comuni, che possono scegliere liberamente. Così la situazione italiana è più frammentata che mai. Ma almeno non dobbiamo cuocerle nel microonde.
Fonte: http://tech.fanpage.it/germania-bruciano-le-carte-d-identita-nel-microonde-non-vogliamo-essere-tracciati/
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