lunedì 29 febbraio 2016

"E ALLE TUE VITTIME DAI UNA SCELTA?" Il toccante discorso del figlio di un allevatore di bestiame


Di M.Edward King

Viviamo in una nazione in cui c'è crescente riprovazione per quanto viene fatto a chi non può parlare.Ignoravo tutto quel dolore, per cui non mi vergognavo. Di quel pezzo di cadavere sulla mia forchetta.

Poi mi sono chiesto se un bimbo alleverebbe mai un uccello che non può essere libero, per mangiare le sue ali, tagliando le sue gambe e la sua testa?Finanziamo macelli celati, fino ad assuefare figli e nipoti, alla nostra abitudine di mangiar morte
E non è da molto che vediamo il torto nello schiavizzare umani senza infliggergli dolore.

 Abbiamo mai visto il Male odierno?


Quindi credi di comportarti bene, ora che mettiamo gli animali in catene, i quali sono 10 volte più numerosi degli umani?

E quanti bambini muoiono di fame perché il loro cibo ha nutrito la tua bistecca?  Mentre tramandi questa VERGOGNA?


Per cui dammi avocadi e mangerò tofù burger, puoi darmi anche fagioli neri, ma non darmi pane se avvolge i resti di un uccello morto.


Ogni pezzo di carne che compri finanzia l'allevamento e la morte del prossimo.

Non siamo più guidati dalla compassione, e per la mucca è peggio, ho timore. 
La stuprano con una barra di metallo ogni anno e rubano tutto il suo latte. Le rapiscono ogni suo figlio e le rubano il suo latte. Fino alla sua morte...

Dici che questa scelta è un tuo diritto, che puoi mangiare come ti pare, e la mia è solo un'opinione. Ma la tua scelta uccide tanto, quest'opinione non uccide nessuno...

E alle tue vittime dai una scelta?

L'era in cui viviamo è sempre più un'incognita per ciò che viene fatto a chi non può parlare, sei cieco a tutto quel dolore?

Non ti vergogni di quel pezzo di cadavere sulla tua forchetta?

M.Edward King


domenica 28 febbraio 2016

STORIA PROIBITA: LA SVASTICA E L'ORIGINE DELLA RAZZA BIANCA



L’antico segreto della svastica 
e la vera storia della razza bianca

La razza bianca è stata volutamente tenuta all’oscuro riguardo all’ ancestrale religione induista, che venne praticata in tutta l’ Europa preistorica, per migliaia di anni, prima della nascita del cristianesimo

Come risultato, la razza bianca ha “perso la bussola” e dimenticato “chi è” spiritualmente, scartando l’introspezione, nella selvaggia ricerca di denaro e beni materiali. Esamineremo la moderna censura della religione Hindu e la soppressione del suo simbolo chiave, la svastica. Vedremo come, di conseguenza, i bianchi abbiano dimenticato il loro passato, il loro futuro e la grandezza delle loro antiche dottrine spirituali.

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L’ induismo, con i suoi elevati concetti spirituali di anima eterna, reincarnazione, Karma, Yoga, Terzo Occhio e Nirvana (concetti che molti bianchi oggi stanno misteriosamente riabbracciando), è una tradizione religiosa europea ormai perduta, la quale nacque molto prima del cristianesimo e dell’ebraismo. 
Questa non è una congettura razzista o una opinione non supportata, è un fatto provato nel mondo accademico.


SVASTICHE TROVATE NELLE ROVINE DELL’ANTICA EUROPA


Map-of-Europe-Swastikas-Yale-StudyTutte le antiche culture europee, come gli Etruschi, i Greci, i Romani, i Galli, i Celti, ecc praticavano lo stesso tipo di alta religione spirituale, l’induismo. Possiamo ancora trovare il simbolo centrale di questa religione, la svastica, in tutti i principali rinvenimenti archeologici europei. Questo studio dell’università di Yale del 1898 ci fornisce una mappa di questi ritrovamenti:

La maggior parte delle persone associano l’induismo all’India. Questo è corretto. Ma l’induismo non è nato in India. Venne portato in India, secondo gli studiosi. Questi ultimi ritengono che, prima di stabilirsi in Europa, i nomadi “ariani” (o razza bianca) invasero l’India antica da nord, portando con sé l’induismo e introducendolo nel subcontinente.

(NOTA: Ci hanno insegnato a scuola che il termine “ariano” rappresenta l’ideale Hitleriano di una “razza superiore” con i capelli biondi e gli occhi azzurri. 
Questa tuttavia è una bugia bella e buona. 

Storicamente, “ariano” ha sempre significato “razza bianca”, cioè gli europei. Per centinaia di anni prima della seconda guerra mondiale, gli studiosi universitari di tutto il mondo usarono il termine “ariano” per indicare i “bianchi”. (Fate una semplice ricerca in Google books e vedrete).



L’induismo è ancora praticato nell’India odierna. 
L’Europa invece è andata incontro ad un destino diverso. L’introduzione del cristianesimo, duemila anni fa, sradicò la razza caucasica dalle sue radici religiose indù, gettando l’Europa nei Secoli Bui da cui la popolazione, in generale, tentò, fallendo in molti modi, di emergere.




L’origine segreta dell’induismo e della razza bianca viene svelata, in una cronaca affascinante conosciuta negli ambienti accademici come l’antica “Invasione Ariana dell’India”. Ancora una volta, non si tratta di una teoria marginale, ma è accettata dalla stragrande maggioranza degli studiosi del mondo, archeologi, professori e accademici.

L’INVASIONE ARIANA DELL’INDIA


Gli storici hanno creduto per secoli, che l’India preistorica, terra natale della svastica, simbolo chiave dell’induismo, fosse la patria di due razze: gli Ariani dalla pelle chiara e i Dravidi dalle pelle scura.

La teoria dell’invasione ariana dell’India postula che i Dravidi erano il popolo nativo dell’India moltissimo tempo fa e ad un certo punto vennero invasi da nord da una sofisticata razza caucasica di guerrieri nomadi, gli ariani. 

La vittoria degli Ariani fu rapida e completa e scelsero di rimanere, abbandonando il loro stile di vita nomade, amalgamandosi con i nativi. Gli Ariani insegnarono ai Dravidi la loro avanzata cultura e religione, il loro simbolo chiave cioè la svastica, portando infine il loro dominio culturale e linguistico fino alla parte settentrionale del subcontinente. Gli ariani istituirono il sistema delle caste e si stabilirono, come quella dominante al fine di proteggere la loro pelle bianca e mantenere il loro sangue puro. Questi ariani, secondo gli storici, sono coloro che composero i sofisticati scritti vedici; questi testi costituiscono il cuore della religione dell’Induismo.

Dall’India, gli Ariani migrarono poi verso ovest in Europa, portando la cultura nelle zone che si sono poi evolute in Germania, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Italia, Polonia, e così via. 
Ogni bianco caucasico americano che possa rintracciare le origini della sua famiglia in Europa è un discendente di questi ariani.


Swastika-lyon-franceNel 20 ° secolo, immagini di svastiche vennero scoperte su manufatti di tutta Europa: mosaici, fregi, sculture, e dipinti, utilizzati dagli Etruschi, dai Romani, dagli Scandinavi, dai Sabini, dai Frigi e dai Greci.

Al di fuori dell’Europa, la svastica venne rinvenuta in alcune città-stato della Mesopotamia, sulle antiche reliquie iraniane e ittite e utilizzate in TIbet dalla fede autoctona Bön. La svastica è importante anche per il buddismo e per il giainismo – moderne rivisitazioni della religione antica induista.


IL REVIVAL DELLA SVASTICA 
IN EUROPA – “DIO E’ MORTO”

Floor-with-swastikas-spainPoco dopo la scoperta di Schliemann, la svastica andò di moda tra i bianchi europei, molti dei quali cominciarono a denunciare in massa il cristianesimo e a vedere la svastica come l’autentico emblema della loro origine europea. Il movimento si diffuse tra i bianchi in tutto il mondo:





A quei tempi, anche gli scritti dell’influente filosofo tedesco del 19 ° secolo Friedrich Nietzsche (1844-1900) aiutarono a riportare in auge la svastica. Nietzsche è famoso per la sua appassionata denuncia al monoteismo biblico. La sua frase famosa era “Dio è morto” in Così parlò Zarathustra (1883).

Cosa intese Nietzsche con questa sua frase provocatoria?

Nietzsche accusa che la religione cristiana, sia stata una bufala perpetrata da “ebrei” (stando a quanto affermò) e progettata per metterli in una posizione di potere, influenza e autorità. 
L’obiettivo ebraico, secondo lui, era quello di elevare il Dio guidaico a Dio del Mondo, stabilendo la religione del Nuovo Testamento sulle fondamenta del loro dell’Antico Testamento:

“… Il cristianesimo [..], non è un movimento contro l’ebraismo, ma piuttosto la sua conseguenza… anche oggi il cristiano può sentirsi anti-ebraico senza rendersi conto che esso stesso è la conseguenza ultima del giudaismo … “

Friedrich Nietzsche

Dal 19 ° secolo, gli studiosi europei e i laici cominciarono a riscoprire il proprio patrimonio religioso. Questo movimento Anti Giudeo/Cristiano acquisì moltissima popolarità tra gli studiosi, gli accademici e gli intellettuali, come Aldous Huxley, che diffidò sempre dal monoteismo. Nel suo articolo ‘one and many” 

Huxley afferma che:

“Il monoteismo, come noi la conosciamo in Occidente, è stato inventato dagli ebrei”

Aldous Huxley

I seguaci delle religioni abramitiche/semitiche del Giudaismo, del Cristianesimo e dell’Islam non utilizzano la svastica. Il popolo semitico ebbe una storia religiosa, culturale e linguistica molto diversa dagli Indo-europei (chiamati così, perché gli ariani si stabilirono in India prima di migrare in Europa), le religioni semitiche presenti in Europa, attraverso il cristianesimo, sono molto più giovani di quella che utilizza la svastica.

IL SANSCRITO, 
LA LINGUA MADRE EUROPEA



Il modello dell’”invasione ariana” emerse dopo che il filologo inglese Sir William Jones (1746-1794) riconobbe le somiglianze tra la lingua l’antica lingua indiana dello sanscrito e le lingue europee più moderne, tra cui il latino, greco, il germanico, il celtico e le lingue slave.

Gli studiosi scoprirono che il Sanscrito era in realtà la “lingua madre” da cui tutte le lingue d’Europa si sono evolute. Le lingue europee vengono ora chiamate “Indo-Europe” in onore della loro origine “indiana (sanscrita). Altri ricercatori approfondirono il lavoro di Jones, mostrando che le lingue avestica e armena si basavano sul sanscrito.

Artemis-with-swastikasIl termine “ariano” deriva dall’antico termine indiano (sanscrito vedico) e persiano (avestanico) “arya” che sta a significare “nobile”. Le tribù ariane in India chiamarono la loro terra “Aaryaa varta” o “Distesa Ariana”. 
Gli Ariani in Iran chiamarono le loro terre similmente, con il nome di Airyanem Vaejah, oggi conosciute come Iran, che è a sua volta una variante del termine “Ariano”.

Gli occidentali inconsapevoli della discendenza ariana dell’Iran spesso fanno di tutta l’erba un fascio in base alla religione islamica che lo accomuna ai paesi limitrofi. L’Iran, si è tuttavia, contraddistinto in diversi modi, che gli hanno permesso di mantenere gran parte della sua identità nazionale, razziale e culturale per migliaia di anni. Descrivendo gli iraniani, il famoso storico del 5 aC Erodoto scrisse:

“Nei tempi antichi … erano conosciuti come Ariani”.

Erodoto

Il re persiano, del 6 ° secolo aC, Dario il Grande, in una iscrizione a Naqsh-e-Rostam, afferma:

“Io sono Dario, il grande re … Un persiano, figlio di un persiano, un ariano, con origini ariane …”

-Dario il Grande

Circa due terzi della attuale popolazione dell’Iran si può definire “caucasica”, discendono dalle antiche tribù ariane che si spinsero a overt attraverso l’Iran, continuando fino a giungere in Europa dal nord dell’India. Il restante terzo è turco o arabo.


IL GRANDE DILUVIO 
CHE AFFONDO’ ATLANTIDE

Alcuni studiosi ipotizzano che gli ariani provengano dal Tibet, dal cosiddetto “tetto del mondo”, dove a detta di molti ricercatori, gli atlantidei si sarebbero rifugiati dopo che le acque del diluvio distrussero Atlantide (sì, Atlantide), rimanendo sulle vette della regione al sicuro per generazioni. La stirpe ariana si generò qui, secondo questa ipotesi, divenendo la discendente diretta di quella atlantidea. È interessante notare che il famoso filosofo tedesco Immanuel Kant (1724 – 1804), descrivendo il Tibet, dichiarò:

“… Senza dubbio fu abitato prima di ogni altra zona e potrebbe anche essere stato il luogo di tutta la creazione e di tutta la scienza. La cultura degli indiani, come è noto, quasi certamente provenì dal Tibet, così come tutte le nostre arti quali l’agricoltura, i numeri, il gioco degli scacchi, ecc, sembrano provenire dall’India. “

Immanuel Kant

Gli studiosi, i pensatori e i filosofi, una tempo accettarono questa cronaca come un fatto. In Cosmic Memory, ad esempio, Rudolf Steiner (1861-1925), celebre filosofo austriaco, letterato, architetto, scrittore, educatore e pensatore sociale, scrisse:

“La maggior parte della popolazione Atlantidea andò in declino e da una piccola parte di essi discero i cosiddetti ariani che formano oggi l’umanità civilizzata.”

 Rudolf Steiner, Cosmic Memory

Platone il noto filosofo greco, sostenne che gli Atlantidei possedevano una altissima religione spirituale, che permetteva loro di “vedere” la loro divina ed eterna “anima” all’interno del corpo fisico. Secondo lui, vedendo la propria ‘”anima interna” gli abitanti di Atlantide ebbero la possibilità di sfruttare dei poteri superiori.




Platone affermò che una memoria di questi poteri è conservata nelle capacità fantastiche attribuite agli “Dei” della mitologia greca e romana: invece di essere divinità vere e proprie, erano mortali dotati di percezioni amplificate a causa della loro connessione con la propria anima eterna (si pensi al Cristo e al Buddha). 

Col tempo, tuttavia, il regno di Atlantide cominciò a decadere a causa delle sue tendenze materialiste, arrivò fino al punto di perdere quella connessione con la propria divinità interna che garantiva loro tali poteri . Platone scrisse:

“Per molte generazioni … obbedirono alle leggi e amarono 
il divino alla quale erano affini. … 
Riconobbero che le qualità del carattere umano erano di gran lunga più importanti della loro ricchezza materiale e passeggera. Riuscirono a mentenersi equilibrati nonostante gli elevati standard di vita, senza mai perdere l’autocontrollo … Quando l’elemento divino si indebolì però … e i loro tratti umani divennero predominanti, cessarono di agire con moderazione e saggezza. “


Platone

Platone va avanti a spiegare che la fine di Atlantide avvenne qualche migliaio di anni fa, quando una serie di disastri naturali, affondò il continente in mare. 


Una manciata di superstiti, sfuggiti alla devastazione, si diffuse in diverse parti del mondo portando con se la loro religione e le loro usanze. Fino a tempi abbastanza recenti, la maggior parte degli studiosi ha ritenuto che antiche civiltà, separate da tempo e spazio, costruirono piramidi e monumenti piramidali in onore della loro cultura madre, Atlantinde:

Ancora oggi questa teoria è ampiamente diffusa e dibattura. 
Si possono trovare piramidi in India, Cina, Perù, Bolivia, Messico, Irlanda e molti altri luoghi. Tali strutture con finalità analoghe sembrano suggerire una connessione, se non ci fu alcuna comunicazione tra i diversi popoli che costruirono piramidi, è molto probabile che vi sia una fonte comune.




La maggior parte degli studiosi pre – seconda guerra mondiale, convenivano sul fatto che le piramidi fossero collegate ad Atlantide. Videro i comuni miti del diluvio, fra le varie culture, come la prova della fine di Atlantide, erano leggende parallele su una catastrofe mondiale, per la quale l’uomo fu costretto a ricominciare. 
Da questa catastrofe si generò una digressione totale, non solo culturale, che implicò una vera e propria involuzione della razza atlantidea stessa. La capacità Atlantidea di “mantenere la visione” della loro “anima interna” andò perduta. E’ rimasta solo l”idea” di anima eterna che si è mantenuta fino ai giorni nostri.


CONCLUDENDO



La connessione tra la svastica e la razza ariana (o, per usare un termine più recente, la razza “caucasica”) è chiaro, ma gli eventi moderni, le contraddizioni, le incomprensioni hanno storpiato il significato originale della svastica, in particolare la sua associazione semantica. 


Studiosi, antropologi, linguisti, e scienziati hanno capito che la svastica è la prova di un popolo unito altamente spirituale presente ai tempi dell’Europa preistorica.


La domanda è: 
Perché questa parte di storia viene volutamente tenuta nascosta? Perché non viene insegnata nelle scuole? 

E’ a causa del collegamento diretto ad Atlantide? 
Che la storia di Atlantide venga tenuta nascosta dalle elite perchè non vogliono che il mondo conosca il suo passato e in ultima analisi riscopra l’antica religione dell’”anima” … rendendosi conto che l’uomo possiede una divinità interna con poteri innati?

Kundalini-Yoga-Third-Eye-YogaLa svastica, un antico simbolo dell’induismo, si può abbondantemente ritrovare tra le rovine dell’Europa Neolitica. Questo ha convinto studiosi, del presente e del passato, che gli europei preistorici praticavano una forma di Induismo primitiva (con i suoi alti concetti spirituali di anima eterna, trasmigrazione, Karma, Yoga, Terzo Occhio e Nirvana). 

L’ascesa del cristianesimo europeo mise la parola fine al culto induista facendo sprofondare il continente nel periodo dei secoli bui. 

Si trattò forse di un colpo mortale, 
inflitto alla razza bianca, al fine di distaccarla completamente dalla sua natura spirituale?

Al giorno d’oggi i bianchi evitano la spiritualità, perseguendo il denaro e le ricchezze materiali, non sapendo che, i loro antenati, capirono i segreti della coscienza e della vita dopo la morte.

Nella prima parte abbiamo visto come le svastiche trovate sugli antichi manufatti europei, abbiano convinto gli studiosi che l’induismo veniva praticato nell’europa preistorica, ben prima che il cristianesimo arrivasse nel continente e spazzasse via questo culto.



LA STORIA PROIBITA
 DELLA RAZZA BIANCA


L’induismo ariano viene tenuto nascosto di proposito, a quanto pare. Non viene insegnato nelle scuole o nelle università. Non è spiegato nei film,  nei libri di cultura popolare, alla TV, alla radio, sulle giornali o sulle riviste, o nei mass media.

La cosa ancora più strana è come la razza bianca si identifichi con la religione ebraica e non con la propria religione ancestrale che è l’induismo

Ci vengono insegnate le storie bibliche di Mosè e dei dieci comandamenti, l’esodo dall’Egitto, l’arrivo nella Terra Promessa, il regno di Davide e Salomone, e così via. La storia ebraica venne innestata in maniera innaturale nella psiche europea al fine da far credere agli europei di aver dei progenitori ebrei, in altre parole, i bianchi sono “cresciuti” ebrei. Perché?

Il motivo è che sembra esserci qualcosa di nascosto, ma potente, nella storia ariana, che i poteri forti trovano estremamente minaccioso. Se cerchiamo di ripercorre le origini ariane spingendoci ulteriormente indietro, nelle profondità del tempo, arriviamo esattamente in questa “zona proibita”. 

Si tratta di un tesoro spiritualmente edificante e la cui saggezza può essere utile nell’auto miglioramento. Si basa su ciò che potremmo chiamare la connessione “Ariano/Atlantidea”.

LA CONNESSIONE ARIANO ATLANTIDEA

Questo collegamento Ariano / Atlantideo venne ripreso, in epoca recente dalla celebre mistica russo Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891), fondatrice della “Società Teosofica” a New York nel 1875. 

La sua opera massima, La Dottrina Segreta, venne pubblicata nel 1888 ed ebbe un forte impatto in tutto il mondo. 

La sua influenza su Adolf Hitler e i nazisti, che viene praticamente trascurata dagli storici, alterò completamente il corso del 20 ° secolo. 

Notare la svastica sul logo della sua organizzazione:


Blavatsky-Theosophical-SocietyIgnorando il concetto biblico che “Dio creò l’uomo in sei giorni”, la Blavatsky affermò l’antichità, il primato, e l’universalità della cosiddetta dottrina della “caduta dell’uomo e la sua discesa nella materia”, che costituisce la radice della dottrina di gran parte del pensiero orientale (Induismo, Buddismo), della filosofia greca e dei moderni circoli esoterici occidentali.

Essa insegna che sotto la carne gli uomini e le donne sono degli “dei” o “anime eterne” cadute nel “mondo materiale” dalla nostra più alta “casa spirituale” alla quale l’anima dovrà poi fare ritorno. Durante la sua discesa, anima ha dovuto indossare una “veste” cioè il corpo fisico, in questo modo non è più riuscita a riconoscere la sua natura eterna e spirituale.

“Non hai un’anima. Tu sei un’anima. Hai un corpo.”


C.S. Lewis



“L’uomo è un dio nel corpo di un animale 
secondo la filosofia antica …”


Dr. Alvin Boyd Kuhn



“Un uomo è un dio in rovina.”


Ralph Waldo Emerson


Secondo la Blavatsky, la caduta dell’anima è una conoscenza andata salvata dal cataclisma che distrusse l’antica e potente civilità di Atlantide. 

Mentre gli studiosi dei tempi della Blavatsky tracciarono le origini degli Ariani sulle montagne del Caucaso, la Blavatsky spostò la loro patria ad est in Tibet, nel cosiddetto “tetto del mondo”, dove trascorse anni a studiare. Le acque del diluvio che inondarono Atlantide, affermò, spinsero i profughi verso il Tibet, dove rimasero al sicuro per generazioni. Gli ariani lentamente emersero da qui diventando discendenti ed eredi diretti degli Atlantidei.


È interessante notare come il filosofo tedesco Immanuel Kant (1724 – 1804), descrivendo il Tibet un secolo prima della Blavatsky, dicesse che:

 “… Senza dubbio fu abitato prima di ogni altra zona e potrebbe anche essere stato il luogo di tutta la creazione e di tutta la scienza. La cultura degli indiani, come è noto, quasi certamente provenì dal Tibet, così come tutte le nostre arti quali l’agricoltura, i numeri, il gioco degli scacchi, ecc, sembrano provenire dall’India. “

Immanuel Kant

La Blavatsky vide, nei miti del diluvio, leggende parallele su una catastrofe globale che costrinsero l’uomo e la civilità a ricominciare da capo, un pallido ricordo dell’affondamento di Atlantide. 
 Nel corso dei millenni, la razza atlantidea si estinse; la Blavatsky sostenne che essa fu rimpiazzata da quella ariana.

L'articolo (lunghissimo) continua su: https://neovitruvian.wordpress.com/2016/02/22/lantico-segreto-della-svastica-e-la-vera-storia-della-razza-bianca/



venerdì 26 febbraio 2016

LA TERRIBILE ORIGINE DEL TERMINE "PUTTANA"


L’etimologia risale al alto Medio Evo,ai tempi delle crociate.
Quando gli uomini partivano per la Palestina a massacrare donne,vecchi e bambini.

Le donne,spesso rimanevano sole a casa,lasciate al totale abbandono e senza risorse,indifese da tutto. Va detto che in quel periodo,una donna che uccideva un uomo anche solo per difendere la propria vita, nel 100% dei casi veniva condannata a morte.

Per tanto va da se che ogni violenza,ogni atto di brutalità commesso nei loro confronti, rimaneva impunita.

Il termine “Puttana” sta ad indicare una parola d’origine a cui fu accomunata erroneamente e arbitrariamente un tipo di donna ossia, la prostituta.

Nell'uno come nell'altro caso, la violenza era la costante che caratterizzava allora come oggi l’atto vile dello stupro.
Dovete sapere che la parola deriva da “Putto” ossia bambino e che nulla a che vedere con altre questioni se non questa.


Quando le povere sventurate rimanevano da sole era facile che dei “Pellegrini”io li chiamo bestie immonde, pernottassero nelle loro case, e non approfittavano solo dell’ospitalità no ma, anche della donna stessa, stuprata e quasi sempre messa incinta, ella era obbligata a disfarsi dei bambini nati vendendoli ai signorotti o ai viandanti che cercavano schiavi sessuali il più delle volte.
Quindi due volte vittime.

La donna che subiva lo stupro e da esso aveva un figlio, era obbligata a venderlo per mantenere anche quelli dell’imbecille che era partito per andare a compiere massacri in Palestina con la speranza di tornare a casa e avere come riconoscimento del suo ignobile operato, un piccolo feudo o una ricompensa dalla fottuta “Chiesa cattolica”.

Come dicevo, le donne erano oggetto di ogni tipo di violenza, sia fisica che psicologica, nessuno ne prendeva le parti, nessuno puniva i loro aguzzini e questo, perché c’era l’assurda convinzione la donna fosse portatrice del “Peccato originale” e che per questo meritasse ogni forma di umiliazione.

Ora, mi rivolgo a voi che usate ancora tale gergo o termine per offendere le donne, riflettete prima di aprire bocca, perché ciò che dite, non è solo un offesa gratuita ma è anche sbagliata.


Ogni volta che usate parole quali ”Puttana” 
o “Troia” siete sempre in errore e non 
capite neanche ciò che state dicendo.


Anche il termine “Troimagesia” non sta di certo ad indicare una donna di facili costumi no..Troia era una città e la parola si riferisce ad Elena,una donna forte e coraggiosa dal momento che decise di lasciare Menelao, marito possessivo e violento per il più mite Paride figlio di Priamo re di “Troia”.

Per tanto,quando usate anche questo termine sappiate che siete anche li doppiamente in errore. Uno perché lo usate come forma d’offesa nei confronti delle donne,secondo perché non ha nulla a che vedere con le donne.

Il termine “Mignotta” invece è un termine dispregiativo che nasce da una deformazione o interpretazione di quella che è comunemente conosciuta Sanguisuga.


Termine che di certo per alcuni uomini pare adeguato a certe donne che secondo loro gli ruberebbero la vita o gli averi ma,anche in quel caso non è così. Il termine nasce nella prima metà del 18° secolo nel centro-Italia da quei signorotti che andando a prostitute e non volevano pagare, spesso si ammalavano di malattie veneree e incolpavano queste ultime della cosa.

Come vedete,tutto nasce sempre d unicamente dal comportamento SBAGLIATO di noi uomini che pesiamo di essere migliori ed in diritto di dire o fare ciò che vogliamo senza renderci conto che così non facciamo altro che apparire come i più comuni o attributi maschili ossia i “Coglioni”.

Io personalmente li definisco”Ammennicoli

Andrea

Fontehttp://anarchistintheworld.altervista.org/lo-stereotipo-della-donna-puttana/

giovedì 25 febbraio 2016

LA ZOMBIFICAZIONE DELL'OCCIDENTE è IN ATTO !



La Zombificazione dell'Occidente

Di Werner de Gruijter 

Poco più di dieci anni fa nella foga del momento l'Occidente si lasciò irretire dall'idea che una guerra al terrorismo fosse utile, così acconsentì a rinunciare alle libertà civili.

 Poi scoppiò la crisi, nel 2008. Le banche chiesero un indebito piano di salvataggio e l'Occidente acconsentì. In questi ultimi tempi ancora una volta l'Occidente ha accolto tiepidamente le rivelazioni in merito all'opera di spionaggio interno perpetrata dai servizi segreti in nome e per conto dello Stato.


Che ci prende? 
Perché continuiamo a cedere 
le nostre libertà così facilmente? 

E come possiamo evitare che si consolidi questa tendenza verso l'autoritarismo? Il preambolo della Costituzione USA esprime il seguente prodigioso concetto:

"Noi, popolo degli Stati Uniti, al fine di formare un'unione 
più perfetta, stabilire la giustizia, assicurare la tranquillità domestica, provvedere alla difesa comune, promuovere
 il benessere generale e salvaguardare le benedizioni 
della libertà per noi stessi e per la nostra posterità ... "

Le parole possono essere potenti, specie quando si tratta di parole poetiche pregne di significato. Ma tali principi costituzionali fanno parte della nostra vita? O, per dirla diversamente, cosa hanno fatto negli ultimi anni i governi occidentali per perseguire la giustizia e garantire la tranquillità domestica?

Beh, in primo luogo hanno facilitato la nostra tranquillità interiore rispolverando pratiche medievali come la tortura dell'acqua e l'umiliazione; insomma hanno torturato delle persone
Poi hanno ipnoticamente ripetuto l'idea che la causa principale dei nostri problemi economici fosse la condotta dei contribuenti, e non il settore bancario privo di regolamentazione. E sempre per supportare la nostra tranquillità hanno esteso l'uso di prove segrete, si sono dati a spiarci regolarmente ed hanno installato telecamere ad ogni angolo delle nostre strade.

Tale processo verso un regime autoritario non è lontano dal suo coronamento. Chissà per quale ragione tutti sembrano accettare che si compia questa deriva paranoica in stile maccartista. 
Cosa sta succedendo in Occidente? Da dove si è sviluppato il disagio interiore da cui scaturisce la nostra apatia? Perché abbiamo dimenticato le lezioni sulla tranquillità che ci tramandarono i nostri antenati?

Naturalmente sono state fornite numerose spiegazioni in merito ma una di esse è stata sottilmente soppressa nella cultura occidentale. Ogni cultura ha i propri tabù. Nel suo testo sull'ansia, l'accademica e psichiatra britannica Renata Salecl, ex coniuge del filosofo Slavoj Zizek, fa notare alcune cose interessanti sulle origini delle nostre ansie quotidiane. Concetti che ricalcano il pensiero del filosofo danese Søren Kierkegaard. Di base, Salecl afferma che nella vita moderna ci manchi il tempo per riflettere sulle cose realmente importanti, ad esempio sull'opportunità di assumerci la responsabilità di difendere le nostre libertà civili.

Ora esporrò il funzionamento di tale processo di 'zombificazione dell'individuo', per dirla in questi termini. 

Negli ultimi 40 anni, siamo stati dominati dalla ideologia secondo cui le persone sarebbero state più felici e a loro agio consumando, comprando. Tuttavia c'è un problema; 


Per sostenere questo tipo di vita 
la maggior parte delle persone è obbligata 
a spendere gran parte del tempo lavorando. 

Nel mentre, il tempo di godersi il mistero della vita, di guardare crescere i propri figli, di sviluppare la propria creatività e curiosità, finisce per estinguersi.

Forse alcuni si rendono conto del prezzo elevato che stanno pagando, ma scacciano via il rimorso pensando che in un lontano futuro giungerà il momento di dedicarsi alla vita. Tuttavia la maggior parte delle persone sembra accettare di buon grado lo status quo, rinunciando ai propri sogni e quindi al potere di migliorare.






Queste persone accettano la cultura del materialismo come se fosse l'ordine naturale delle cose, visto che hanno ormai assorbito il concetto secondo cui la realizzazione personale scaturisca dal possesso di beni materiali. In altre parole, benvenuti nell'era del cinismo e della decadenza, dove si è perduta la speranza di vivere una vita diversa dal 'comprare roba', come affermava il comico americano George Carlin.



Tale realtà cinica è il frutto del lavoro delle agenzie pubblicitarie per garantire profitti alle grandi aziende. Ciò significa che a livello psicologico il sistema in cui viviamo non è che un tranello in cui sono esposti solo i lati seducenti di questa società, mentre si omette di citare quelli negativi, i quali di fatto sono gli elementi che ostacolano lo sviluppo della consapevolezza e del senso critico. 

Tutto ciò conduce alla de-responsabilizzazione collettiva e quindi alla conseguente emorragia di sovranità e democrazia.


Oggi la maggior parte delle persone 
in Occidente non crede più nella lotta 
per le libertà civili ed economiche.

Semplicemente non sono più in grado di capire che esistono espressioni più umane della democrazia e del capitalismo, e che il loro ruolo in questa storia potrebbe essere decisivo.

Se ci si spinge oltre la soddisfazione a breve termine offerta dal consumismo, ciò che resta è una sensazione di vuoto interiore, irrequietezza, alienazione e disperazione,almeno in tutti coloro che non si siano ancora votati ad una vita robotica al servizio del profitto narcisistico.

Se quanto detto corrisponde al vero, vuol dire che c'è un sacco di energia negativa là fuori. Non è detto che chiunque riesca a entrare in contatto con la propria coscienza, specie in un contesto che offre sempre meno tempo da dedicare alla contemplazione, mentre la comunicazione di massa trasforma tali argomenti in tabù di cui non conviene parlare.


Questa assenza di dibattito sta rivelandosi molto pericolosa, dato che la natura umana in assenza di coscienza tende ad aggregarsi intorno ad una leadership autoritaria. Ricordate che i leader dispotici come NapoleoneHitler o più recentemente Mugabe, ascesero tutti al potere per volontà della maggioranza.


La cosa importante da considerare in questa sede è che tale tendenza all'autoritarismo in realtà è un disperato tentativo di affermare collettivamente la propria individualità zombizzata, fino all'auto-distruzione. Si tratta di un processo di rimozione mentale delle informazioni attinenti la realtà sgradevole o le paure che ogni individuo deve affrontare e superare per poter crescere come essere umano. Gli psicologi definiscono tale resistenza verso la crescita personale: "impotenza appresa."


Ma c'è di più. Tale condizione di resistenza verso la crescita fa si che i politici più popolari siano proprio coloro che facilitano il processo di zombificazione. Ecco perché spingono il discorso politico sempre più nella direzione dello stato di polizia piuttosto che dello stato sociale.

Affinché una democrazia sia vitale, la maggior parte degli artisti e degli intellettuali, proprio come le persone che scrissero la Costituzione, deve avere instaurato un rapporto con la propria anima.

Ma la stagnazione del reddito, la coltivazione del cinismo, il consumismo e la diffusa decadenza che impera in Occidente rendono arduo per molti di noi possedere quel grado di tranquillità che ci consenta di sostenere le nostre democrazie. Al contrario, le maggioranza accetta passivamente l'instaurazione di uno stato di polizia globale.


Cambiare le cose non sarà facile. 

La principale condizione affinché un simile proposito si concretizzi, è che le persone imparino a riconoscere la loro condizione di resistenza interna. Ma se almeno la gente riuscisse a prendere atto che la disperazione interiore di cui soffre è causata da un sistema corrotto che stimola i suoi peggiori istinti, sarebbe un inizio.

* psicologo sociale e moderatore delle Symposion Nights, piattaforma per il pensiero critico con sede in Amsterdam.

Fonte: http://www.truth-out.org/opinion/item/22451-the-zombification-of-the-west

Traduzione: Anticorpi.info