giovedì 14 aprile 2016

LA "MANGIATRICE DI PRANA " ZINAIDA BARANOVA




LA "MANGIATRICE DI PRANA
" ZINAIDA BARANOVA

Questa signora (nata nel 1937) dall'anno 2000 non mangia né beve, affermando di nutrirsi di prana. Si chiama Zinaida Baranova ed è una specie di Jasmuheen russa. Alcuni la contestano (dicendo che mangia di nascosto Emoticon smile, altri affermano che si nutre tramite il “vampirismo” Emoticon frown Altri ancora la studiano.

Zinaida Baranova ha avuto un singolarissimo percorso di trasmutazione fisica e spirituale, passando all’alimentazione pratica e rappresenta un caso a se.


Prima era una normalissima persona, come tante: lavorava come ingegnere in uno stabilimento dell'industria alimentare, era iscritta al partito comunista sovietico, condivideva una visione materialista del mondo. Poi, dopo la morte dei genitori e soprattutto, in un incidente stradale, del figlio di 18 anni, era caduta in una grave depressione, e le malattie non tardarono ad arrivare.

Diventa un’invalida, e dopo anni di “non vita”, con una decina di farmaci al giorno, decide di passare ai metodi della medicina alternativa, cominciando dal rifiuto alla carne.

Cammina a piedi nudi tutto l'anno, fa delle docce fredde. 
Nel marzo di 2000, durante la quaresima, inizia a vivere senza cibo, dopo aver sentito un “suggerimento” nella sua testa. Passano ancora 2 settimane, e la stessa “voce” le suggerisce di rinunciare anche dell’acqua.

La sua pelle diventa simile ad una pergamena, coprendosi poi di minuscoli “buchi”; Zinaida si sente estremamente debole ma non demorde, e a differenza da tutti coloro che muoiono senz’acqua, ce la fa. Ormai è “mangiatrice di prana”.

Per altri 9 mesi lotta contro i propri pensieri negativi (la cosa più difficile, secondo lei). E un bel giorno si sente veramente bene.
Ricomincia a studiare: all’Accademia della cultura vedica degli antichi slavi, poi si laurea in sociologia e psicologia.

Questa è una delle sue interviste (prof.Ghennadi Belimov).


La mia età biologica”, dice la Baranova, “è di circa 30 anni. Ogni tot di mesi faccio controllare la mia aura, faccio tutti i test in un centro delle ricerche olistiche, e pensi, sto ringiovanendo,... potrei pure partorire, sposarmi... ma è troppo difficile trovare uno come me (ride)!”

Zinaida va a letto alle 21, ma all’una di notte si sveglia per comunicare (telepaticamente) con colui che lei chiama il suo “Dio Tutore” ed altre entità superiori. Poi si riaddormenta fino alle 4 o alle 6, e al risveglio legge la Preghiera.

“Quale preghiera?”, le chiedo. “Potrebbe darmela”?

“Certo. La scriva”.

“Ciao Sole, ciao Angeli, ciao Spiriti della Natura! Vi ringrazio per tutto il bene che state apportando a beneficio della madre Terra e di tutto ciò che vive. Sia benedetto il mondo. Sia benedetto l’Universo. Sia sempre la Luce”.

“E poi come va, ha un buon umore per tutta la giornata?”

“Oh, ma io non conosco il cattivo umore”, - ride. 

“Da quando “loro” avevano cominciato questo esperimento di cui sono oggetto, avevo capito che devo vivere in armonia con la natura (vive in una casa isolata, in un paese del Caucaso del Nord, n.d.T), e posso dire di aver raggiunto questa armonia”.

... Avevamo parlato di molte cose... ho ben 9 ore di conversazioni registrate. Lei sa tutto delle sue incarnazioni precedenti e sa che non a caso le forze superiori l’avevano scelta per questo esperimento grazie alla sua storia personale: aveva già fatto l’asceta, e con successo – nell’India ai tempi di Buddha, come un monaco ortodosso nel medioevo, e come Ksenia di Pietroburgo nell’800 (beata della chiesa ortodossa, n.d.T). Nel suo cervello sono inattivi i centri responsabili della fame e dell’appetito.


.... Non potevo non chiederle dei suoi contatti con il «Dio Tutore».
«Cominciai ad avvertire la sua presenza fin dagli anni 90», dice. «E' molto alto; mi sono sentita stare nella sua mano, come un gattino, e ci stavo bene. E un «Ranta», un essere superiore... risponde di me davanti a Dei..., e anche lui aveva fatto la trasmutazione 30000 anni fa...».

«Ora la Zinaida sta andando verso il percorso di guaritrice, e pratica la «Zhiva» (Forza vitale, n.d.T) degli antici slavi, di tradizione Vedica.

«Un giorno mi telefona un giovanotto, molto malato, malato di cuore. Gli dico che sono disposta di occuparmi di lui a patto che lui diventi responsabile della propria salute. Ho trovato la causa del suo male: la crudeltà. «Ma come», mi dice lui, «io sono buono, aiuto il prossimo...» Si, ma per tanti anni aveva fatto il cacciatore, e finché ci sono i fiumi del sangue animale, ci saranno i fiumi del sangue umano... non a caso le guerre non finiscono mai... chi ordina prosciutto anche lui è responsabile dei delitti sanguinari, c'è questa legge, la legge dell'equlibrio naturale... secondo i Veda dobbiamo rinunciare alla carne.

Adesso questo giovane è diventato vegetariano, ha buttato via il fucile, sta molto meglio, e ora sto lavorando sulla sua foto creando per lui una forma-pensiero positiva...»

«Vivendo secondo i dettami di Zhiva, mi sono liberata degli occhiali», dice. «E sa come? Ho eliminato la rabbia.»
«Coma fa a non arrabbiarsi?» le chiedo. «C'è troppa ingiustizia».
«E allora? Se lei si arrabbierà, cambierà il mondo? Al contrario, la rabbia alimenta le energie negative, e il pendolo del male oscilla sempre più forte.»

«Cosa pensa della scienza?»

«E' molto limitata»

«E secondo lei, questo è nell'interesse di qualcuno?»
«Probabile. I limiti della scienza sono globali, riguardano tutto il mondo, ostacolano la nostra illuminazione... perché dare ai popoli le conoscenze vere? Perché smettano di essere schiavi? C'è qualcuno di molto potente che non vuole separarsi dagli schiavi accecati di cui energia si nutre.»

I «dei» avevano comunicato a Zinaida Baranova che ora lei potrebbe essere considerata un essere «sintetico». Una sorta di pianta energetica che assimila tutti i microelementi necessari dallo spazio.

«Non ho più paura di apparire strana alla gente», dice Zinaida. «Per nulla”.

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